Assaggi al Domaine de La Begude

Quando parli della Provenza inevitabilmente citi la lavanda, i borghi collinari, i mercatini dell’antiquariato, la Costa Azzurra e il Vin rosé. Dimenticando di dire che la viticoltura provenzale è fatta anche di vini bianchi e rossi  da vitigni come Rolle, Ugni Blanc, Grenache Blanc, Clairette, Bourboulenc, Grenache Noir, Carignan, Cinsault, Syrah, Aramon, Alicante Bouchet e in particolare da Mourvèdre. E forse ne dimentico qualcuno.

Recentemente, nel mio calpestare le vigne di tutto il mondo, sono tornato per l’ennesima volta nella Provenza vitivinicola alla scoperta dell’aspetto “bianco e rosso” di questa “isola enoica”.

La Provenza del Vino

Non tutti sanno che dal 2016 la Provenza fa parte di un più ampio territorio regionale che comprende anche parte delle Alpi, parte della Bouche du Rhône e piccola parte della Côte meridionale du Rhône e il Capoluogo Regionale è stato spostato a Marsiglia.

Se dal lato amministrativo oggi parliamo di Regione “Provenza-Alpi-Costa Azzurra”, le tradizioni viticole ci portano a quell’area che da oltre 2600 anni è la Provenza del Vino.

E i nostri punti di riferimento rimarranno ancora le 8 (otto) AOC (Appelation d’Origine Contrôlée):

Coteaux d’Aix-en-Prvence, Palette, Cassis, Coteaux de Pierrevert, Coteaux Varois, Bellet, Côtes de Provence e il mitico Bandol, ritenuto il territorio maggiormente vocato per la produzione dei Rosé.

Nei primi giorni di Luglio, nel programmato tour in Provenza, dove un ripasso rosé è pur sempre gradito, benvoluto, necessario, ho rivolto le mie attenzioni ai bianchi e rossi di due precise AOC, Coteaux Varois e Bandol, così come suggerito da Hugh JOHNSON nel suo celeberrimo Atlante Mondiale dei Vini: “I migliori vini della Provence non sono i rosati ma i rossi e bianchi”. Così “tuonò” (e scrisse) il Vate.

Coteaux Varois

Route de vins de Provence

“Il fresco enclave in pietra calcarea Coteaux Varois è riparato dall’influenza marittima del Massif de la Ste-Beaume permettendo una tardiva vendemmia rispetto ai produttori della costa” (Atlante mondiale del vino). Uno degli elementi che mi ha portato a Brignoles, nel centro dell’Appelation.

Quattro i Domaines e Chateaux scelti per i “miei studi”: Domaine Saint-Croix, Domaine Clos d’Alari, Domaine Gavaisson e Chateax Saint-Roux.

– Il primo nei pressi di Brignoles, la scoperta della parte centrale dell’Appelation con rossi e bianchi strutturati dovuti da una maturità tardiva che apporta finezza ed eleganza;

– il secondo nei pressi di Saint-Antonin-du-Var, i bianchi e rossi di collina, a 300mt di altitudine;

– il terzo, sempre a Saint-Antonin-du-Var, solo bianchi da Rolle (Vermentino provenzale e Semillon). Gavaisson come “terra promessa” intesa come “arrivo nell’elaborazione dei Vini Bianchi e fare di questa piccolissima enclave, l’anima bianca della Provenza;

– il quarto a Le Cannet-des-Maures, nella parte est dell’Appelation, un nuovo entusiasmante concetto e un cambiamento di scenario nel cuore della natura.

Esperienze gustative che espliciterò in articoli specifici.

Bandol. Domaine de La Begude

Bandol

La patria del vitigno Mourvèdre dove regna sovrano. I suoi rosé e i rossi stanno diventando sempre più sofisticati. Nomi altisonanti si trovano in questa pur piccola enclave soffocata dalla più ampia Côte de Provence. Domain’Ott, Chateau de Pibarnon, Château Pradeaux e Domaine Tempier. Quest’ultimo mia vecchia conoscenza e luogo di grandi assaggi.

Domaine de La Begude

In questo viaggio provenzale ho voluto conoscere la parte Nord-Ovest del Bandol, quella al limite dell’appelation: Domaine de La Begude, situata a 410 mt di altitudine dominante l’intero territorio del Bandol circondato da boschi che lo isolano e conferiscono ai suoi “grandi rossi” uno stile unico, pieno d’aromi. Domaine de La Begude, un museo a cielo aperto, conservatorio alla gloria del Mourvèdre. Chapeau!

Lo storico romano Pompeius Trogus (I sec a.C.), aveva ragione a ricordare e riportare nei suoi scritti l’esclamazioni dei legionari alla vista degli allora vigneti della Provenza.

Urano Cupisti

Tour effettuato a luglio 2023