Azienda Cecchi a Castellina in Chianti (SI). Andrea Cecchi. Foto Cecchi

“Villa Rosa” il Chianti Classico Gran Selezione della Famiglia Cecchi: un magnifico sangiovese realizzato con grande passione.

Castellina in Chianti è un Comune Toscano in Provincia di Siena, piccolo come numero di Abitanti (circa 2.700) ma di grande importanza dal punto di vista storico e vitivinicolo.

Il Territorio Comunale si estende per 99,45 chilometri quadrati ed è posto sulle splendide colline a cavallo tra la Val d’Elsa, la Val di Pesa e la Valle del Fiume Arbia.

La Storia più antica di questo Territorio è documentata sia dal “Tumolo di Montecalvario”, una tomba Etrusca posta nei pressi dell’attuale abitato e datata VII-VI Secolo a.C., sia dalla “Necropoli del Poggino” ubicata nei pressi della Frazione di Fonterutoli.

Azienda Cecchi a Castellina in Chianti (SI). Foto Giorgio Dracopulos

In Epoca Medievale documenti certi risalenti all’XI Secolo attestano che la Zona era un Feudo dei Nobili del Castello del Trebbio, una Famiglia imparentata con i Conti Guidi. Nel XII Secolo Castellina passò sotto l’influenza dei Fiorentini e nel 1193 venne siglato un accordo tra i Signori del Trebbio e Firenze nel quale venne concesso ai Fiorentini di presidiare militarmente i Castelli del Trebbio e di Castiglione (l’attuale Castellina). Dopo la sentenza denominata “Lodo di Poggibonsi” del 1203, l’atto in cui vennero sanciti i “confini chiantigiani” tra Firenze e Siena, Castellina si trovò a essere una degli avamposti Fiorentini più importanti visto che era posta sulla strada più diretta che metteva in comunicazione le due Città rivali.

Nel XIV Secolo Castellina divenne uno dei capisaldi della “Lega del Chianti” l’alleanza politico militare creata dalla Repubblica di Firenze nel 1384 per difendere e amministrare il Territorio delle Colline del Chianti. Nel 1397 Castellina in Chianti fu saccheggiata e interamente bruciata dai soldati del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti comandate da Alberico da Barbiano. Nel 1400 fu deciso di fortificare Castellina, infatti presso l’Archivio di Stato di Firenze si trova uno scritto che lo conferma “in loco qui dicitur la Castellina fiat fortilitia”.

Nel 1452 le mura di Castellina resistettero all’assalto delle truppe Aragonesi ma nel 1478 invece, durante la seconda invasione Aragonese Castellina, venne conquistata dalle truppe Senesi e Napoletane. L’occupazione Senese durò fino al 1483 quando venne ripresa dai Fiorentini.

Nel 1774 con la riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo, Castellina divenne sede di quella Comunità dalla quale deriva l’attuale Comune. La lunga Storia di Castellina oggi si ritrova oltreché al “Museo Archeologico del Chianti Senese” anche nelle numerose testimonianze Architettoniche: Chiese, Pievi, Canoniche, Palazzotti, Ville, Torri e Castelli.

Castellina in Chianti è una delle principali zone Vitivinicole Italiane essendo compresa nella Denominazione del “Chianti Classico Senese”.

Il Chianti Classico è il primo Consorzio di Tutela di un Vino Italiano, nato nel 1924, con lo scopo di tutelare e promuovere quel Vino, fatto con il Sangiovese, che ha alle spalle oltre 300 anni di Storia. Oggi rappresenta 480 Produttori, di cui 342 escono sul mercato con la propria etichetta contraddistinta dall’inconfondibile e prestigioso “Marchio del Gallo Nero”.

Azienda Cecchi a Castellina in Chianti (SI). La Magica Cantina. Foto Giorgio Dracopulos

Azienda Cecchi

Percorrendo la Strada Provinciale 51, che da Castellina Scalo si dirige verso Castellina in Chianti, in Località Casina dei Ponti al Civico 56 ha Sede un’Azienda Vitivinicola che proprio quest’anno celebra i suoi primi 130 anni di grande passione dedicati al Vino: Cecchi.

L’Azienda Cecchi (Casa Vinicola Luigi Cecchi e Figli) è proprietà dell’omonima Famiglia Cecchi che è sempre stata intensamente impegnata nel mondo del Vino e, attraverso i decenni, ha dato molto a questo mondo grazie alla sua storia, alla sua visione filosofica e ai molti progetti innovativi.

Tutto ha origine nel 1893 quando Luigi Cecchi si appassionò al Vino diventando presto un bravo assaggiatore professionista, da qui in poi iniziò per lui un percorso che potremmo definire un perfetto connubio tra tradizione e innovazione grazie a una prerogativa non comune: vedere come si sarebbe sviluppata la Viticoltura nel futuro.

