Sebastiano Cossia Castiglioni - Querciabella

L’azienda Querciabella annuncia il piano di recupero dell’ “ecomostro” di Greve in Chianti. Sabato 4 maggio, con il primo colpo di ruspa, inizia il percorso in accordo con l’amministrazione comunale di Greve, che riporterà a nuova vita una delle ferite ambientali più vistose del territorio chiantigiano, creando nuovi spazi aziendali per il territorio e per la città di Greve.

È rimasto silente e scheletrico per oltre 10 anni, quello che tutti chiamano l’ “ecomostro” di Greve in Chianti, con la sua presenza un po’ spettrale sulla via Chiantigiana, all’ingresso di uno dei territori – quello del Chianti Classico – più amati al mondo.

Da sabato 4 maggio, con il primo colpo di ruspa alla struttura esistente, partirà ufficialmente il percorso di recupero che riporterà a nuova vita una delle ferite ambientali più vistose del territorio chiantigiano. Con l’intervento di Querciabella – da sempre testimone e portatrice di un’attenzione all’avanguardia nella tutela del territorio grazie alla visione del suo proprietario e presidente onorario Sebastiano Cossìa Castiglioni – quel complesso rinascerà con un radicale intervento architettonico e paesaggistico per creare, oltre a spazi e nuove funzioni aziendali, anche aree destinate alla fruizione pubblica e alla didattica ambientale.

Un’operazione che coinvolge i quasi 7.000 mq. di superficie del complesso – acquisito con un’asta pubblica nel novembre 2018 – che prevede il loro completo abbattimento e la loro riconversione in aree dedicate alla logistica, allo stoccaggio e allo smistamento dei vini prodotti da Querciabella. Non una nuova cantina ma, piuttosto, un locus novus per l’intera comunità.

Nello spirito del progetto, curato dallo Studio Mori Associati dell’architetto Spartaco Mori, la sostenibilità energetica e ambientale della nuova struttura sono fermamente al centro, con più dell’80% di energia autoprodotta attraverso fonti rinnovabili.

Una volta concluso l’intervento, programmato per la vendemmia del 2021, l’intero complesso – che prevede anche la creazione di un vigneto didattico sperimentale e di un’area verde pubblica – sarà collegato attraverso il Parco Oriana Fallaci al centro di Greve, diventando così un unicum pedonabile tra il nucleo storico e quella che diverrà a tutti gli effetti la nuova “Porta del Chianti”.

Su Querciabella

L’azienda agricola Querciabella si sviluppa su circa 100 ettari di cui 70 “appoggiati” sui declivi orientali della Valle della Greve, a ridosso del villaggio di Ruffoli e delle pendici del Monte San Michele, nel comune di Greve in Chianti; 30 ettari nel comune di Alberese in Maremma. Creata nel 1974 dall’imprenditore Giuseppe Castiglioni – con il sogno di portare la storia e la cultura enologiche chiantigiane a livelli internazionali, attraverso un’ azienda modello di innovazione – dal 1988 è sotto la guida dell’attuale titolare Sebastiano Cossia Castiglioni ed è stata convertita al biologico, facendola diventare l’azienda di riferimento nel settore.

Negli anni 2000, seguendo la sensibilità del suo titolare, sono state introdotte le pratiche biodinamiche che le hanno consentito un nuovo passo avanti in termini d’innovazione e di ispirazione per l’interno settore. Vini di culto, pluripremiati dalla critica internazionale, le bottiglie di Querciabella sono presenti in 54 paesi nel mondo e rappresentano uno dei vertici indiscussi dell’enologia italiana.

www.querciabella.com

SOCIETÀ AGRICOLA QUERCIABELLA

Via di Barbiano 17

50022 Greve in Chianti (FI)

Tel (+39) 055 8592 7777

las@querciabella.com