Tenuta di Valgiano, metodi tradizionali

Storia di un’anteprima, un po’ particolare, di quelle improvvisate, nate per caso, né preparata né calendarizzata. Una telefonata di quelle inattese da parte di un amico e mi sono ritrovato nella Villa della Tenuta di Valgiano a parlare di vino che verrà, assaggiandolo insieme con il patron, Moreno Petrini.

La “compagnia”

Stefano, l’autore della telefonata, al secolo Stefano Bergamini, per me l’Oste dell’Osteria Le Terme di Massaciuccoli, con il quale da tempo collaboro nel progetto settimanale “Appuntamenti Divini”;

Vincenzo, al secolo Vincenzo Martinelli detto “il Martinez”, intenditore verace di vino che, tra l’altro, ne produce una piccola quantità (quella per gli amici), nei dintorni di Nozzano Castello, una piccola frazione locata nella Piana di Lucca (https://corrieredelvino.it/degustazioni/villa-michelucci-il-vino-che-non-ce).

Tenuta di Valgiano

Ed infine il padrone di casa che, di fronte a tre calici ancora vuoti si è espresso così: “L’intenzione è di produrre, nel modo più semplice possibile, vino che sia l’espressione del luogo in cui viene coltivato: Valgiano!”. Le premesse per un pomeriggio da ricordare.

La “location”

Tenuta di Valgiano, sulle colline lucchesi a pochi passi dal mare ma al tempo stesso immersa negli appennini dell’alta Toscana. Brezze marine ed escursioni termiche notturne. Vitigni – Sangiovese, Syrah e Merlot – che godono di una splendida esposizione ed irraggiamento solare che permette una corretta maturazione dei grappoli.

Vigneti posizionati ad un’altitudine di 250 metri s.l.m., da tempo condotti con le pratiche agricole più sensibili, ivi comprese quelle biodinamiche con tecniche di cantina tradizionali (nel vero senso del termine), con interferenze tecnologiche minime. Ne esce l’intenzione di produrre vino che sia l’espressione del luogo in cui viene coltivato: Valgiano!

Tenuta di Valgiano. Le anteprime assaggiate

Il Petrini pensiero: “La foglia è il motore delle viti: la vite si nutre per il 90% di aria e luce solare attraverso le foglie, solo il 10% passa attraverso le radici. Ma quando vengono somministrati sali, ammoniacali e potassici come fertilizzanti la pianta perderà efficienza nel nutrirsi di aria e luce solare.

Se poi quelle stesse foglie vengono rese ancor più ottuse dai trattamenti sistemici si ha un vero intossicamento La vite sana, attraverso la fotosintesi, produce aromi e tannini sufficienti per tutta l’uva che può portare. Ecco la vera lettura di una parte del significato di terroir. Ecco la vera lettura ed interpretazione del terroir di Valgiano”  

Non fu Galileo Galilei a dire che il vino è la luce del sole tenuta insieme dall’acqua?

La degustazione

– Palistorti 2023. Vale su tutte l’espressione dell’Oste (Stefano Bergamini): BONO!;

– Tenuta di Valgiano 2021. Il Martinez (Vincenzo Martinelli): BONO, BONO;

– Tenuta di Valgiano 2022. All’unanimità: MA CHE BOMBA SARÀ;

– Tenuta di Valgiano 2023. L’Eretico del Vino (il sottoscritto): BONO, BONO, BAO;

Tenuta di Valgiano. Le anteprime assaggiate

Come non finire stappando una bottiglia “particolare” per capire l’evoluzione di una vendemmia ritenuta da tutti “problematica”?

– Tenuta di Valgiano 2014. Impensabile, inconcepibile, incomprensibile.

Il ritorno alle nostre case è stato una continua rievocazione delle sensazioni sensoriali dei campioni assaggiati con rimandi a vicende storiche vissute. “La 21 mi ricorda quella …”, “ma vuoi mettere la trama tannica della ’23 se pur in costruzione”, “e la ’22 che bomba sarà”.

Mai come la 14: “Una ‘osa mai bevuta”, a dirla con l’espressione tipica dell’Oste (Stefano Bergamini).

Grazie Moreno. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati presso Tenuta di Valgiano il 23 gennaio 2024

Tenuta di Valgiano
Via Valgiano, 7, 55012 Capannori LU
Telefono: 0583 402271

https://www.facebook.com/tenutadi.valgiano?locale=it_IT