Con un balzo del 21,5% è record storico per le esportazioni alimentari Made in Italy nel 2022 anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici stanno colpendo i consumi a livello globale.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo trimestre del 2022. Le esportazioni alimentari nazionali sono in aumento sul record annuale di 52 miliardi fatto registrare nel 2021 con la Germania che è il principale mercato di sbocco in aumento nel trimestre dell’12,4% mentre – sottolinea la Coldiretti – gli Stati Uniti si classificano al secondo posto con una crescita del 21,5% e la Francia chiude il podio con +19,5%.

Un vero boom – precisa la Coldiretti – si è verificato nel Regno Unito con un +32,5% nonostante la Brexit ma pesa il crollo del 25,1% in Cina ma anche quello in Russia che con l’avvio della guerra e le sanzioni nel mese di marzo fa registrare un crollo del 41,2% rispetto al mese precedente.

A trainare la crescita del Made in Italy nel mondo – sostiene la Coldiretti – ci sono prodotti base come il vino che guida la classifica dei prodotti Made in Italy più esportati seguito dall’ortofrutta fresca.

A preoccupare – conclude la Coldiretti – sono gli effetti diretti ed indiretti della guerra con la chiusura dei mercati nei Paesi più direttamente coinvolti come la Russia dove sono scattate sanzioni che colpiscono le esportazioni di alcune specialità oltre il valore di 300 euro come tartufi, vini top e caviale che si aggiungono però alle difficoltà all’export per i pagamenti.

Fonte Coldiretti