I vigneti di Jermann nel Collio

I vini di Jermann entrano nella galassia di Marchesi Antinori. L’accordo è stato raggiunto per garantire la continuità post ricambio generazionale dell’azienda goriziana famosa per i suoi vini bianchi ed è il risultato di un rapporto anche personale tra due protagonisti: Piero Antinori e Silvio Jermann.

Antinori ha acquisito la maggioranza del capitale e i termini economici dell’accordo non sono stati resi noti. Nel 2019, Jermann aveva totalizzato 14,8 milioni di ricavi con oltre il 44% di ebitda su fatturato.

Alcune Tenute Antinori

“Due nomi che hanno segnato una traccia profonda nella storia del vino italiano. Innovatori, visionari, alla ricerca continua dell’eccellenza”, si legge nella nota di Jermann. L’azienda di Dolegna del Collio (Gorizia) ha origini antiche: è stata fondata nel 1881 da Anton Jermann, ma a farla crescere è stato Angelo Jermann, padre di Silvio e scomparso nel 2018.

L’ingresso di Silvio risale agli anni Settanta, e a lui si deve il lancio del vino più iconico, Vintage Tunina, blend di Sauvignon, Chardonnay, Ribolla gialla e Malvasia. Oggi Jermann dispone di due cantine, a Farra di Isonzo e Dolegna del Collio, e di 170 ettari di vigneto.

“La collaborazione con Antinori è un nuovo inizio, una decisione presa per affrontare meglio i tempi che viviamo, nel segno della tradizione famigliare”, ha affermato Silvio Jermann. “Condividiamo con Silvio gli stessi valori di rispetto per la tradizione famigliare, passione per le sfide, rispetto per la terra. Il nostro desiderio è quello di garantire sviluppo e continuità in piena collaborazione con Silvio e con quanto ha fatto in questi 40 anni”, gli ha fatto eco Piero Antinori.

Antinori arriva così a quota tre in nord Italia, aggiungendo la presenza nel Collio a quella nelle Langhe, dove opera con Prunotto, e nella Franciacorta, dove dispone della Tenuta Montenisa.