Lockdown a casa. Le aziende mandano campioni. Li assaggio, li degusto e ne parlo. Col d’Orcia: oasi biologica di Montalcino.

L’occasione è stata la mia mancata presenza a Benvenuto Brunello 2021 causa pandemia. Alcune aziende hanno voluto comunque che partecipassi da remoto con i campioni inviati a domicilio.

Così anche Col d’Orcia, una delle aziende più rappresentative del territorio di Montalcino, che mi ha permesso di scoprire la vendemmia 2016, quella destinata alla riserva la 2015, il Rosso di Montalcino 2018 e un campione, sempre di Rosso 2019, appena imbottigliato.

Col d’Orcia. Panorama vigneti (foto aziendale)

E per avere una visione più completa dell’evoluzione del sangiovese nella vigna top aziendale anche un campione di “Poggio al Vento Riserva 2013”. Un panel di eccellenze del territorio sud di Montalcino.

Col d’Orcia letteralmente significa collina che si affaccia sul fiume Orcia, il quale segna il confine Sud Ovest del territorio di produzione del Brunello di Montalcino. Il nome dell’azienda è intrinsecamente legato alla posizione dove sono piantati i vigneti”. Così si presenta l’azienda a chi fa una ricerca su internet.

Dal 24 Agosto 2010, l’intera tenuta inclusi vigneti, oliveti, seminativi e persino il parco ed i giardini, sono condotti esclusivamente con pratiche agronomiche di tipo biologico diventando la più grande azienda vinicola biologica di tutta la Toscana.

Conte Francesco Marone Cinzano

Dal 1992 Col d’Orcia è gestita dal Conte Francesco Marone Cinzano che ha portato l’estensione vitata ai 140 ettari odierni, i di cui 108 destinati alla produzione di Brunello diventandone il terzo produttore.

La natura del suolo è decisamente favorevole alla coltivazione della vite, con terreni tendenzialmente sciolti, poveri in argilla e ricchi di calcare e di scheletro. La frequente presenza di vento garantisce le migliori condizioni per lo stato sanitario dei vigneti.

Dal 1989 è iniziata la collaborazione con il Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze volta a svolgere veri e propri temi di ricerca.

I risultati  sono stati ben analizzati ed evidenziati in tesi di laurea da parte di laureandi in viticoltura ed enologia.

Tutto questo ricordato per presentare al meglio i cinque campioni, capire il lavoro che è dietro la loro produzione e i traguardi raggiunti.

Col d’Orcia. La cantina (foto aziendale)

La degustazione

Rosso di Montalcino Doc 2019

Note aziendali. Zona di produzione: vigneti propri, siti a Montalcino, sulla collina di Sant’Angelo, affacciata sul fiume Orcia, esposizione a Mezzogiorno. Altitudine media 250 mt s.l.m.

Andamento climatico 2019: inverno mite con temperature minime nel mese di Gennaio a cui sono seguite piogge nella seconda parte di febbraio. Primavera fresca con precipitazioni. I mesi di giugno e luglio sono stati soleggiati con solo un significativo fenomeno piovoso. Agosto con temperature consuete della media stagionale. Grazie alle riserve idriche accumulate ed alle temperature che non hanno raggiunto picchi eccessivamente elevati, l’apparato fogliare è rimasto pressoché intatto ed efficiente. Tutto ciò ha permesso una lenta ed omogenea maturazione delle uve, ottimale per l’ottenimento di una perfetta maturità fenolica e tecnologica. Annata da 5 stelle.

Uva con cui è prodotto: Sangiovese denominato a Montalcino “Brunello” (la stessa uva con cui si produce il Brunello di Montalcino).

Vinificazione:  fermentazione sulle bucce della durata di 10 – 12 giorni, a temperatura controllata inferiore a 28°C in vasche di acciaio da 150 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre delicatamente tannini e colore.

Invecchiamento: 9 mesi in botti di rovere di Slavonia di capacità compresa tra i 75 ed i 150 hl. Parte del vino è stato affinato in tonneaux e vasche di cemento. Segue l’affinamento in bottiglia.

