Antichi Poderi Jerzu nasce nel 1950 per volere del medico Josto Miglior. Oggi è il perno dell’economia della città e non solo. Con poco più di 2 mila abitanti, Jerzu, fa parte della più importante sotto-zona produttiva del Cannonau, la Cantina da sola produce oggi più del 30% di tutto il Cannonau della Sardegna.
Per Antichi Poderi Jerzu parlare di sostenibilità non significa solo attuare una coltivazione che garantisce il più basso impatto possibile sull’ambiente, che preservi le risorse naturali (acqua, terra e biodiversità), che eviti di usare pesticidi e che sfugga allo sfruttamento intensivo.
In una terra difficile come quella dell’Ogliastra la sostenibilità prende accezioni diverse. Oltre il significato più stretto, abbraccia una filosofia di integrazione tra l’essere umano e la natura, volta all’esaltazione del patrimonio ambientale, al sostegno del tessuto economico e della socialità.
Fondamentalmente possiamo identificare 3 declinazioni della sostenibilità:
Sostenibilità ambientale
La provincia dell’Ogliastra è stata la meno popolosa d’Italia. Nel territorio la densità di popolazione è di circa 31 abitanti per chilometro quadrato. Questo territorio poco antropizzato racchiude un patrimonio storico-culturale con pochi eguali. L’obiettivo è studiarne a fondo l’ambiente attraverso terreni, acque, venti, flora e fauna, per preservarlo e conservarlo.
Per questo è stato costituito il Gruppo operativo con il nome di CSVitiS (che in sigla significa Competitività e Sostenibilità di un Sistema Vitivinicolo in Sardegna), che ha come capofila Antichi Poderi Jerzu e con gli altri partners, tra cui Valori Italia, ha l’obiettivo di creare un nuovo modello di governance della produzione del vino sostenibile, che garantisca da un lato una produzione sana e sicura e dall’altra un vino di provata qualità e redditività.
Sostenibilità economica
Tenendo conto che il paese di Jerzu conta 3000 abitanti e che i soci della cantina sono 430, si capisce che ogni famiglia partecipa all’attività della Società. Anche se non tutte le famiglie hanno come unica fonte di reddito la coltivazione della vite, è fondamentale creare un percorso virtuoso che riesca a trasformare un’economia di sussistenza in un’economia produttiva, soprattutto affinché gli abitanti possano restare nel territorio, si curino di esso e valorizzandolo ne traggano sostentamento. Il Direttore Commerciale Franco Usai definisce Antichi Poderi Jerzu come «un avamposto di resistenza economica. Calamita di attrazione territoriale e argine contro lo spopolamento del nostro territorio».
Sostenibilità sociale
Il vino e le attività ad esso collegate rappresentano il senso stesso della nostra comunità, dunque noi ci impegniamo ad elevarlo ad ambasciatore del territorio. Esso diviene un mezzo per comunicare: i valori, della “grande famiglia” di Antichi Poderi Jerzu che vive questa terra con grande orgoglio e dedizione e anche, la conoscenza di questo straordinario territorio. Il suo genius loci.
Sintesi di questo importante pilastro nella filosofia della Cantina, è il volume illustrato che contiene un grande studio di zonazione, condotto dall’inizio degli anni 2000 e fino al 2007, con il fondamentale contributo dell’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura della Sardegna (LAORE) e dal Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano (CRA-VIT). Lo studio ha diviso i 500 ettari in 9 macro zone, identificate in base all’omogeneità pedoclimatica, tale da poter individuare le caratterizzazioni dell’uva e del vino che meglio si adatta a quel terroir. Da questo progetto sono nati i tre vini del fondatore: Marghia, Chuerra e Josto Miglior.
Alice Romiti