Chateau Haut-Brion 1999. Merlot 60%, Cabernet Sauvignon 28% e Cabernet Franc 12%

Chateau Haut-Brion vanta cinque secoli di storia, ma un anno sicuramente decisivo è stato il 1525 quando Jean De Pontac, spinto dal voler esibire il proprio potere, di emergere e distinguersi, fece costruire nel suo vigneto un palazzo, creando il primo “Cru” e  la prima tenuta vinicola bordolese, lo “chateau”.

In questa dimora il proprietario risiedeva con la sua famiglia soltanto per un breve periodo dell’anno che coincideva con il periodo della vendemmia, per questo l’accesso era blindato.

Negli anni successivi fu affinata la tecnica di produzione del vino fino ad arrivare al 1666 quando Arnaud De Pontac decise di imbottigliare i suoi vini con il nome dello Chateau ed il luogo di provenienza per commercializzarli a Londra, dove si diffuse rapidamente facendo diventare il territorio bordolese sinonimo di qualità.

Nel 1855 Chateau Haut-Brion è stato uno dei primi quattro vini ad essere inserito nella classificazone ufficiale dei vini di Bordeaux come Premier Cru e l’unico della denominazione  Pessac-Léognan, quindi fuori dal Medoc.

Nel 1935 la tenuta diventò di proprietà di Clarence Dillon ed oggi vanta oltre 50 ettari di vigneti, dove la selezione delle uve viene ancora fatta a mano.

Chateau Haut Brion 1999

La degustazione

Nel calice verso questo vino che porta con sé una storia di oltre 500 anni, dal cuore rosso rubino intenso, con sfumature granate e riflessi aranciati, è traboccante di luminosità… un balzo improvviso nel passato, la Galerie des Glaces… la luce abbagliante che dalle enormi finestre si riflette negli specchi, il marmo rosso, i capitelli in bronzo… tutto questo è Chateau Haut-Brion 1999.

Continuo a passeggiare nella Galleria, la mia immagine con il calice in mano riflessa negli enormi specchi, proprio come quella del Re Sole, incarna perfettamente la potenza di questo vino.

Al naso, grande complessità, come queste stanze ricche di arte decorativa, fatta di nicchie che accolgono antiche statue, trofei, leggiadre figure femminili in legno dorato che reggono  cornucopie e candelabri.

I profumi che arrivano dal nostro vino sono nitidi e ben distinti. La prima ad arrivare è una nota elegante di rosa rossa appassita, seguita da una confettura di amarene, ribes nero, lamponi e mirtilli, del peperone e una foglia di pomodoro delicata ma presente.

Una calda nota di ciliegia sotto spirito perfettamente amalgamata nel cioccolato fondente, tabacco, liquirizia e una chiusura  balsamica.

Al palato è avvolgente ed elegante, con un tannino presente ma ben  levigato… quasi vellutato, una struttura ben definita ed un sorso pieno, lungo e incredibilmente persistente esattamente come il ricordo di quel pomeriggio a Versailles.

Un vino dalla personalità aristocratica in cui troviamo un trionfo di raffinatezza, complessità ed equilibrio.

Chateau Haut-Brion è un vino regale!

Voto: 94/100

Emiliano Penco