Home Gastroviaggiando Trattoria la “Pentola dell’Oro”, un ottimo connubio tra tradizione e modernità

Trattoria la “Pentola dell’Oro”, un ottimo connubio tra tradizione e modernità

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La Pentola dell'Oro, Firenze. Trippa e Lampredotto. Foto di Luca Managlia

Per la storica e accogliente Trattoria la “Pentola dell’Oro” di Firenze una nuova vita.

Un’antica Leggenda Irlandese narra che ci sia una “pentola piena d’oro” con a guardia uno Gnomo (personaggio fiabesco dall’aspetto di nano vecchio e barbuto) nel punto esatto in cui nascono gli Arcobaleni.

In questa Storia infatti si narra di un giovane Contadino dal nome Barry proprietario di una Fattoria che non andava bene. Costui un giorno incontrò uno Gnomo che si lamentava a causa della veneranda età che non gli permetteva di risalire un Monte per raggiungere la sua “pentola piena d’oro” all’inizio dell’Arcobaleno. Barry aiutò lo Gnomo e per tale aiuto fu ricompensato con una parte del Tesoro della Pentola che venne utilizzato per far rifiorire la sua Fattoria.

Il giovane Contadino però invece di mantenere il segreto della sua fortuna lo raccontò a un suo avido vicino che corse subito a cercare lo Gnomo per farsi consegnare dell’oro. Tale fatto fece arrabbiare molto lo Gnomo che si sentì tradito e minacciato. La conseguenza fu che lo Gnomo fece andare in rovina la Fattoria di Berry e quella del suo vicino.

Pensare che una “pentola piena d’oro” sia la fonte dell’Arcobaleno è un modo metaforico per dire che non vi è certezza dove possa nascere la magia di questo “miracolo di colori” che nessuno mai potrà possedere se non nel proprio cuore.

Pentola dell’Oro, le origini

Anche con questi poetici presupposti solo un conosciuto Pittore e Musicista (diventato successivamente anche un bravissimo Cuoco) come Giuseppe Alessi poteva aprire, nel 1988, una Trattoria con il nome la “Pentola dell’Oro” in Via di Mezzo al Civico 24 e 26r (all’angolo con Via dei Pepi), Quartiere artigiano di Santa Croce, nel Centro della magnifica Città di Firenze.

Trattoria La Pentola dell’Oro, Firenze. Una Vista delle Due Salette. Foto di Giorgio Dracopulos

Giuseppe è nato nell’anno 1937 nel Comune di Sesto Fiorentino, dopo le Scuole dell’obbligo ha frequentato e si è diplomato sia all’Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino sia al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze.

Ma Giuseppe è una persona che ha amato e ama moltissimo i piaceri della vita compresa “la Tavola” e ha una grande passione: Cucinare. La sua Carriera di Cuoco è iniziata proprio a Firenze in una piccola Tavola Calda nello Storico Quartiere di Campo di Marte.

Negli anni successivi si è dedicato molto anche allo studio della Storia della Cucina Italiana e delle sue Tradizioni affrontando le difficoltà che si possono trovare nell’attualizzare Ricette di Piatti Antichi. Nel 1985 ha pubblicato anche un bel Libro di 390 pagine con 250 preparazioni Toscane intitolato “Etruschi: il Mito a Tavola”.

Come già detto nel 1988 ha aperto, con il supporto della Moglie Margherita, il suo nuovo Locale: la “Pentola dell’Oro” in Via di Mezzo.

Giuseppe ha sempre amato dire di non sentirsi uno Chef ma un semplice Cuoco, un “operatore del sapore”, un “soggetto cucinante” che propone le sue opere a un “soggetto mangiante”. La sua Cucina è sempre stata una difesa totale della “Tradizione” in genere e di quella “Cinquecentesca” in particolare; quest’ultima è stata quella che avevano vissuto e mangiato assoluti geni come Galileo Galilei (1564 – 1642), Renato Cartesio (in Francese René Descartes, 1596 – 1650) e Nicolò Copernico (in Polacco Mikolaj Kopernik, 1473 – 1543).

Per Giuseppe Alessi e la sua Trattoria la “Pentola dell’Oro” furono anni di grande successo. Moltissime persone apprezzavano la sua Cucina fatta di “saporosità corali” e di Piatti preparati con arte e amore, anche giorni prima, per lasciarli riposare. Alcuni di essi venivano creati nell’assoluta tranquillità della sua Casa un’antica Torre Medievale circondata da tre ettari e mezzo di terreno dove coltivava anche molte delle sue materie prime.

Trattoria La Pentola dell’Oro, Firenze. Il Libro. Foto di Giorgio Dracopulos

Un grande successo confermato nel 1994 con l’uscita di un altro suo Libro dedicato proprio a se stesso e al suo Locale: “Alla Pentola dell’Oro – Cucina Cucinare Mangiare a Firenze Oggi”.

Ma il modo di “Cucinare Antico” di Alessi non poteva sopravvivere con l’avvento delle stringenti nuove Regole Sanitarie più moderne, cosicché nel 2003 Giuseppe Alessi ha lasciato la suo Trattoria a due imprenditori che hanno cambiato completamente la filosofia ristorativa attualizzandola. Successivamente sono seguite anche altre conduzioni.

