Terrazze dell’Etna. Il magnetico “continente” dell’Etna

0
1124

“Terrazze dell’Etna è natura, è passione, è l’Etna e ciò che da queste atipiche e uniche terre si può produrre: è la volontà di creare, in un posto dove è possibile, dei vini d’eccellenza”.

Quanto letto dalla brochure aziendale presa dal banco della stand Terrazze dell’Etna al recente Vinitaly mentre mi trovavo in attesa dell’apertura dello stesso.

Atteso per la conoscenza aziendale e le degustazione dei loro vini.

Forse arrivato troppo presto? Come accade in manifestazioni di questo livello, gli appuntamenti cadenzati ahimè mettono fretta e il primo della giornata, se parte in anticipo, come si suol dire “è meglio assai”.

Non ricordo il nome di chi si è presentato per ricevermi ma la conversazione che ha avuto seguito mi ha fatto partecipe da subito alla conoscenza della storia ed evoluzione aziendale.

L’Azienda

“Nel 2008 la famiglia Bevilacqua recupera, nel versante Nord dell’Etna, i vecchi terrazzamenti di contrada Bocca d’Orzo, situati a partire da 600 metri fino a 950, contando oggi 36 ettari tra vigneti, uliveti, boschi di castagne, ciliegi e querce”. Il preparatissimo interlocutore, mentre parlava, mi ha fatto osservare le foto aziendali a supporto del racconto.

Etna e vigneti ad alberello

“L’anfiteatro di terrazze raccoglie come in un abbraccio i vitigni autoctoni dell’Etna: il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio, cingendo a se anche altre varietà di carattere internazionale quali lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Petit Verdot. Il Nerello Mascalese, è il vitigno principe dell’azienda, un filo rosso che lega l’intera produzione”.

Il Territorio

“L’affascinante ambiente dell’Etna è il risultato dell’interazione tra le forze della natura e la presenza umana. Questo territorio per la sua unicità, è stato riconosciuto nel 2013 Patrimonio dell’Unesco: la riserva naturale si estende per oltre 59.000 ettari alternando aree abitate ad altre dedicate alla riserva integrale.

Il terreno vulcanico

Lunghe lingue di lava decorano le pendici del vulcano: i minerali sciolti nel cuore della Terra sono solidificati in blocchi di roccia nera: millenni di erosione delle forze naturali sbricioleranno la lava fino a trasformarla in polvere nera: ecco il fertilissimo terroir su cui crescono i nostri vigneti”.

Che fantastico mondo l’Etna. È un magnetico continente, attraversando il quale si cammina tra i secoli della storia e del tempo come fosse uno spazio”. Luogo di distruzione con le sue eruzioni e continua rinascita, di nuova vita.

Terrazze e Vigneti

Rocce vulcaniche

“Un delizioso paradiso di vigne, nato dalla rigorosa attenzione prestata nel recupero del contesto ambientale, al ripristino dei terrazzi rurali, dei palmenti, dei terrazzamenti in pietra testimonianza della storia dei luoghi. I terrazzamenti originari recuperati grazie ad un intervento di architettura naturalistica, sono coltivati a mano: abili maestranze locali dedicano il loro tempo e la loro dedizione alla vigna seguendone il ciclo naturale”.

L’immaginazione creata dal racconto e dalle foto mi ha aiutato moltissimo a capire i vini in degustazione.

Gli Assaggi

Precisazione prima dell’assaggio: “L’azienda mira alla valorizzazione del vitigno autoctono etneo “Nerello Mascalese” vite a bacca nera. Dal Nerello nascono tutti i vini dell’azienda sia i rossi Cirneco, Carusu, Cratere che il bianco Ciuri che proviene dall’innovativa vinificazione in bianco del Nerello Mascalese.

Fanno eccezione gli spumanti che, come nella migliore tradizione della Champagne francese, provengono da Pinot Nero e Chardonnay: le origini della spumantizzazione sull’Etna risalgono agli inizi dell”800 quando lo spumante prodotto si chiamava “Champagne Etna”.

Brut Rosé vendemmia 2014

Note aziendali: Vitigni: 90% Pinot Nero e 10% Nerello Mascalese. Zona di produzione: Comune di Randazzo (CT) versante nord ovest dell’Etna. Altitudine: 750-950 metri s.l.m. Terreni: Vulcano-lavici. Clima: fresco e ventilato con notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: Spalliera. Età vigne: 7-15 anni. Vinificazione in bianco e permanenza sui lieviti 36 mesi.

Le mie considerazioni: Finissimo perlage. Intensità fragrante, lamponi e fragoline di bosco. Volume e pienezza in bocca. Sapidità e freschezza dirigono questo spumante delizioso. Ottimo, 89/100

I vini assaggiati

Brut Cuvée vendemmia 2014

Note aziendali: Vitigni: 100% Chardonnay. Zona di produzione: Comune di Randazzo (CT) versante nord ovest dell’Etna. Altitudine: 750-950 metri s.l.m.. Terreni: Vulcano-lavici. Clima: fresco e ventilato con notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: Spalliera. Età vigne: 7-15 anni. Vinificazione in bianco. 36 mesi sui lieviti.

Le mie considerazioni: Una carbonica prolungata che ha donato un color paglierino deciso. Fresco di agrumi, ananas e melone. Acidità ben pronunciata con una sottile vena sapida. Gradevole finale. Ottimo, voto 88/100

Cratere Sicilia Igt 2012

Note aziendali: Vitigni: 80% Nerello Mascalese e 20 % Petit Verdot. Zona di produzione: Comune di Randazzo (CT) versante nord ovest dell’Etna. Altitudine: 650-850 metri s.l.m.. Terreni: Vulcano-lavici. Clima: fresco e ventilato con notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: Misto alberello/spalliera. Età vigne: 10-30 anni. Vinificazione: Macerazioni lunghe e controllate. Invecchiamento: 6 mesi in legno e 24 mesi in bottiglia

Le mie considerazioni:l’esempio di assoluta purezza. Freschezza e agilità, Ho riscontrato al primo sorso un appeal immediatamente godibile. Ottimo, voto 89/100

Cirneco Etna Doc 2011

Note aziendali: Vitigni: 100% Nerello Mascalese. Zona di produzione: Comune di Randazzo (CT) versante nord ovest dell’Etna. Altitudine: 650-850 metri s.l.m.. Terreni: Vulcano-lavici. Clima: fresco e ventilato con notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Sistema di allevamento: Alberello etneo. Vendemmia leggermente tardiva. Età vigne: 60 anni minimo. Vinificazione: Macerazioni lunghe e controllate. Invecchiamento: 18 mesi in tonneaux di rovere francese, doppia tostatura, secondo /terzo passaggio, segue lungo affinamento in bottiglia minimo 3 anni.

Le mie considerazioni: Vino bandiera aziendale. Vi ho trovato mirtilli, liquirizia e spezie nel corredo della complessità olfattiva. Una versione di elastica gradevolezza che lo ha collocato, da subito, nelle eccellenze. Voto 91/100

Ho anche assaggiato:

Rosato Etna Doc Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Buono 86/100

Ciuri 2016.Nerello Mascalese vinificato in bianco.Buono 86/100

Carusu Etna Doc 2014Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Ottimo, voto 88/100

Terminata la tornata di assaggi all’Azienda Terrazze dell’Etna ho esclamato: “se il buon giorno si vede dal mattino oggi sarà una giornata di assaggi indimenticabile”. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Terrazze dell’Etna

Località Bocca d’Orzo

Randazzo (Ct)

Cell: 328 6175952

info@terrazzedelletna.it

www.terrazzedelletna.it