Insieme a Renzo Marinai

Questo sottotitolo non è farina del mio sacco ma estrapolato da un pensiero del filosofo Arthur Schopenhauer: “L’Architettura è Musica solida. Noi oggi, per altro verso, riteniamo che il Vino sia Musica Liquida”. Ne ha di ragione da vendere il filosofo tedesco.

“Il Vino e la Musica sono, in forme diverse, due elementi fortemente psicotropi (sostanze che agiscono sulla psiche). Difficile sapere a priori quale possa essere l’effetto scaturito dalla loro combinazione. Di certo, il risultato è esplosivo e dirompente. E dissacrante…” (da Filodiretto del 18/11/2019).

Sempre dalla stessa fonte: ”Due enogastronomi viennesi, Thomas Koeberl e Markus Bachmann, hanno dimostrato che Mozart non fa bene solo all’anima ma anche al vino. E hanno così brevettato col nome di “Sonor Wines” la loro scoperta musical-enologica. La Sinfonia n. 41, per esempio, avrebbe un beneficio eccezionale sul nettare di Bacco durante la fermentazione: “Il sapore del vino cambia, diventa più buono e raffinato”, sostengono.

E personalmente ci credo, anzi è una delle mie certezze. Possibile dimostrarlo scientificamente? Non lo so, ma è una specie di “fede” e per un amante della musica quale mi ritrovo visitare cantine dove, nei reparti di affinamento, senti le note di brani di Mozart in sottofondo, partecipi e ti relazioni con i vini in perfezionamento.

Panzano in Chianti (foto di repertorio)

Tutto questo mi è accaduto nella visita alla cantina della Tenuta San Martino a Cicierone, Renzo Marinai.

L’occasione è stata l’ultima visita in quella splendida giornata passata a Panzano in Chianti durante la manifestazione Vino al Vino edizione 2020.

Cicerone d’eccezione lo stesso Renzo Marinai che mi ha condotto per mano nella Storia di questa particolare azienda chiantigiana.

«Toscana. Chiudi gli occhi e sussurra sottovoce. Il nome evoca più che verdi colline ondulate, punteggiate qua e là da antiche torri e villaggi. Più che grandi aziende vinicole, con i loro filari di vigneti in perfetta formazione. Più che pigri, nebbiosi giorni di calore e sole». Poteva cominciare meglio la mia visita?

Questa è poesia dell’immaginazione, introduzione nella classicità più vera del Chianti. È una filosofia di vita, un modo di vivere unico.

Non si arriva con una strada comoda da Renzo Marinai. Tutt’altro. Devi mettere in conto un lavaggio extra dell’auto.

Ma le cosiddette “strade bianche”, i sentieri “bianchi” non asfaltati, incarnano la Toscana del Vino e la Conca d’Oro di Panzano ne rappresenta la tipicità.

Renzo Marinai racconta che ha rilevato la tenuta nel 1996 e con il supporto dell’enologo Giovanni Cappelli, ne ha riorganizzato completamente l’attività trasformandola in azienda interamente biologica.

Dopo quasi due decenni alla guida, ha ceduto la quota di maggioranza dell’azienda a Tom Heidman, cittadino olandese con la passione per il vino e per l’Italia.

Renzo Marinai. Vigneti (foto di repertorio)

«Ogni  giorno che passa in questo idilliaco rifugio, man mano che le viti invecchiano e le persone imparano il carattere particolare dei terreni, i vini diventano sempre più forti mostrando potenza, complessità, carattere, finezza e pura bontà».  Inutile aggiungere che Renzo, se pur nel ruolo di socio, rimane l’anima aziendale e questo Tom Heidman l’ha capito mantenendo e rafforzando il logo nel nome di Renzo Marinai.

Durante la visita della cantina, tra botti di diverso contenuto, tonneaux e barriques, Renzo mi ricorda che la tenuta si estende per circa 33 ettari; poco più di 8 coltivati a vite, 13 dediti all’olivo e ad altre colture, il resto dedicato alle querce, tra cui il caratteristico leccio toscano sempreverde.

«Il terreno ondeggia, salendo e scendendo tra i 350 ei 500 metri sul livello del mare. È marnoso, perfetto per il Sangiovese, permettendo un buon drenaggio e lo sviluppo di radici profonde».

Il vitigno principe è il Sangiovese, quello chiantigiano classico. Segue il Cabernet Sauvignon ormai “vino locale” visti i lustri che sono passati dalla prima sua messa a dimora. Poi una gamma di varietà veramente autoctone toscane tra cui Foglia Tonda, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Mammolo e Pugnitello.

Renzo Marinai. Tonneaux di Kadar

Siamo quasi arrivati all’uscita della cantina quando Renzo mi chiede: «Non si è accorto di niente durante la visita?». Annuisco subito.

– Ho notato due tonneaux messi verticali, strani, con delle aperture sul lato superiore. Ho pensato a “studi” particolari dell’enologo. Non ho chiesto lumi perché trovo spesso, nelle mie visite, recipienti diversi che contengono “prove” da studiare nel tempo.

«È vero. In questo caso però si tratta di vecchi esperimenti oggi realtà produttiva. Conosce il nostro vino Kádár?».

– Certo, è un vino particolare, eccellente, da meditazione. Il mio personale assaggio immancabile durante il Chianti Collection.

