Questa è una delle domande a cui ha risposto la Sommelier Wine Box, Startup nata nel 2018 formata da giovanissimi esperti nel settore marketing e comunicazione aziendale che hanno messo a servizio dei vignaioli italiani di nicchia, le loro conoscenze all’avanguardia al fine di dare visibilità, diffondere e raccontare i loro prodotti ma soprattuto la qualità di questi.

Si crea così un Wine club dove ogni membro è a sostegno dell’altro, ma anche molto di più: la Sommelier Wine Box da tre anni, raccoglie e analizza dati, dal proprio database di clienti con lobiettivo di disegnare una offerta sempre in linea con le esigenze e i desideri degli appassionati di vino.

Ecco che particolarmente interessante è stato uno dei loro ultimi report su “Come lo scoppio della pandemia ha influenzato il consumo di vino in Italia”.

Il report

Alla domanda si beve di più durante la pandemia, voi come rispondereste? Se avete risposto in modo affermativo avete indovinato.

Ebbene sì, lo studio condotto su un campione di 700 persone, suddiviso in 5 fasce di età: under 25, fra i 25 e i 34 anni, fra i 35 e i 44 anni, fra i 45 e i 54 e gli over 55, ha indagato come il confinamento forzato ha trasformato in maniera significativa quantità, frequenza e occasioni di acquisto e di consumo del vino in Italia.

Lo studio è completo e dettagliato, può essere letto in www.sommelierwinebox.com/wine-club-magazine-vino, qua riportiamo i dati principali:

Il consumo di vino è aumentato per il 48% dei rispondenti, contro un 11% che ha dichiarato di bere meno rispetto a prima.

Sommelier Wine Box

Ovviamente anche i luoghi di consumo sono cambiati: per chi pre-lockdown consumava vino soprattutto in bar e in ristoranti, durante il lockdown ha iniziato a consumare molto vino soprattutto a cena.Una differenza è riscontrabile nel fatto che chi beveva al bar è stato più propenso nell’iniziare a bere anche a pranzo e da solo.

È aumentato l’utilizzo del canale online per l’acquisto di vino?

Qui una riposta affermativa è scontata, ma tali percentuali altissime meritano di essere evidenziate. Si pensi che una persona su due, in percentuali uguali tra donne e uomini, ha registrato modifiche nei comportamenti di acquisto, o perché ha iniziato ad acquistare online o perché ha incrementato il proprio volume di acquisto.

Quali canali online vengono preferiti per l’acquisto di vino?

È evidente una preferenza per il canale delle-commerce e dei wine club online, che viene utilizzato in media nel 46,8% dei casi. Pochi infatti sono quelli che aggiungono del vino al loro carrello della spesa online. Come mai? Beh forse perché ci è stato tramandato che Vinum Vita Est, questo è considerato un bene di consumo diverso dal normale alimento, e molti preferiscono comprarlo in siti specializzati, ben forniti e gestiti da esperti.

Il vino si riconferma quindi un elemento che non può mancare sulle tavole italiane, che sia un momento di condivisione oppure un momento meditativo: “la digitalizzazione può sicuramente aiutare gli addetti del settore a favorire la nascita di nuovi punti di incontro per gli appassionati e di prodotti personalizzati ed esperienziali” affermano Luca e Sara Menato, founder di Sommelier Wine Box. (a.ro.)