Il re del Lambrusco arriva da Livorno. Al secondo posto Giuseppe Meschiari (Modena), al terzo Iacopo Tonelli (Firenze)
E’ un toscano il re del Lambrusco. Massimo Tortora da Livorno si è aggiudicato domenica 14 giugno il primo Master del Lambrusco, concorso riservato ai sommelier di Ais, tenutosi a Quatto Castella (RE), nel cuore dei territori emiliani dove massima è la produzione delle ‘bollicine rosse’. Dietro di lui a un’incollatura il primo dei concorrenti di ‘casa’ il sommelier Giuseppe Meschiari patron della Taverna Napoleone Castelnuovo Rangone (Modena). Terzo classificato Iacopo Tonelli da Firenze, un altro rappresentate della folta e agguerrita schiera dei sommelier toscani saliti in Emilia per contendere il titolo ai padroni di casa.
Organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Emilia il Concorso ha raccolto 28 concorrenti un po’ da tutta Italia e una giuria d’eccezione a cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente nazionale Ais Antonello Maietta, il presidente regionale dell’Emilia Annalisa Barison, il responsabile nazionale dei concorsi Ais il toscano Cristiano Cini, il sommelier delegato di Reggio Emilia Gaetano Palombella, rappresentanti dei Consorzi di produzione del Lambrusco e della stampa specializzata. Splendida la sede del concorso, il Castello di Bianello, che ha aperto le sue porte al Concorso e a un banco d’assaggio a disposizione del pubblico, nell’ambito delle celebrazioni del 900° anniversario di Matilde di Canossa di cui il castello è stato una delle dimore insieme ai vicini manieri di Rosselle e Canossa.
Veterano dei concorsi, lo scorso maggio infatti ha trionfato nel Master del Nebbiolo in Piemonte, Massimo Tortora, titolare a Livorno dell’enoteca, ‘La Cantina di Massimo’, è salito sul podio più alto grazie a un’ottima prova scritta che lo ha proiettato tra i tre finalisti e a una perfetta gestione della fase finale che ha consistito in prove di degustazione, accoglienza, cultura e conoscenza dei vini e dei territori del Lambrusco, condotta dal sommelier davanti alla giuria con autorevolezza e capacità comunicativa.
A Tortora è andata una Borsa di studio di 1500 euro e soprattutto il prestigio di essere il numero uno del Lambrusco a livello nazionale. Non solo: il vincitore ha la possibilità di presentare una ricerca studio sul Lambrusco che sarà pubblicata sulla rivista ufficiale di Ais nazionale. Al modenese Giuseppe Meschiari, secondo classificato, e al terzo Iacopo Tonelli di Firenze, due borse di studio del valore di 300 euro.