Umani Ronchi Wineyards @Francesco Vignali Photography

All’Osteria Le Terme di Massaciuccoli (Lu) è nata una vera e propria Scuola di Vino.  L’artefice di tutto questo è Stefano Bergamini, da tempo icona del vino in Versilia.

Nel gennaio 2022 fui chiamato a presentare una delle tante serate organizzate da quello che, amichevolmente, iniziai a chiamare OSTE.

Elaborando insieme alcuni progetti nell’ottica di presentare l’Osteria Le Terme come ritrovo di coloro desiderosi di ampliare le proprie conoscenze nel mondo del Vino, presero vita, corpo e consistenza, le Cene a tema con cadenza quindicinale.

L’ultima è andata “in onda” venerdì 17 novembre. Tema della serata: I Grandi produttori Italiani, Umani Ronchi.

Umani Ronchi gruppo aziendale

Umani Ronchi

Cantina di straordinario valore, la Umani Ronchi nel corso dei decenni ha fatto conoscere in tutto il mondo le Marche e i suoi grandi vini. Fin dagli inizi della sua storia si è infatti distinta come interprete dei bianchi e dei rossi più rappresentativi della regione, il Verdicchio e il Rosso Conero su tutti.

Di proprietà della famiglia Bianchi-Bernetti da quasi cinquant’anni, la Umani Ronchi è stata fondata nel 1957 da Gino Umani Ronchi, a Cupramontana, nel cuore della zona di produzione del Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi. Da allora ha conosciuto una crescita inarrestabile che l’ha portata nel corso degli anni a espandersi e ad aumentare il numero delle etichette prodotte, sempre ottenute guardando alla qualità più totale della propria produzione.

Con ben dieci differenti tenute – due delle quali situate in Abruzzo – facenti capo a tre distinte cantine, l’estensione vitata su cui attualmente l’impresa vitivinicola può contare supera i duecento ettari.

Umani Ronchi. Verdicchio

In vigna, molti filari già da tempo hanno affrontato la conversione al biologico, e l’approccio agronomico è volto a rispettare al massimo ambiente ed ecosistema, con interventi selettivi e mirati che escludono il più possibile l’uso di sostanze chimiche. Dopo una rigorosa selezione operata già in fase di vendemmia, solamente i grappoli più schietti sono vinificati, e trasformati nell’ottica di esaltare ogni minima sfumatura del varietale e ogni più piccola peculiarità derivante dal terroir.

Dal “Plenio” al “Campo San Giorgio”, dal “Cùmaro” ai Verdicchio “Vecchie Vigne” e “Casal di Serra”, fino ad arrivare al Rosso Conero “San Lorenzo” e al Montepulciano d’Abruzzo “Jorio”, passando per tutti quelli che sono gli Spumanti e i Passiti, quelli etichettati “Umani Ronchi” sono vini di assoluto livello, che si esprimono in una gamma varia e intrigante.

Un catalogo che oggi spicca per le eccellenze che è in grado di offrire grazie a un continuo lavoro di sperimentazione agronomica, di cura del vigneto e di adozione delle più evolute tecniche di coltivazione e di vinificazione, per quella che è un’azienda modello in grado di rendere grande l’Italia del vino nel mondo.

Umani Ronchi. Assaggi

Questi gli assaggi

– Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2022. Il mio giudizio: vino con base fresca, gradevole che ha invitato alla beva. Buono/Ottimo;

 – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vecchie Vigne 2020. Il mio giudizio: luminosa veste tridimensionale intessuta di mineralità, energia e freschezza. Ottimo/Eccellente;

– Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Plenio 2020. Il mio giudizio: un bianco che sa essere goloso e rigoroso. Ottimo;

  – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Plenio 2021. Il mio giudizio: rispetto al 2020 l’ho trovato più spigliato con un ottimo equilibrio nello sviluppo al palato. Ottimo;

– Conero Riserva Cumaro 2019 Montepulciano d’Abruzzo 100%. Il mio giudizio: giovane, spavaldo, rifinito da un bel finale sapido. Ottimo;

Umani Ronchi. Cùmaro

– Conero Riserva Cumaro 2014 Montepulciano d’Abruzzo 100%. Il mio giudizio: un vino che, in sala, ha trovato un’accoglienza diversificata causa, per alcuni, di difformità tra le bottiglie versate. Si sa che il 2014 è stata una vendemmia molto complicata e il risultato di queste perplessità è dato, a mio giudizio, dalla incapacità d’invecchiare correttamente. Mi sbaglierò però, personalmente, ne sono convinto.

– Conero Riserva Campo San Giorgio 2018 Montepulciano d’Abruzzo 100%. Il mio giudizio: particolarmente versatile negli abbinamenti con la tavola. Ottimo/Eccellente;

– Conero Riserva Campo San Giorgio 2017 Montepulciano d’Abruzzo 100%. Il mio giudizio: serrato, vigoroso con una estrazione tannica comunque misurata. Ottimo;

– Pelago 2019 Cabernet Sauvignon 50%, Montepulciano d’Abruzzo 40%, Merlot 10%. Il mio giudizio: come tutti i blend stile bordolese risultano vini a firma dell’enologo che ne segue l’iter. Difficile sbagliare un vino con questo taglio. Marcata struttura tannica a garanzia d’invecchiamento. Eccellente;

– Pelago 2017 Cabernet Sauvignon 50%, Montepulciano d’Abruzzo 40%, Merlot 10%. Il mio giudizio: in linea con il precedente e conferma dell’attitudine all’invecchiamento. Eccellente!

–  Conaro Riserva Cumaro 2000. Montepulciano d’Abruzzo. La sorpresa della serata. Il mio giudizio: una gran bella sorpresa. Forse una mano diversa addetta alla produzione di quelle vendemmie. Ancora austera eleganza per un vino di 23 anni. Materia bella fitta, intelaiatura tannica ancora ben strutturata, e finale senza cenni di decadimento. Chapeau!  E per finire…

– Maximo 2021 Sauvignon Blanc 100% Marche, Colline del Verdicchio. Muffato. Il mio giudizio: il meglio di sé è uscito al naso. Al palato mi aspettavo una maggiore persistenza. Comunque raggiunge l’eccellenza.

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 17 novembre 2023 presso Osteria Le Terme Massaciuccoli (Lu)

UMANI RONCHI
Via Adriatica 12 – Osimo (An)
Tel: 071 7108019

wine@umanironchi.it

www.umanironchi.com