Il mio assaggio. Ancora in fermento per l’imbottigliamento precoce. Ma il puledro appena nato non smentisce la sua dinastia. Lucido con un panorama aromatico che preannuncia una beva espressiva. Sentori di mora insieme a grafite e caldi tocchi speziati. Al sorso è risultato ben sostenuto da tannini da non sottovalutare. Ottimo, voto 89/100

Col d’Orcia. I magnifici 5

Rosso di Montalcino Doc 2018

Note aziendali:  Zona di produzione, uve con cui è prodotto, vinificazione e affinamento come il campione 2019. Andamento climatico 2018: Inverno con piovosità nella media ed alcuni episodi nevosi nel mese di febbraio che hanno permesso di colmare il cospicuo deficit idrico. Inizio di primavera mite, con piogge sporadiche. Mesi di Giugno e Luglio caldi. Mese di Agosto è stato caratterizzato da piogge deboli e intermittenti nelle prime tre settimane e temperature medie di 25°C. Durante la prima settimana di settembre si sono riscontrate alcune giornate piovose con massime di 30°C. Inizio della raccolta a metà settembre.

Il mio assaggio. Se pur in presenza di un andamento climatico diverso è quell’anno in più in bottiglia che porta l’assaggio a considerazioni diverse. Una nota balsamica percorre sopra le note di frutta. Abbastanza evoluto. Il sorso già sottolinea una finezza che accompagna il tutto in un lineare finale. Ottimo, voto 89/100

Col d’Orcia. Brunello 2016

Brunello di Montalcino Docg 2016

Note aziendali: Zona di produzione: collina di Sant’Angelo ad una altitudine media di 300 m s.l.m.

Andamento climatico: l’inverno mite ha accelerato l’inizio della stagione vegetativa, poi rallentata dalle copiose piogge primaverili, riportando tutto nella norma. Dalla seconda decade di giugno, e per tutto il mese di luglio, si è avuto un graduale e benefico innalzamento delle temperature. Ha seguito un agosto con notevoli escursioni termiche e assenza di pioggia, condizione ottimale per la perfetta maturazione delle uve.

Uva con cui é prodotto: cloni particolari di Sangiovese, selezionati da Col d’Orcia. Raccolta manuale, con rigorosa scelta dei grappoli migliori in vigneto e successivamente sul tavolo di cernita in cantina. Resa massima prevista dal disciplinare di produzione: 80 q/ha. Resa Vendemmia 2016: 65 q/ha.

Vinificazione: fermentazione sulle bucce della durata di 18-20 giorni, a temperatura controllata inferiore ai 28° C, in vasche di acciaio da 150 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre efficacemente ma delicatamente tannini e colore.

Invecchiamento: 4 anni di cui 3 in botti di rovere di Allier e di Slavonia della capacità di 25 – 50 e 75 hl e successivo affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi in locali a temperatura controllata.

Il mio assaggio. Un vino di una complessità inaudita, dove tutta la potenza del sangiovese trova una pregevole fusione. Al palato perfetto assetto tridimensionale. Fascino da vendere. Eccellente, voto 96/100

Brunello di Montalcino “Vigna Nastagio” Docg 2015

Note aziendali: Zona di produzione: terrazza fluviale alta del bacino del Fiume Orcia. Altitudine media 200 m s.l.m. Anno d’impianto: 2006. Estensione: 8 Ha. Esposizione: Direzione filari Sud/Ovest. Portainnesti: 420A – 1103P. Tipo di terreno: Franco argilloso di origine pliocenica con buono scheletro e drenaggio. Alcalino e tra i più ricchi di calcare attivo della tenuta Col d’Orcia. (40% Argilla, 39% Limo, 21% Sabbia – PH 8.2). Sistema di allevamento: Guyot e Cordone Speronato. Sesto d’impianto: 2,35 x 0,80. Densità d’impianto: 5.300 piante/Ha. Resa media per ettaro: 45 q.li. Resa per pianta: 850 g.

 Andamento climatico: l’inverno è stato scarsamente piovoso e  con temperature basse nel mese di gennaio/febbraio. Precipitazioni primaverili nella media stagionale hanno permesso di creare riserve idriche per superare i caldi mesi di luglio/agosto. Il mese di settembre è stato  mite, con buone escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo la perfetta maturazione delle uve.

