Cosa succede se mettiamo a confronto un pasto tipico della dieta mediterranea con un cheeseburger e patatine fritte del fast-food?

E se i due menù li accompagniamo con due bicchieri di vino rosso di qualità? Quanto ha contribuito la dieta mediterranea a rafforzare culture, tradizioni e stili di vita e come ne ha promosso la circolazione? Queste ed altre domande hanno trovato risposta nell’ambito del convegno interdisciplinare di studi Eat Mediterrean, Make the Difference, in programma a Roma il 24 giugno 2014 presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro (Salone dei Piceni).

Organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Croazia in vista dell’Expo 2015, il Convegno è stato occasione per fare il punto sul tema della dieta mediterranea in stretta correlazione con il programma di EXPO2015. Ad offrire il loro punto di vista sono stati alcuni tra i maggiori esperti del settore nell’ambito della ricerca universitaria, della gastronomia, dell’editoria e della divulgazione massmediatica.

Un approccio a tutto tondo scelto per offrire prospettive differenti e dialoganti: la dieta mediterranea come modello alimentare con le sue numerose implicazioni medico-scientifiche emerse in anni di studi; come modello culturale capace di rafforzarsi attraverso antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione; come aggregatore di popoli e Paesi attraverso la condivisione di saperi e sapori; come modello alimentare sostenibile ed ecocompatibile.

Articolato in dibattiti scientifici, proiezioni, tavole rotonde e show-cooking, l’evento è patrocinato dal Ministero della Cultura e dall’Ente Nazionale per il Turismo della Repubblica Croata, dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, il Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltreché da EXPO2015, Roma Capitale e Provincia di Roma.