La nota dell’Italian Wine & Food Institute

Il vino italiano è tornato in testa sia nella classifica per quantità che in quella  per valore dei vini esportati negli USA, secondo i dati rilasciati oggi dall’Italian Wine & Food Institute.

 

Si tratta di un  traguardo significativo ha sottolineato il presidente dell’Istituto, Lucio Caputo, in quanto, nei mesi passati, l’Italia aveva perso questa posizione, cedendo il primo posto nelle esportazioni in quantità all’Australia, e stava andando in controtendenza rispetto al positivo andamento complessivo del mercato.

 

Con un aumento del 5,5% in quantità  e del 9,6% in valore l’Italia migliora e consolida ora la sua posizione sul grande mercato americano e distanzia nuovamente i paesi concorrenti, primo fra tutti l’Australia, secondo paese esportatore verso gli USA, che registra una contrazione dell1,1% in quantità bilanciata da un incremento 2,9% in valore.

 

Complessivamente l’Italia è passata dai 583.750 ettolitri, per un valore di $ 281.588.000, del primo trimestre del 2012, ai 615.850 ettolitri, per un valore di $308.574.000, del primo trimestre dell’anno in corso.

 

Un contributo a tale successo è stato dato anche dalla notevole diminuzione delle esportazioni dei vini sfusi  ridottisi del 7,6% in quantità e del 5,8% in valore che conferma l’affermazione dei vini italiani sul mercato statunitense quali vini di qualità.

 

La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è risultata pari al 25% in quantità e al 32,6% in valore mentre quella dell’Australia è risultata rispettivamente del 22,5% in quantità e del 13,3% in valore

 

Complessivamente le importazioni statunitensi, nel primo trimestre dell’anno, sono ammontate a 2.462.640 ettolitri per un valore di $945.703.000 contro i 2.551.720 ettolitri per un valore di $875.160.000 del corrispondente trimestre dell’anno precedente, con una riduzione del 3,5% in quantità ed un incremento dell’ 8,1% in valore

 

Le importazioni dall’Australia sono risultate pari a 553.890 ettolitri, per un valore di $125.968.000 contro 560.160 ettolitri, per un valore di $122.476.000, del corrispondente periodo dell’anno scorso.

 

Le importazioni dal Cile, terzo paese fornitore del mercato USA, sono passate da 471.950 ettolitri, per un valore di $84.731.000, a 471.950 ettolitri, per un valore di $87.343.000,  con un aumento del 3,3% in quantità e del 3,1% in valore.

 

Le importazioni dalla Francia – che sta avendo una notevole ripresa e che, in valore, è divenuto il secondo paese esportatore verso gli USA – sono ammontate a 188.950 ettolitri, per un valore di $173.099.000, contro i 162.480 ettolitri, per un valore di $150.745.000 del corrispondente periodo dello scorso anno, con un aumento di ben il 16,3% in quantità e del 14,8% in valore.

 

Le esportazioni dall’Argentina, sempre secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, sono ammontate a 275.730 ettolitri, per un valore di $72.111.000, contro i 420.490 ettolitri, per un valore di $ 77.040.000, del corrispondente periodo dello scorso anno con una diminuzione del 34,4% in quantità e del 6,4% in valore.

Sempre nello stesso trimestre le importazioni dalla Spagna, sesto paese fornitore del mercato USA, sono ammontate a 109.280 ettolitri, per un valore di $53.221.000, contro i 128.750 ettolitri, per un valore di $47.533.000, del corrispondente periodo dell’anno passato, facendo registrare una contrazione del 15,1% in quantità e un aumento del 12% in valore.