Diamo vita all’espressione della nostra terra, esaltata dalle nostre mani, prodotta dalle nostre esperienze, ascoltata dalle nostre anime”.

Trovatemi una presentazione con poche parole essenziali priva di analogie ardite come questa. Comprendi immediatamente dove ti trovi, chi hai di fronte e cosa ti aspetti da una visita aziendale simile.

Tutto questo mi è capitato recentemente, nel mio peregrinare a calpestare vigne nelle terre di Montalcino, presso l’Azienda Terre Nere.

Il navigatore mi ha portato nella zona di Nord-Ovest, oltre il Borgo storico. L’incontro con la gentilissima Francesca, al secolo Francesca Vallone, che si è rivelata in seguito una grande appassionata del mondo del vino artigianale, seguendo i principi dell’agricoltura biologica in vigna, cantina e non solo.

La Cantina Terre Nere

“Cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di correre rischi?”, questo il suo motto, l’invito ad un colloquio franco, amichevole, non convenzionale.

La mia prima domanda: perché Terre Nere visto che di terreno minerale scuro, qui dove ci troviamo, non c’è traccia. È un nome di fantasia?

“Ma lei non ha letto niente sulla nostra azienda, le nostre vigne, le particolari produzioni?”. Un garbato rimprovero seguito dall’ammissione delle mie colpe chiedendo illuminazione (e venia) sulle evidenti defaillances.

Dove ci troviamo c’è il primo nucleo aziendale dove vinifichiamo, in attesa di portare a termine un progetto in atto che porterà di fatto Terre Nere a cambiare ubicazione e portare anche la cantina là dove si trovano la maggior parte dei nostri vigneti. A sud/sud-est, a 10 km da Montalcino, dopo Castelnuovo dell’Abate, dove la peculiarità di un terreno minerale e scuro dato dalla vicinanza dell’Amiata vulcano ormai spento da milioni di anni, caratterizza il suolo. Ecco il perché di Terre Nere”.

Il secondo passo con Francesca è stato capire la filosofia aziendale.

Dedizione, artigianalità, tradizione, rispetto, divertimento e passione.

Divertimento e passione soprattutto che hanno portato Francesca, il fratello Federico, coadiuvati da un team composto da due bravissimi consulenti come Federico Becarelli (agronomo), Giuseppe Gorelli (enologo) ed il giovane cantiniere Niccolò, ad utilizzare 3 ettari di vigna dove è stato da poco piantato il Ciliegiolo, vitigno autoctono toscano, per dare vita a nuovo e alternativo progetto vinicolo.

Terre Nere Montalcino (ph-Linda Frosini)

I Numeri

“15 ettari di cui 10 vitati (9 a Sangiovese e 1 a Cabernet Sauvignon allevati a cordone speronato e a guyot con una consistenza di circa 4500 viti ad ettaro. Esposizione: a ventaglio da sud-est sud-ovest ad una altitudine di 220-280 metri l.m. Zona sempre ventilata, mitigata dalle correnti benevoli che provengono dal mare. Ai pendii dei vigneti scorre il fiume Orcia che incontra il torrente Ente. Bottiglie prodotte superiore alle 60.000 annue”.

Terre Nere, il logo

Come nascono i nostri “brunelli”

“Uve accuratamente selezionate manualmente in vigna, quando necessario sono effettuate più vendemmie, in modo da ottenere la perfetta maturazione per ogni piccolo appezzamento di vigna che è vinificato singolarmente. La fermentazione avviene in modo spontaneo in tini di acciaio con lieviti indigeni, con controlli analitici e degustativi.

Lunghe macerazioni con le bucce danno vita a quello che chiamiamo “il canto dei tini”. Botti grandi di Rovere di Slavonia racchiudono i nostri vini per lunghi affinamenti, pochi mesi per il Rosso di Montalcino fino a 48 mesi per la Riserva, conservando l’identità di un territorio unico”.

Terre Nere. La riserva

Gli assaggi

– Brunello di Montalcino 2015. Sangiovese grosso 100%. Eccellente, voto 92/100

– Brunello di Montalcino 2016. Eccellente, voto 95/100

– Brunello di Montalcino 2018. In prospettiva già appartiene alle eccellenze

– Brunello di Montalcino 2019. In prospettiva sarà una eccellente vendemmia, a mio avviso non raggiungerà i livelli della 2016.

– Brunello di Montalcino Riserva 2015. Se tanto mi da tanto la Riserva 2016 supererà ogni limite. Per questa 94/100.

“Il vino è come un intrigante melodia, scalda il cuore e scuote la mente. Il vigneto è lo spartito, i grappoli le note musicali, le terroir la meravigliosa orchestra”. La chiusura di una visita che è stata capace di emozionarmi. Chapeau!!!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 10 maggio 2021

Terre Nere
Località Pian delle Querci
Montalcino
Tel: 335 8107743

info@terreneremontalcino.it

www.terreneremontalcino.it