Ne sentirete parlare. Un’avventura di nome Sorentberg

Prendo a prestito il titolo di un film del 1994 senza alcun riferimento alla trama ne ai personaggi ma solo come giustificazione capace di creare la dovuta attenzione intorno a due giovani vignerons, uno tedesco e l’altro altoatesino, uniti da un comune proponimento: produrre vino da vitigno riesling nella zona vocata della Mosella in quella parte dove la coltivazione viene definita “eroica”. Non solo. Recuperare vecchie viti in una vigna abbandonata e rendere nuovamente produttivi terreni in disuso.

Progetto alimentato da un sogno: Vignerons di Riesling in Mosella.

“Dottor Cupisti la voglio mettere a conoscenza di un grande progetto che mi vede coinvolto nel recupero di alcune vigne di Riesling in Mosella”. È Ivan Giovanett il giovane enologo dell’Azienda di famiglia Castelfeder a Cortina sulla Strada del Vino in Alto Adige che parla.

Lo incontrai a Food&Wine di Milano nel gennaio del 2013.

Foto dei terreni, delle vigne dismesse, dei lavori già in stato d’avanzamento e dei progetti futuri. E la foto di Tobias Treis, il suo compagno d’avventura, originario di quel paesino, Reil, sperduto nelle anse della Mosella tra Treviri e Coblenza, sul 50° parallelo. Furono foto incredibilmente incredibili che mi affascinarono.

Successivamente ho incontrato ancora Ivan in diverse Manifestazioni vinicole e l’argomento sempre e comunque quell’avventura nella Mosella.

“Vede Dottor Cupisti (tutte le volte educatissimo il giovane Ivan) ho capito che l’impossibile non esiste, lo si deve provare per ottenere il possibile”. È vero, è solo una frase, una citazione ma quanto mai reale, veritiera in questo specifico caso.

“Se non si parla dei terreni non si riesce a capire il nostro entusiasmo”.

Posizione a sud in località Sorentberg vicino al Castello di Arras. Totali 10 ettari di cui 6 a vigna (nel 2012 solo 2,5 ettari di Riesling vecchie vigne) con una pendenza approssimativa dell’80%. Numeri che fanno capire quanto lavoro ci sia da fare nel futuro.

E quella ardesia rossa che fa e farà la differenza, il vanto della scoperta e del sogno di Ivan e Tobias.

“Quel suolo di roccia d’ardesia rossa che permette d’assorbire il calore dei raggi riflessi dalle acque del fiume Mosella e di regolarne le temperature durante la notte. Il sottile strato che ricopre le rocce costringe le radici delle viti a cercare il proprio nutrimento in profondità conferendo ai vini una forte e caratteristica nota minerale.” Il segreto di Sorentberg.

Incontro nuovamente i due transfrontalieri (così amano definirsi) durante il recente Merano Wine Festival, orgogliosi della loro prima produzione da quel vigneto recuperato.

Riesling Rotschiefer 2013. Riesling 100% Paglierino lucente, naso su toni fruttati a polpa bianca con note aromatiche. Al palato una buona freschezza e sapidità con finale appagante. Lungo futuro a questo Riesling.

Riesling “von 1000 Alten Reben” 2014. Riesling 100% da vecchie vigne. L’incredibile Riesling di Ivan e Tobias. Bouquet floreale che avvolge un fruttato agrumato tendente alla evoluzione di questo vitigno. Palato migliore del naso, ben bilanciato già aristocratico con un sussulto minerale premonitore dei futuri idrocarburi che lo renderanno importante, di rilievo.

Il vino è un oggetto speciale, la ricerca dell’eternità, attraverso scelte e genialità. Diceva Jean-Pierre Changeux: la Scienza non s’identifica con la ragione, né l’arte con il piacere; ma non c’è scienza senza piacere né arte senza ragione. Ivan e Tobias, attenti a NOI DUE: ci siamo e ne sentirete parlare!

Urano Cupisti