Una Storia Nobile che ogni anno si ripete. Nel 2020 si è presentata con un valore in più: festeggiamenti dei quarant’anni della prima Docg d’Italia.

L’edizione 20 20 ha assunto il ruolo di “edizione speciale” e tale rimarrà negli annali: aver ottenuto nel 1980, quarant’anni fa, la fascetta di Stato in riconoscimento della massima qualità.

Con una storia alle spalle che risale agli albori della vitivinicoltura mondiale di qualità, da “vino perfectisimo” a “Montepulciano d’ogni vino è Re”.

Nobile di Montepulciano, la fascetta del 1980

“Correva l’anno 1980 quando l’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste rilasciava la prima fascetta che andava oltre  alla semplice Denominazione d’Origine Controllata (Doc) aggiungendo quella Garantita (Docg) come maggior significato di qualità”.

Quella fascetta AA000001 rilasciata a seguito di un DPR a firma Sandro Pertini in data 1° Luglio 1980. 

Il Nobile, insieme al Rosso, oggi.

Dati del Consorzio

“Un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.377 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 571 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc.

Vino Nobile di Montepulciano. Il territorio

A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2019 sono state immessi nel mercato 6,2 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano”.

Alla luce di questi numeri che ci hanno presentato i vini di Montepulciano con una carica aggressiva al mercato immutata nel tempo, entro nel merito dell’annata 2017 in degustazione come Anteprima, segnalando alcuni produttori meritevoli di citazione.

Parliamo dell’annata 2017

Caratterizzata da eventi meteorologici estremi condizionando e riducendo le rese. Nel territorio di Montepulciano è stata registrata una perdita compresa tra il 35% e 45% rispetto al 2016.

Un’ondata di freddo siberiano, nei giorni 19-20-21 aprile, dopo due settimane di clima primaverile, ha fatto precipitare le temperature minime sotto zero causando danni ai germogli. Nei giorni a seguire temperature oltre la media stagionale in particolare nel tardo maggio e giugno.

Vino Nobile di Montepulciano. Prugnolo Gentile

In sintesi, in generale si è registrata un’annata estrema, povera per le perdite subite, che ha portato ad una piccola produzione tra il buono e l’ottimo. A mio avviso inferiore alla 2016 se non in casi dove la “gelata” HA INCISO MENO.

Accanto alle tradizionali cantine che hanno  contribuito negli anni a rendere famoso il Nobile come Avignonesi, Boscarelli, Contucci, Dei, Fassati, Fattoria del Cerro, La Braccesca, Montemercurio, Poliziano e Vecchia Cantina di Montepulciano, cito quelle che ho ritenuto degne di particolare attenzione perché rappresentative di interpretazioni nuove sia nell’allevamento dei vitigni permessi dal disciplinare sia nei metodi di cantina.

– Antico Colle posizionata a Sud;

– Chiacchiera, posizionata sempre a Sud;

– Croce di Febo anch’essa posizionata a Sud;

– Godiolo zona Martiena a Sud;

– Il Macchione, zona Caggiole a Nord;

– La Ciarliana zone Ascianello e Ciarliana, a Sud;

– Manvi a Sud;

– Metinella a Sud;

– Romeo zona Nottola a Nord;

– Tenuta di Gracciano della Seta zona Gracciano a Nord;

– Trerose zona Valiano a Est;

– Tenuta Valdipiatta zone Bossona, Ciarliana, Sanguineto e Valdipiatta tutte a Sud

Di queste dodici realtà selezionate dagli assaggi dei campioni di Nobile effettuati alla cieca ne parlerò dettagliatamente in articoli mirati. Chapeau!

Urano Cupisti

 

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