Uva con cui è prodotto: selezione massale ristretta di Sangiovese – effettuata recentemente su antichi vigneti risalenti agli anni ’40, risultato della collaborazione con l’Università di Firenze. Grappoli piccoli, spargoli e resistenti agli attacchi parassitari. Maturazione medio tardiva. Raccolta manuale, con rigorosa scelta dei grappoli migliori in vigneto e successivamente sul tavolo di cernita in cantina.

Vinificazione: fermentazione sulle bucce della durata di 18-20 giorni, a temperatura controllata inferiore ai 28° C, in vasche di acciaio da 100 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre efficacemente ma delicatamente tannini e colore.

Invecchiamento: primo anno in tonneaux di rovere francese da 5 hl, ed in seguito in botte di rovere. Successivo affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi in locali a temperatura controllata.

Il mio assaggio. Un vero e proprio Grand Cru. Una vendemmia, classificata da tutti come quella della rinascita. Di ottima luminosità, naso evoluto con uno scenario olfattivo fitto. Frutta matura avvolta nella vaniglia con cenni di pepe nero e tabacco da pipa. Sorso potente. Coniuga eleganza nella struttura con un perfetto equilibrio. Armonico. Eccellente, voto 96/100

Col d’Orcia. Si selezionano le uve (foto aziendale)

Brunello di Montalcino “Poggio al Vento” Riserva Docg 2013

Note aziendali:  Il Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento viene prodotto solo nelle migliori annate e rappresenta una delle più alte espressioni di Sangiovese in purezza che si possono trovare a Montalcino.

Zona di produzione: Collina Sant’Angelo in Colle. Vigneti: Poggio al Vento, altitudine 350 mt s.l.m. Anno di impianto 1974.

Andamento climatico: il benefico inverno ricco di piogge ha ristabilito il grado di umidità del terreno a livelli ottimali dopo la siccitosa annata 2012. Germogliamento e fioritura sono avvenuti nei periodi tipici degli ultimi anni e l’andamento climatico estivo che non ha registrato valori estremi, ha ricordato le annate “tradizionali” del passato. La vendemmia è iniziata nella seconda metà di settembre, favorita da ottime escursioni termiche e da piogge cadute nei momenti opportuni.

Uva con cui è prodotto: cloni particolari di Sangiovese, localmente denominati Brunello, derivanti da una selezione massale Col d’Orcia. La scelta dell’epoca di vendemmia si basa sulla ricerca di una perfetta maturità, volta a produrre un vino longevo ed importante. Accurata e rigorosa scelta dei grappoli fin dal vigneto con la raccolta manuale ed ulteriore cernita su nastro in cantina. Resa vendemmia 2013: 35 q/ha.

Vinificazione: fermentazione a temperatura controllata di 28° C in tini di acciaio da 50 e 60 hl, per poter selezionare le diverse aree del vigneto in modo ottimale. Durante la macerazione, della durata di 20-25 giorni, vengono eseguiti rimontaggi giornalieri e lunghi délestages. La malolattica è stata svolta in cemento e il primo travaso è stato effettuato direttamente in legno nella primavera del 2014.

Invecchiamento: affinamento per 3 anni in botti di rovere di Allier e di Slavonia da 25 e 75 hl. All’imbottigliamento sono seguiti circa 16 mesi di affinamento in bottiglia in ambienti condizionati.

Il mio assaggio. Granato di ottima concentrazione. Naso che svela sentori di frutta matura , prugne e more. Ventate balsamiche accompagnate da un mix di spezie. Sorso elegante con una trama tannica ben ammorbidita. Finale lunghissimo in progressione. Eccellente, voto 95/100

“Mission” andata a buon fine. Resa possibile dal Conte Francesco Marone Cinzano e dal suo staff che, nel comprendere anche le mie difficoltà oggettive, ha permesso questa splendida degustazione. Aver avuto anche l’opportunità, nel silenzio della mia cantina, di ascoltare i canti dei vini nello scendere nei calici è stato quel qualcosa in più che non avrei colto nel Chiostro di Sant’Agostino. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi eseguiti il 16 aprile 2021

Col d’Orcia
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Montalcino (Si) – Italia
Telefono: +39 0577 80891
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