Nella superba Genova

“Con superbia si intende la volontà di conquistare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri.” (Wikipedia)

Così è stato per i Vini Naturali nell’edizione 2015 di Vinnatur svoltasi a Genova, La Superba.

Recitava il Petrarca: “vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”.  L’istantanea genovese del Petrarca: una città su un palcoscenico e per platea le onde. Uno spettacolo, appunto, superbo.

E Vinnatur scegliendo Genova come luogo del proprio Salone ha voluto “sdoganare” i vini naturali e, vestendoli di “superbia”, intesa come rispetto, ha inteso gridare il proprio unicum distintivo: noi siamo coloro che abbiamo abolito l’uso di pesticidi, diserbanti e concimi di derivazione chimica, sia per il terreno che per le viti, con l’obiettivo di produrre vino attraverso un’agricoltura sana e rispettosa della natura e dell’uomo.

Gridare. Come non scegliere luogo migliore della Sala delle Grida nel Palazzo della Borsa Valori nella centralissima Piazza De Ferrari. La Sala dove un tempo avvenivano le contrattazioni, creata in un perfetto stile Liberty come del resto l’intero edificio. “La vigna arriva nel cuore della città” recita lo slogan. Vero ma con un vestito nuovo, confezionato intelligentemente dagli organizzatori e loro, i produttori, superbi alfieri difensori di una agricoltura non invasiva.

Ma i vini che risultato ottengono nei giudizi dei consumatori?

Bere naturale porta a definire il Vino come alimento sano, buono (di elevata qualità), commisurato alla cura del vignaiolo in ogni fase (dalla pianta alla bottiglia), perché comunica la bellezza della biodiversità ed in ultima analisi ci spinge, sprona, stimola a conoscere la storia del produttore, dove lavora, il territorio.

Luigi Veronelli ripeteva continuamente: “Il Vino prima di tutto deve essere buono poi se…aggiungo io… proviene da conduzione biologica e/o biodinamica o se preferite naturale ancora meglio.

Nel girare tra i banchi alla ricerca di emozioni ho trovato queste chicche che riporto, come sempre, all’attenzione del lettore.

  • Champagne Jeanaux-Robin. Côte de Sézanne. Brut Prestige. Chardonnay 80%, Pinot noir 20%. 24 mesi sui lieviti per una cuvée formata da un assemblaggio di vini di riserva del 2009 e 2010. Fresco, interessante, piacevole, di facile beva. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”
  • Domaine Vinci, Roussillon. Interessanti i vini in purezza come Carignan, Grenache Noir, Mourvedre. Ė il Bianco Maccabeo e Grenache Blanc quello che ha maggiormente colpito. Buona consistenza, naso ricco di profumi, palato equilibrato. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”
  • Alto Adige Azienda Radoar. Valle d’Isarco. Ė il bianco Kerner che emerge su tutti. Bello, bilanciato, fresco, di beva piacevole. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”.
  • Anche il rosso Zweigelt (vitigno austriaco) che trova ambiente idoneo nell’Alto Isar. Improntato su semplicità e scorrevolezza. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”.
  • Vitigno duttile lo Zweigelt, provato in blend con Pinot Noir per un vino con buona concentrazione di profumi, tannini fini e persistenza speziata con cenni di torrefazione. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”
  • Pier Luigi Zampaglione. Il Don Chisciotte dall’Irpinia. Fiano 2010 e 2012. Ecco questo è il Vino che ti fa gridare Buono questo Fiano. Ė biologico? Ancora meglio. Fantastico. Le due vendemmie citate sono eccellenti entrambe. Naso espressivo ottima presenza aromatica sensazioni infinite. Al palato fresco e sapido con infinita persistenza. Ambedue I Vini Naturali diventano “superbi” meritato
  • Cà del Vent. Siamo in Lombardia precisamente in Franciacorta. Anteprima per uno chardonnay 67 mesi sui lieviti. Effervescenza continua, finissima. Bocca aristocratica con traccia acido-sapida eccellente. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”
  • Il Gelso Moro di Morro d’Alba. Le Marche meno conosciute. Gelsomoro 2011 la prima annata aziendale. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è molto da sperare per gli anni a venire. Montepulciano d’Abruzzo 60%, Sangiovese 30% e Lacrima di Morro 10%. Per un blend di buona morbidezza con tannino mai severo. Voto I Vini Naturali diventano “superbi”
  • Cà Lustra. Colli Euganei (Pd). Visitare questa Azienda al Banco di un Evento è riduttivo. Lo deduci da cosa esprimono i vini. Capisci che dietro c’è la conoscenza del territorio, zolla dopo zolla, l’impegno verso la natura, lo studio di antichi vitigni. Ed allora t’innamori del Manzoni bianco, Moscato secco, Marzemino e del Merlot Sassonero, il Top aziendale meritevole di 5C. Gran finale con due passiti particolari: Moscato Nero voto I Vini Naturali diventano “superbi” e Moscato Giallo Fior d’Arancio anch’essi meritevoli di I Vini Naturali diventano “superbi”.

Tutti vini meritevoli di essere definiti “superbi”.

 

Urano Cupisti