Podere Alberese: i proprietari

C’è sempre un amico, durante le manifestazioni ed eventi, che ti vuole dare “la dritta migliore”, quella dello “scoop” del secolo. Poi ci sono gli amici, quelli veri, con i quali basta un cenno, uno sguardo ammiccante un banco, meglio dire occhiata direzionale, per non perderti un assaggio particolare, una emozione.

Così è stato durante Chianti Lovers, nel febbraio scorso a Firenze, da parte di un amico fidato che, indicandomi un’azienda precisa, proprio con un’occhiata, di fatto mi ha mandato a scoprire una realtà di piccole dimensioni, di quelle in cui i proprietari sono anche i vignaioli, che affascinano dai racconti, storie, passioni che poi ritroviamo nei “sorsi”.

Così è successo con Podere Alberese, microterroir di AscianoComune della provincia di Siena nel cuore delle Crete senesi.

Biancane e calanchi formano il suggestivo paesaggio dalle caratteristiche lunari: il Deserto di Accona. Ma anche vigneti e oliveti di particolare bellezza che “vivono” in uno specifico miniterroir che rappresenta la guida per capire i prodotti oleovitivinicoli.

Lucia Bozzano, la vignaiola proprietaria del Podere Alberese, è una milanese (precisamente di Monza) laureata in enologia  a Milano, dietro la guida del Prof. Attilio Scienza.

Mi ha accolto al Banco con quel savoir-faire tipico di chi ricopre in azienda il ruolo amministrativo e commerciale.

“Conosce già la nostra azienda?”

Il Podere Alberese

Ho dovuto dire la verità: “No mi ha consigliato un amico a venire ad assaggiare i vostri vini e capire la realtà da cui nascono”.

“Ci troviamo ad Asciano, pochi chilometri a sud di Siena ecc…ecc… – Già sapevo ma non l’ho interrotta, ripassando con lei  quel microterroir già accennato – La nostra produzione conta un pregiato Olio Extravergine di Oliva Biologico IGP Toscano, blend delle quattro varietà Frantoio, Leccino, Moraiolo e Pendolino e tre vini: Chianti Riserva DOCG, Chianti DOCG e IGT Toscana Bianco”.

Proprio dei vini volevo parlare. “Con il passare degli anni, siamo passati dall’iniziale superficie vitata di 3 ettari agli attuali 8,5. Solo una piccola parte è di recente impianto, mentre quasi 7 ettari risalgono agli anni Settanta. Le varietà presenti sono quelle tipiche del Chianti: Sangiovese in particolare, oltre a una piccola percentuale di Canaiolo.

Come si usava all’epoca dell’impianto, sparsi nei vigneti di Chianti si trovano alcuni ceppi o interi filari di Trebbiano, che ora destiniamo alla produzione di una piccola quantità di vino bianco”.

Sono già a conoscenza della vostra scelta filosofica di un’agricoltura biologica. Ma mi parli della “gallina vecchia che fa buon brodo”.

È in riferimento al recupero di vecchi vigneti, Il lavoro più oneroso che ci siamo trovati a fare nei primi anni di attività”. O meglio riportare ad una nuova vita vigneti di oltre quarant’anni fiaccati da potature fantasiose e lavorazioni del terreno portate avanti dai precedenti proprietari.

“Il reimpianto di viti malate o morte, la sostituzione di pali e fili mancanti, l’impostazione di una forma di potatura omogenea e soprattutto ottimale, le oculate lavorazioni autunnali al terreno, solo a filari alternati, stanno pian piano ridando a questi vigneti la possibilità di esprimere il loro enorme potenziale, conferendo al vino un equilibrio che solo le vigne vecchie sanno dare”.

Adesso, incuriosito dal racconto della gallina vecchia che fa buon brodo, ero pronto per gli assaggi, con la consapevolezza di poter capire i vini e il loro microterroir.

Gli assaggi

Chianti Docg “A Vento e Sole” 2018 Anteprima

Note aziendali: Affinato esclusivamente in acciaio, è dotato di grande bevibilità e si presta all’abbinamento con ogni tipo di pietanza e in ogni occasione. Uvaggio: Sangiovese Grosso 90% – Fogliatonda 10%.

Zona di produzione: San Giacinto e Podere Alberese – Asciano (SI). Suolo tufaceo prevalentemente argilloso, ad un’altitudine di 400 metri. Sistema di allevamento cordone speronato. Fermentazione spontanea, senza inoculo di lieviti. Macerazione delle bucce di dieci giorni, per limitare l’estrazione di tannini, privilegiando gli aromi primari dell’uva.  L’affinamento avviene in acciaio e bottiglia, mantenendo inalterata la freschezza aromatica del vino.

Le mie considerazioni: Mancante dell’affinamento, campione di botte. Il Chianti di una volta, semplice, diretto, pulito. Buono, il voto non avrebbe senso.

Chianti Docg “A Vento e Sole” 2015

Le mie considerazioni: Sarà stata la vendemmia che ha aiutato a nascere questo vino sotto il segno dell’Ottimo. Bagaglio olfattivo articolato che ricorda il naso del Chianti “genuino”. Conferma al palato con la sua trama tannica incisiva accompagnata da una sapida persistenza. Ottimo, voto 88/100.

Chianti Docg Riserva “Podere Alberese” 2012

Note aziendali: Una Riserva dal profilo classico e tradizionale prodotta da vigne di oltre 40 anni di età, che viene invecchiata per 24 mesi in tonneaux di rovere francese e botte grande di rovere di Slavonia. Affinamento di almeno 3 anni in bottiglia. Uvaggio: Sangiovese Grosso 90% -Canaiolo 10%.

Zona di produzione: Villa dei Boschi – Rapolano Terme (SI), Collalto -Trequanda (SI). Suoli tufacei, sabbiosi tendenti all’argilloso, ad un’altitudine di 450 metri. Fermentazione spontanea con lieviti autoctoni. Per 24 mesi il vino viene affinato in tonneaux di rovere Allier da 500 litri di primo e terzo passaggio oltre a una botte da 17 hl, e per tre anni in bottiglia.

Le mie considerazioni. Di grande consistenza, il naso trabocca di profumi. Palato caratterizzato da un ottimo estratto. Complesso il finale che riporta ai toni olfattivi. Eccellente, voto 90/100

Scoperta felice questo Podere Alberese. Quando si dice che la passione può ogni cosa. Rigore nello stile, accurata selezione. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Podere Alberese

Località Casabianca – 53041 Asciano (SI)

Tel.: +39.0577.705089

info@poderealberese.it

www.poderealberese.it