«Kádár nasce dall’assemblaggio di 6 antiche varietà autoctone (Foglia Tonda, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Mammolo e Pugnitello) che vengono lasciate per almeno 6 mesi in speciali tonneaux verticali di legno ungherese. Perché la scelta verso legni ungheresi? Suggeritomi da un collega francese.

I vini Renzo Marinai

E il suggerimento ha dato effetti eccezionali. È un vino “a sorpresa” perché non può essere assaggiato fino allo svinamento. Il risultato: colore rosso rubino intenso, profumo elegante e fruttato, unito ad una sorprendente complessità, un vero vino da meditazione, un’esperienza unica da condividere con amici e appassionati».

Gli assaggi

Giunto il momento degli assaggi:

– Chianti Classico 2017.  Uvaggio: 90% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon. Età media delle vigne: 20 anni. Sistema allevamento: Cordone speronato. Macerazione: circa 20 giorni. Maturazione: 10/12 mesi in botte. Affinamento: 3 mesi in bottiglia.

Rubino splendente. Ammalia da subito con la sua veste fruttata seguita da un’importante speziatura e una punta vegetale. Al palato fresco, sapido, avvolgente con una spiccata personalità. Ottimo, 89/100.

Renzo Marinai. Vini assaggiati

– Chianti Classico Riserva 2016. Uvaggio: 90% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon. Età media delle vigne: 20 anni. Sistema allevamento: Cordone speronato. Macerazione: circa 20 giorni. Maturazione: 12/14 mesi in botti medie e barrique. Affinamento: 6 mesi in bottiglia.

Affascina il manto rubino e la sua classe sprigiona all’olfatto. Toni di piccole bacche rosse, sottobosco, ma anche un avvolgimento floreale appassito. Ampio ventaglio di spezie nobili in profondità. Al palato un preciso rapporto acidità-sapidità. Un vino vestito da sera pronto per cene galanti. Eccellente, voto 92/100

– Chianti Classico Gran Selezione. Uvaggio: 100% Sangiovese. Macerazione: circa 20 giorni. Maturazione: 9 mesi in botte grande, 18 mesi in barrique. Affinamento: 6 mesi in bottiglia.

Con questo vino sono entrato negli assaggi dei Cru aziendali. Abbinabile a molti piatti della tradizione ma più indicato per una meditazione, sorseggiandoli piano piano per gustarne tutti gli aspetti olfattivi, tattili e gustativi. La Gran Selezione è la migliore espressione del vino Chianti Classico. Non per niente Renzo Marinai l’ha voluta come espressività, intensità, forza e vigore del vitigno Sangiovese della Conca d’Oro. Un vino di grande stoffa e sorprendente complessità. Da grande invecchiamento. Incipit olfattivo complesso. Dal floreale appassito, al fruttato ampio, allo speziato scuro. Al palato un tannino di rara fattura e una persistenza infinita. Elegante, da primo della classe. Eccellente, voto 94/100

– Guerrante 2009. Uvaggio: 50% Sangiovese, 50% Cabernet Sauvignon. Esposizione vigneti: Sud-Ovest. Età media delle vigne: 20 anni. Sistema allevamento: Cordone speronato. Maturazione: 12/14 mesi in barrique. Affinamento: 4 mesi in bottiglia

I due vitigni “locali” della Conca d’Oro insieme non a fronteggiarsi ma ad integrarsi per una super beva. Una vendemmia che ci consegna la “maturità in bottiglia”. Felice versione che sfoggia seduzione. Eccellente, voto 94/100

Marinai. Etichetta semplice e fafilmente leggibile

– Conca d’Oro Cabernet Sauvignon 2013. Uvaggio: 100% Cabernet Sauvignon. Maturazione: 20/24 mesi in barrique. Affinamento: 16/18 mesi in bottiglia.

Il Cabernet Sauvignon Conca d’Oro ha un colore molto intenso, impenetrabile. Dotato di una fragranza elegante e complessa che lo eleva, da subito, sul gradino dell’eccellenza.  Gusto profondo, dotato di lunga persistenza e ben strutturato. Sfoggia una trama di rimandi incantevoli. Da dimenticare in cantina. Eccellente, voto 93/100

– Kádár 2016. Ultimo ma non ultimo. Semplicemente perché diverso. Uvaggio: Foglia tonda, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Mammolo e Pugnitello. Età media delle vigne: 20 anni. Sistema allevamento: Cordone speronato. Macerazione: a chicco intero in tonneaux verticali di legno “ungherese”per 6 mesi. Affinamento: 12 mesi in damigiane di vetro e 3 mesi in bottiglia.

Mi ripeto: un vino dal colore rosso rubino intenso, il profumo elegante e fruttato, unito ad una sorprendente complessità, un vero vino da meditazione, un’esperienza unica da condividere con amici e appassionati. Aggiungo: ha un’anima accompagnata da intuizioni e scelte stilistiche aperte ad un dibattito come non mai. Per il sottoscritto è un vino che lascia intravvedere una sua specifica classe. Chapeau! Eccellente, voto 95/100

Renzo Marinai mi congeda con il suo sorriso ricordandomi che “I vigneti sono importanti, il terreno, il clima e la tecnica sono fondamentali, ma ci vogliono le persone giuste per mettere insieme tutti questi elementi per arrivare a fare un grande vino”. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 20 settembre 2020

Renzo Marinai
Via Case Sparse, 6
Panzano (FI)
Tel +39 055 8560237

info@renzomarinai.it

www.renzomarinai.it