“Siamo quello che possiamo ancora diventare”. Sembrano tutti titoli di romanzi. Solo riflessioni dei proprietari dell’Azienda agricola biodinamica Al di là del Fiume.

Ci troviamo a Marzabotto nella Denominazione Colli Bolognesi, quella con il marchio inconfondibile dell’Asso di Coppe. Al di là del fiume Setta, affluente di destra del più noto fiume Reno.

Il racconto di Danila

“Al di là del Fiume nasce sulla terra martoriata di Marzabotto nel Parco Storico di Monte Sole. Un luogo dove la storia ha lasciato segni profondi e un silenzioso monito a non dimenticare”. Così Danila Mongardi ha presentato la propria azienda dietro il tavolo durante l’edizione 2023 di Summa nel mese di Aprile.

“Un insegnamento importante e sano è venuto dalla nostra storia, difficile, complessa. La crescita del nostro progetto e di noi stessi è in continuo movimento e ci ha permesso, ogni giorno, di coltivare la terra, le stelle, i sogni ed il cielo per migliorare la fertilità della terra ed il benessere di chi la abita! E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, dovunque spingano la barca. Solo se partiamo dalle nostre radici troveremo la forza per volare”.

Ho ascoltato con attenzione, in silenzio, cercando di immaginare i vigneti, i boschi, il fiume.

E dalle prime parole di Danila è stato semplice collegare il tutto alla scelta di essere parte di un tutto vivente terrestre cosmico e per questo corresponsabile. La scelta di chi vuole portare nella pratica ideali, moralità e fraternità. La scelta della conduzione in biodinamica.

Cantina Al di là del Fiume

Si può essere d’accordo o no ma quando sei al cospetto di qualcuno “credente” non puoi che assecondarlo e cercare di capire le scelte fatte.

“Ripristinare i vitigni autoctoni del territorio. L’Albana il vino della quotidianità bevuto secco a pranzo nelle pause del lavoro in campagna; la Barbera che era il vino della domenica e del pranzo del giorno di festa dopo la Santa Messa. Abbiamo poi di anno di anno aggiunto gli alberi da frutto antichi, l’orto, le erbe officinali, i grani antichi e altre varietà autoctone dell’appennino come il Montuni, il Pignoletto e la Lionza”.

Il calore della Terra ad indicare l’attività agricola ed in particolare la vitivinicola.

L’infinito del Cielo ad indicare l’ospitalità.

Cantina Al di là del fiume

Difficilmente parlo di agriturismo, accoglienza e/o attività ricettive. In questo caso non posso fare a meno di riportare il pensiero che muove il loro offrire accoglienza.

“Tra il verde degli Appennini e l’azzurro del cielo si trova un bel casolare del 1800 affacciato sulla valle del Fiume Reno e circondato da un ampio parco esterno. Qui l’ospitalità rurale creativa, la voglia di “camminare” con noi e credere nell’importanza delle scelte consapevoli, nel valore della comunità, il bisogno di coltivare anche la propria interiorità più profonda e la propria spiritualità. Ci proponiamo come centro di ritrovo e di scambio per tutti i sognatori e i viaggiatori solitari che hanno voglia di condividere, creare, proporre”.

Cantina Al di là del fiume. Vini assaggiati

La degustazione

Non mi sono dimenticato gli assaggi dei vini. Anzi ecco le mie considerazioni dopo essermi liberato dai sogni:

– Zirudèla. Uvaggio di Albana 80%, Grechetto gentile e Montuni: la caratteristica di questo vino vinificato in modo naturale con lieviti autoctoni. Le uve sono fermentate a grappolo intero con macerazione carbonica. Affinamento in bottiglia per tre mesi. La particolarità della lavorazione sta nella macerazione a grappolo intero, in acciaio, dell’albana il principale vitigno di questo vino. È una antica tecnica che consente, attraverso la fermentazione alcolica, di far sviluppare ai lieviti naturali del vino una notevole florealità dei profumi; l’apporto tannico del raspo del grappolo intero esalta l’acidità e la croccantezza. Ottimo, voto 87/100;