Nei primi anni di attività l’Azienda basava la sua produzione sulla gestione di vigneti in affitto, un’esperienza che si rivelò essenziale per approfondire e radicare la conoscenza dei diversi “terroir” della Toscana e sviluppare l’expertise familiare in campo enologico. Grazie al notevole spirito imprenditoriale e alla lungimiranza di Luigi e dei suoi Figli, la Famiglia Cecchi fu in grado non solo di garantire lavoro per molte famiglie durante due Guerre Mondiali, ma riuscì anche a intraprendere un percorso di valorizzazione del “Marchio Cecchi” che, grazie alla notorietà di Luigi, travalicò le frontiere nazionali e già negli anni ’30 iniziò a esportare.

La Terza Generazione della Famiglia guardò al futuro decidendo di spostare la Sede dell’Azienda a Castellina in Chianti dove acquisì nel 1962 “Villa Cerna”. Qui la Famiglia fondò anche la Sede operativa e produttiva con caratteristiche e strutture in grado di supportare l’espansione commerciale dell’Azienda stessa, affiancando così le attività nei vigneti di proprietà sui quali fare qualità e sperimentazione.

Azienda Cecchi a Castellina in Chianti (SI). Giorgio Dracopulos e Andrea Cecchi. Foto Giorgio Dracopulos

Nel 1966 in Toscana si dette vita alle prime “Denominazioni di Origine Controllata” (D.O.C), un momento storico fondamentale per l’esaltazione del Territorio. Anni importantissimi anche per le relazioni istituzionali che videro la Famiglia Cecchi coinvolta in attività consortili e associazionistiche, coprendo cariche di spicco quali per esempio Luigi Cecchi nel ruolo di Presidente “Unione Italiana Vini”.

Oggi la “Casa Vinicola Luigi Cecchi e Figli” con alla guida la Quarta Generazione, Cesare e principalmente Andrea, è una tra le Aziende Vitivinicole Italiane più dinamiche e moderne, protagonista sul Mercato Nazionale e Internazionale (esporta in oltre 65 Paesi del Mondo) con una produzione media di oltre 9 milioni di bottiglie e con un fatturato complessivo (anno 2022) di 41 milioni di euro suddivisi a valore tra Italia (56%) ed Estero (44%).

Le proprietà

Le numerose e diverse tipologie di Vini imbottigliati provengono da alcune centinaia di Ettari di proprietà divisi tra le Cinque Tenute (Quattro in Toscana e Una in Umbria) che fanno parte del Gruppo:

Azienda Agraria Villa Cerna, ubicata in Castellina in Chianti (SI), prende il nome dall’omonima Villa medievale ubicata nella proprietà che ha una lunghissima storia alle spalle di oltre mille anni. Nella Tenuta, acquistata da Luigi Cecchi negli anni sessanta, nei suoi 83 ettari a vigneto, si produce il Chianti Classico e il Chianti Classico Riserva D.O.C.G. a base di Sangiovese;

Azienda Agraria Val delle Rose, nel Grossetano all’interno della zona di produzione del Morellino di Scansano, acquisita nel 1996, quando aveva solo 25 ettari vitati, è stata trasformata, applicando modernissime tecnologie, in un angolo di Maremma Toscana con oltre 100 ettari di vigneti dove il Sangiovese, pur regnando incontrastato, lascia qualche spazio per produrre del Vermentino;

Azienda Agraria Tenuta Alzatura, a Montefalco (PG) nel cuore pulsante della verde Umbria, entrata nel Gruppo alla fine degli anni novanta comprende due appezzamenti separati per un totale di 18 ettari. Qui si coltiva e si produce il Sagrantino di Montefalco;

Azienda Agricola Tenuta Villa Rosa, tra le colline di Castellina in Chianti (SI) l’acquisto è avvenuto nel 2015.  La Tenuta di 126 ettari (30 a vigneti e 15 di oliveti) è tra le più ricche di storia della zona. La Famiglia Cecchi ne ha acquisito la proprietà dalla Famiglia Lucherini Bandini che per 70 anni l’aveva detenuta. I Terreni si trovano all’interno di uno dei più grandi Boschi di Cipressi d’Europa a un’altitudine che varia da 255 a 424 m, s.l.m., qui si produce Chianti Classico da sempre. Infatti il terreno è calcareo a matrice argillosa, con profili eterogenei che uniscono la roccia di tipo alberese ai galestri scistosi, un suolo ideale per sviluppare i vitigni di Sangiovese;

Tenuta a Montalcino, nel 2018 sono stati acquisiti di 6 ettari a Montalcino (SI) proprio accanto all’antichissima Abbazia di Sant’Antimo (XII Secolo) abitata nei secoli dai monaci benedettini, è considerata uno dei capolavori dell’architettura medievale.