Dal Settembre 2018 la Società “Sapori Srl” ha acquisito la gestione della Trattoria la “Pentola dell’Oro” con l’intento di rilanciare il suo splendido passato.

La “Sapori Srl” a Firenze ha anche un altro Locale famoso l’Osteria Pizzeria “Il Canovaccio” ubicata in Via Pietro Carnesecchi 2r, accanto al principale impianto calcistico della Città lo Stadio Artemio Franchi. Il bellissimo Stadio, finito nel 1932, è un fulgido esempio di quella corrente Architettonica definita Razionalismo Italiano ed è ricco di elementi innovativi e realmente avveniristici per l’epoca.

La trattoria oggi

Ma torniamo alla Trattoria la “Pentola dell’Oro”.

Il Locale ha il fascino del posto vissuto entrando dall’Ingresso troviamo la Cucina a vista, a sinistra uno spazio denominato la “Salumeria” dove si può fare pranzi più veloci o degustare un aperitivo accompagnato da deliziosi taglieri di affettati, crostini e formaggi. Da questa saletta una scaletta ripida porta al piano interrato dove si trova la fascinosa Cantina a pietre e mattoni.

Se invece dall’Ingresso principale si gira sulla destra si trova un’altra scala che scende al piano interrato passando davanti a un antichissimo e romantico “pozzo” (incorporato nelle parete) alla fine della quale si accede ad altre due Salette.

Tutto nel Locale è a misura e stile dell’ambiente stesso dagli arredi all’apparecchiatura: una “fotografia” di Trattoria vissuta.

Ma veniamo alla mia visita e alle degustazione fatta.

Trattoria La Pentola dell’Oro, Firenze. La Cantina. Foto di Giorgio Dracopulos

I piatti sono stati accompagnati da un’interessante selezione di Vini:

– “Campogiovanni 2016”, Rosso di Montalcino D.O.C., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola San Felice;

– “Poggio ai Ginepri 2017”, Bolgheri Rosso D.O.C.,  un assemblaggio fatto con il 40% di Cabernet Sauvignon, 30% di Merlot, 20% di Cabernet Franc e 10% di Petit Verdot, 14% Vol., prodotto dalla Tenuta Argentiera;

– “Castello di Poppiano Tricorno 2014”, è stata aperta una bella Magnum scatolata (1,5 Litri), Rosso Toscana I.G.T., un assemblaggio fatto con il 40% di Sangiovese, 40% di Cabernet Sauvignon e 20% di Merlot, prodotto dall’antica Azienda Conte Guicciardini;

– “Castello di Poppiano Vin Santo della Torre Grande 2004”, Vin Santo Colli Fiorentini D.O.C., 100% Malvasia Bianca, 17% Vol., le uve selezionate vengono fatte appassire su graticci, e successivamente fermentano e invecchiano in “caratelli” nella spettacolare “Vinsantaia” della Torre Grande nel Castello di Poppiano dell’Azienda Conte Guicciardini.

Trattoria La Pentola dell’Oro, Firenze. Strudel e Flan. Foto di Giorgio Dracopulos

Sono state servite le seguenti portate:

– Strudel di caponata di verdure e pecorino di fossa – insieme a – Flan di patate rosse con fonduta di parmigiano;

– Carabaccia (zuppa di cipolle Fiorentina) fatta con cipolle bianche e pinoli gratinati al sapore di tartufo;

– Risotto con radicchio rosso e salsiccia;

– Sauté di trippa e lampredotto alla Fiorentina;

– Cantuccini.

Il rilancio della Trattoria la “Pentola dell’Oro” è affidato alle preparazioni di due bravi Chef Meridionali ma Fiorentini di adozione, e a un esperto personale di Sala.

La Pentola dell’Oro, Firenze. Antonio Rettura, Salvatore Mazza, Giorgio Dracopulos e Danilo Lombardo. Foto di Luca Managlia

In Cucina ci sono Danilo Lombardo e Damiano Bagnato che si prodigano nel preparare piatti Tradizionali Fiorentini e Toscani affiancati ad altri anche più contemporanei, tutti fatti con materie prime di qualità.

In Sala il super attivo Direttore Salvatore Mazza, Siciliano Classe 1969 ma da oltre 20 anni a Firenze, è supportato da una gioviale e premurosa Diana Sandu (originaria della Romania).

Come è stato decisamente sostenuto dal Referente della Società “Sapori Srl”, Antonio Rettura, l’impegno profuso nel rilancio della Trattoria la “Pentola dell’Oro” è molto forte.

Grazie a tutto ciò è sicuramente iniziata una nuova vita per la storica e accogliente Trattoria la “Pentola dell’Oro” di Firenze.

Un particolare ringraziamento al carissimo amico Luca Managlia per la concessione di alcune sue bellissime foto.

Giorgio Dracopulos

https://www.youtube.com/watch?v=W_dbhJFeDJY

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