Lo stile di una grande maison a due stelle (Michelin)

La sala è piena. Tante famiglie “normali”, anche numerose, tutte francesi; tant’è che siamo gli unici italiani e forse anche stranieri. È pur vero che è il pranzo di un dì di festa (il primo di Novembre) ma vorremmo vedere quanti stellati italiani, magari fuori dalle rotte turistiche di primo piano, in pari data possono vantare un così nutrito numero d’avventori.

Alla tavola di uno dei “maestri” di Francia: Guy LassausaieRendiamo visita a Guy Lassausaie, chef di terza generazione nel suo locale di Chasselay, anonimo borgo della campagna francese, una trentina di chilometri a nord di Lione. Non certo anonimo è il suo ristorante, insignito delle due stelle Michelin (con tanto di forchette rosse) e membro della prestigiosa catena dei Relais e Chateaux.  L’esterno, ad angolo sulla via principale che attraversa il paese, poco racconta se non  una serie di menù esposti certo costosi ma non impossibili; si parte infatti dai 62 Euro per due piatti “seri” oltre al carrello dei formaggi ed un dessert alla carta. È questa la nostra scelta, considerati anche i 700 km. che ancora ci separano dal rientro in Toscana.

La hall d’ingresso è da “wow!” convinto. Un mix molto ben riuscito tra un design moderno ed il lusso delle grandi Maisons di Francia. Uno stuolo di camerieri sorridenti ci traghetta con passo sicuro verso la sala da pranzo  arredata di tutto punto con ampi tavoli rotondi e capienti, molto ben distanziati. Breve l’attesa per il menù e la carta dei vini, giusto il tempo di apprezzare i meccanismi del servizio di sala perfettamente rodato, di gran classe ed efficienza.

Alla tavola di uno dei “maestri” di Francia: Guy LassausaiePani caldi, burro, amuse bouche, una bottiglia di Riesling Vielles Vignes di Trimbach 2008; tutto segue un ordine millimetrico prima di due entrée belle da vedere a da mangiare. Il foie grass, con lenticchie di Puy, è un chiaro omaggio dello chef alla cucina classica francese, non da meno lo sono delle delicate coscette di rana unite ad una crema di funghi. Il piatto principale è un filetto di luccio cotto sulla pelle, arricchito da gamberi, perfetto nella cottura e ben “costruito” nella sua sequela di sapori.
Non deludono il carrello dei formaggi (i francesi, va detto, ne sono maestri) ed il dolce scelto: una simpatica “rilettura” di un Saint Honoré con fragole, preceduta da una squisita panna cotta mignon quale pre-dessert. Il caffè, con ampia scelta di piccola pasticceria, chiude il pranzo in due ore nette. La signora Lassausaie ci porge “l’addition” ed i ringraziamenti per la visita. Siamo noi a ringraziare dell’ospitalità in questa casa di grande nobiltà gastronomica.

Daniele Bartolozzi

 

GUY LASSAUSAIE

Rue de Belle-Sise, 1

CHASSELAU (Lione – Francia)