Verticale di Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione della Tenuta di Villa Rosa. Foto Giorgio Dracopulos

L’acquisto della “Tenuta di Villa Rosa” è stato decisamente una pietra miliare nei 130 anni di storia della Famiglia Cecchi rappresentando il forte ritorno alle origini. Dopo anni di dedizione, studio e progetti in altri territori, stimolati dall’eccellente opportunità della nascita del Chianti Classico Gran Selezione, i Cecchi sono tornati a confrontarsi con il loro amato Sangiovese a Castellina in Chianti, la loro casa.

Verticale di Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione

Recentemente ho avuto il grande piacere di essere invitato da Andrea Cecchi nella Sede dell’Azienda a Castellina in Chianti per degustare un’interessantissima e particolarissima Verticale di Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione prodotto proprio nella Tenuta di Villa Rosa.

La differenza tra il “Chianti Classico Riserva” e il “Chianti Classico Gran Selezione” sta nel periodo di invecchiamento, minimo 24 Mesi per il primo e minimo 30 Mesi per il secondo. La “Gran Selezione” poi è certamente il massimo dell’eccellenza visto che viene prodotta con uve pregiate provenienti da un unico vigneto o da una super selezione delle migliori uve.

Nella “degustazione verticale” vengono messe a confronto diverse annate di uno stesso vino, permettendo così di mettere in evidenza in ogni specifica bottiglia sia l’influenza dell’andamento dell’annata sia la personale evoluzione nel tempo.

Il “Chianti Classico Gran Selezione di Villa Rosa”, ha una produzione limitata, che varia a seconda delle annate ma rimanendo di poche migliaia di bottiglie, un Vino rosso 100% Sangiovese da uve provenienti da Vigneto Cassetto della Tenuta ubicato a 425 m. s.l.m., si affina in “tonneaux”, in “tini troncoconici di cemento” e in bottiglia.

Le Annate di “Chianti Classico Gran Selezione di Villa Rosa” degustate sono state la 2019, la 2018, la 2017, la 2016 e la 2015 in Bottiglie, poi spillate direttamente dalle botti la 2022 e la 2020, dal cemento la 2022 e la 2021. Tutte le annate assaggiate, pur con le proprie specifiche differenze, si sono rivelate estremamente interessanti. Devo dire che il “Chianti Classico Gran Selezione di Villa Rosa” è un’espressione estremamente sincera di “Sangiovese” e manifesta in linea generale tutta la straordinaria eleganza del “Principe dei Vitigni Toscani a bacca nera”.

Giunta al suo 130° Anniversario l’Azienda Vitivinicola Cecchi è sicuramente una delle più prestigiose realtà vitivinicole Nazionali e Internazionali che oggi si trova nel pieno del proprio percorso evolutivo tra sperimentazioni sui cloni del Sangiovese, zonazione, conversione al biologico, ricerca in campo agronomico e tecnico, verso un approccio sempre più sostenibile e trasparente al Vino di grande qualità.

Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione 2015 di Villa Rosa. Foto Cecchi

Centrale il ruolo dell’innovazione, in particolare in riferimento alle pratiche sostenibili e di conversione biologica che hanno portato oggi l’Azienda a vantare due Tenute (Val delle Rose e Tenuta Alzatura) 100% Biologiche. Le Tenute del Chianti Classico, Villa Cerna e Villa Rosa, sono attualmente certificate dal “Marchio Toscano Agriqualità”, per una produzione agricola compatibile con le esigenze di protezione dell’ambiente e con la cura dello spazio naturale, ed “Equalitas”, che integra la sostenibilità ambientale economica a quella sociale, mentre hanno anch’esse già in atto il processo di conversione al biologico.

La Famiglia Cecchi da sempre ha amato il “Sangiovese” insieme ai suoi territori d’elezione, dedicando a essi tutte le sue energie, attenzioni, investimenti, studi, progetti. La Quarta Generazione alla guida dell’Azienda ha infatti sentito l’esigenza di portare un significativo approfondimento di conoscenza e valorizzazione delle proprie radici, consolidando il proprio percorso da viticoltori di cui le sue Cinque Tenute e i progetti che vi sono racchiusi sono testimonianza e linfa vitale.

Oggi i valori della Famiglia Cecchi si distinguono per il profondo rispetto per l’ambiente, per le persone che lavorano nella filiera, per la tradizione e per le varietà autoctone come elemento di continuità con l’identità territoriale, di crescita e affermazione collettiva.

Un particolare ringraziamento va all’amico Andrea Cecchi che mi ha dato la possibilità di apprezzare le diverse annate del “Chianti Classico D.O.C.G. Gran Selezione di Villa Rosa”, un magnifico Sangiovese realizzato con grande passione.

Giorgio Dracopulos

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