Sì perché dal centro di Verona a San Mattia Agricola Éderle c’è poco più di 1 Km in linea d’aria e dai loro vigneti si toccano con mano il Teatro Romano, il Ponte di Pietra. Dal centro l’azienda è raggiungibile anche a piedi tra vicoli storici e muri di tufo.
“Le colline di Torricelle di Verona sono testimoni di grandi storie. Osservano la città con i suoi mutamenti di stagione e di umore e sulla loro cima cresce una piccola azienda agricola: Giovanni Éderle. Qui le vigne vengono accudite da giovani che affiancano al loro lavoro d’accoglienza di chiunque sia desideroso di scoprire nuovi sapori. Per questo motivo scoprire i volti di chi ogni giorno sceglie di prendersi cura di questa terra è un’esperienza che merita di essere diffusa e condivisa. Produciamo in agricoltura biologica con passione e vogliamo raccontare ciò che facciamo”.
Questo quanto scritto all’interno dell’opuscolo della presentazione dell’Amarone 2016 nel febbraio scorso. Questo il motivo del mio scoprire vignaioli che hanno storie da raccontare.
Giovanni Éderle, vignaiolo in Verona. Ettari vitati 7 per una produzione di 35.000 bottiglie complessive.
La storia di Giovanni
“Compiuti i 18 anni ho deciso di avviare questo progetto ambizioso e in parte incosciente: estirpare il vecchio vigneto, ormai irrecuperabile, mettendo a dimora le nuove barbatelle e assistendole da solo nella crescita nei successivi due anni. Al 2008 risale la prima piccola vendemmia sperimentale utilizzando per la vinificazione il garage dell’agriturismo appena ristrutturato”.
Tanta passione che trasuda dalle sue espressioni tendenti a rimarcare la sua “filosofia”.
La filosofia di Giovanni
“Nel vino mi realizzo. Quando guardo una delle mie bottiglie vedo il vecchio vigneto, le giovani barbatelle, le prime uve raccolte, le macchine per la pigiatura, i serbatoi, la pressa, le botti di legno, l’imbottigliamento, l’etichettatura. Vedo il mio lavoro, la fatica che ho fatto, l’amicizia di chi mi ha aiutato, l’esperienza di chi mi ha consigliato, la pazienza di chi mi ha sopportato”. L’essenza di sentirsi vignaiolo.
Le vigne di Giovanni
“Le fasi salienti della mia attività in vigna sono poche e semplici: buona concimazione invernale con il letame dei nostri cavalli, potatura nel rispetto dei flussi linfatici, grande selezione dei germogli e cura maniacale della parete fogliare con continue cimature e defogliature di precisione per evitare ristagni di umidità e prevenire scottature da sole”. Poche cose per grandi uve.
La cantina di Giovanni
“La cantina è ancora molto piccola. In pochi anni di attività è cambiata moltissimo: il primo anno ho vinificato con attrezzatura a noleggio nel garage dell’agriturismo; per tre anni ho lavorato in una cantina in affitto a 10 km dai vigneti. Dal 2012 finalmente vinifico in azienda poiché ho convertito parte della casa di famiglia in cantina di emergenza in attesa di quella definitiva completamente interrata sotto al vigneto. Su ciò che faccio in cantina non c’è molto da dire poiché mi limito a giocare quasi tutta la partita nel vigneto, portando alla vendemmia solo uve fantastiche di elevata qualità”. Quando si dice che il buon vino nasce in vigna.
I vini di Giovanni
La mia mentalità di fare vino è da sempre ispirata alla Francia, ai grandi Bordeaux, ai grandi Bourgogne. No muscoli, sì finezza.
Cerco di produrre vini eleganti, con una personalità ben definita e collegata al territorio.
Sette le referenze: due bianchi (Terra gialla e Donna Francesca) e i cinque rossi classici di questo territorio. (Valpolicella classico, Valpolicella Riserva, Valpolicella Ripasso, l’Amarone e il Recioto).
L’Amarone della Valpolicella, da viti impiantate nel 2005 con una resa di uva per ettaro di 50 quintali in media. Appassimento naturale di 4 mesi sui graticci. Si distingue al gusto per la sua avvolgenza, con un tannino morbido, frutta, buona freschezza e mineralità.
Gli assaggi all’Anteprima Amarone 2020
– Amarone della Valpolicella Docg 2016. Corvina, Corvinone, Rondinella e un 5% di Croatina. Da viti impiantate nel 2005 con una resa di uva per ettaro di 50 quintali in media. Appassimento naturale di 4 mesi sui graticci. 18 mesi in botte grande e 18 mesi in bottiglia. Intenso per eleganza aromatica e persistenza gustativa. Eccellente, voto 90/100
– Amarone della Valpolicella Docg 2015. Vinificazione come sopra. Un vino dalla marcata struttura tannica a garanzia di un lungo invecchiamento. Eccellente, 91/100
I vini di Giovanni Ederle mi hanno colpito veramente. Un talento ancora in parte nascosto che presto emergerà con il suo Amarone, in quelle colline delle Torricelle di Verona. Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi effettuati il 1 febbraio 2020
San Mattia Agricola Ederle
Via Santa Giuliana, 2/A
Verona
Tel 045 913797
