Wine Spectator: un solo vino di Bolgheri tra i Top 100 del mondo
Wine Spectator è la più prestigiosa rivista americana del vino. Negli anni più recenti ha surclassato anche altre prestigiose testate USA come Wine Advocate di Robert Parker o Wine Enthusiast. I sondaggi dei marketing manager dicono che un giudizio positivo ottenuto da questa rivista equivale ad un immediato consistente aumento di vendite. E non solo negli States, ma anche nel resto dei paesi anglosassoni e BRIC (Brasile, Russia, India, Cina, ovvero il futuro Eden del vino), per non parlare del Giappone.
Wine Spectator pubblica annualmente in novembre la classifica dei Top 100, ovvero dei 100 vini che meglio di tutti hanno rispettato precisi requisiti. Tra i 16.000 vini recensiti ogni anno, vengono selezionati i 5.400 che hanno ottenuto punteggi superiori ai 90/100. La lista viene poi ulteriormente ristretta secondo quattro criteri: qualità, rappresentata dal voto ottenuto, valore, determinato dal prezzo franco cantina, disponibilità, misurata in base alle bottiglie prodotte, soprattutto da quelle importate in USA, e per finire il classico X-factor, il fattore emozionale che discende da un produttore emergente, da un vino di riferimento, da una vera e propria pietra miliare di un territorio. Non c’è, però, nessuna formula matematica: il giudizio finale spetta esclusivamente all’esperienza dell’editore e dei redattori che hanno assaggiato i vini.
La piacevole sorpresa dei Top 100 del 2011 è il Bolgheri Rosso Sondraia 2008 dell’azienda Poggio al Tesoro, che si piazza al 79° posto, unico bolgherese in classifica. Un bel piazzamento, se si tiene conto che il Sondraia mette in riga vini del calibro del bordolese Canon-La Gaffelière St. Emilion 2008, o il Rioja Gran Reserva 2001 di Beronia.
Poggio al Tesoro appartiene alla famiglia Allegrini, i famosi produttori di Amarone della Valpolicella, scesi a Bolgheri nei primi anni 2000. Insieme a Leonardo Lo Cascio, noto imprenditore e distributore di vini di qualità negli USA, possiedono ad oggi 70 ha di vigneti, in parte situati in località Sondraie, in parte a cavallo della via Bolgherese.
Il Sondraia Bolgheri DOC Rosso è il vino che maggiormente rappresenta il territorio e la denominazione con il suo taglio “classico”, giustamente definito “bolgherese”, 65% di Cabernet Sauvignon, 25% di Merlot e 10% di Cabernet Franc. Si affina in barrique al 50% nuove per 18 mesi e viene fatto riposare ancora per 9 mesi in bottiglia prima di essere immesso sul mercato. Colore intenso e cupo, profumi di frutta nera matura e spezie fini, palato solido e pieno con trama tannica setosa e morbida, grande persistenza ne fanno un vino adatto a saporite grigliate di chianina e di maiale, alla classica cacciagione e selvaggina castagnetana, colombaccio al pentolo in testa.
Una volta ancora si dimostra con quanta serietà e professionalità anche le aziende di recente ingresso si stiano muovendo all’interno della denominazione di Bolgheri.
Un grande territorio con altrettanto grandi produttori.
Paolo Valdastri