– Fricandò 2021. Uva 100% Albana proveniente da coltivazione biodinamica e vinificato in modo naturale con lieviti autoctoni. Le uve sono fermentate e macerate con le bucce per alcuni mesi nelle anfore di terracotta italiane. AFFINAMENTO 3 mesi bottiglia. Per queste peculiarità abbiamo pensato di vinificare queste uve con una macerazione con le bucce di durata variabile, da due settimana a tre mesi circa dentro ad Anfore di terracotta toscana per poter avere una complessità che questo vitigno si merita. Il risultato è un vino dal colore ambrato, sentori di frutta autunnale matura come diospiro, mele, nespole e profumi agrumati. In bocca la sapidità accompagna un buon contenuto tannico che da al vino una buona sensazione di piacevolezza. Il 2015 è stata un’annata calda che ha permesso all’albana una maturità di frutto che incontriamo solo nelle grandi annate. Ottimo, voto89/100;

– Saramat 2021. Barbera 100%, MACERAZIONE 20 giorni in acciaio. AFFINAMENTO 8 mesi bottiglia. Siamo al limite ovest del grande areale di coltivazione storico della barbera che parte dal nord del Piemonte e termina appunto nelle colline di Marzabotto passando tutti gli Appennini settentrionali. Un vino che riesce ad interpretare con decisione il territorio caratterizzato da terreni forti, drenanti e collinari. Il colore è violaceo profondo, i sentori di frutta rossa selvatica come il ribes, il melegrano e queste note molto vinose, delineano i caratteri inconfondibili di questo vino. La buccia spessa e carnosa delle uve permette ai tannini di essere presenti in grande quantità.

Il risultato è un vino che combina il carattere fiero della barbera con la delicatezza ottenuta da una vinificazione soffice durata circa 20 giorni, realizzata solo con follature manuali. Vinificato in acciaio senza aggiunta né di lieviti né di altre sostanze estranee al vino. Piccola aggiunta di solforosa all’imbottigliamento che ne garantisce una corretta conservabilità senza incidere minimamente nella salubrità del vino. Affinamento in bottiglia di circa 3 mesi. Ottimo, voto 88/100:

Cantina Al di là del fiume. Dagamò

– Dagamò.  Uva 100% Barbera proveniente da coltivazione Biodinamica e vinificato in modo naturale con lieviti autoctoni. Le uve sono fermentate e macerate con le bucce per alcuni mesi nelle anfore di terracotta italiana. MACERAZIONE 5 mesi in anfora di terracotta. AFFINAMENTO 8 mesi bottiglia. In questo vino cerchiamo di far esprimere tutta il potenziale della Barbera. Usiamo anfore di terracotta toscana di circa 8 hl nelle quali lasciamo macerare la Barbera con le sue bucce circa 3-4 mesi in più dopo la fermentazione. L’azione della lunga macerazione, e dell’anfora conferiscono al vino un carattere di grande eleganza, mineralità e longevità.

Con questa tecnica assecondiamo nel modo più naturale possibile l’evoluzione dell’uva in vino rispettando la varietà, il territorio e il lavoro dell’uomo. La barbera ha trovato nel 2015 la possibilità di una concentrazione notevole che, abbinata alla freschezza delle nostre argille e del clima appenninico, dà a questo vino un importante potenziale di concentrazione. Tutti i vini sono Vinificati in anfora e acciaio senza aggiunta né di lieviti né di altre sostanze estranee al vino. Piccola aggiunta di solforosa all’imbottigliamento che ne garantisce una corretta conservabilità senza incidere minimamente nella salubrità del vino. Affinamento in bottiglia di circa 3 mesi. Eccellente, voto 90/100.

“Siamo intreccio di sogni, passione, creatività e promuoviamo giochi di colore con l’arte, racconti di cantastorie, musica e momenti dedicati alla spiritualità, all’ascolto silenzioso delle proprie vibrazioni e della propria anima per ritrovare un equilibrio, per ritrovarsi e riabbracciarsi all’insegna della rigenerazione, della spiritualità, della pace e della bellezza”. Al di là del Fiume, Il calore della terra, l’infinito del cielo. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 2 aprile 2023

Al di là del Fiume
Via S. Martino 10
Località Ca di Cò, Marzabotto (BO)
Tel. 348 0153838

danila@aldiladelfiume.it

www.aldiladelfiume.it