Lo Chef Daniele Pescatore e tutta la sua giovane e internazionale brigata di cucina sono impegnati a trasmettervi la loro “filosofia”
La zona, della bellissima e storica Città Toscana di Firenze, che si estende sulla sponda sinistra del Fiume Arno è comunemente denominata “Oltrarno”, in Fiorentino “Diladdarno”. Una parte del Centro Storico ricca di antichissimi maestosi palazzi, musei, monumenti e giardini unici al mondo come Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.
Non mancano le belle e straordinarie Piazze, una di queste si chiama “Piazza del Carmine”. La “Piazza del Carmine” sorge circa nel 1330 per permettere al popolo di assistere alle prediche dei Frati dell’Ordine della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (un ordine mendicante di frati poveri che vengono comunemente chiamati “carmelitani”).
Il fulcro della Piazza, la “Basilica di Santa Maria del Carmine”, sorta, con stile barocco, tra il 1268 e il 1476 (ma rimasta con la facciata incompiuta), è famosa per ospitare il ciclo di affreschi della “Cappella Brancacci”, stupende opere, fondamentali dell’arte rinascimentale, di maestri pittori come Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai (1401 – 1428) soprannominato “Masaccio” e Tommaso di Cristoforo Fini (1383 – 1440) detto Masolino da Panicale.
La Basilica, dedicata alla “Beata Vergine del Carmelo”, fu edificata a completamento di una struttura più grande (che ancora oggi possiamo ammirare entrando da un portone sul lato destro della Chiesa), il Convento Carmelitano. Apparteneva sicuramente al suddetto complesso anche la costruzione che si affaccia nella rientranza a sinistra della basilica ma poi, successivamente, è stata trasformata in una Chiesa Anglicana. Oggi, dopo essere stata anche un locale notturno, è diventata la suggestiva sede del Ristorante “Da’ Pescatore”.
La Casa di Cucina “Da’ Pescatore” è di proprietà dei fratelli Caprarella, noti ristoratori, che hanno voluto come Executive Chef (dedicandogli anche il nome del Ristorante) Daniele Pescatore.
Daniele è napoletano verace, di Scampia (periferia nord della città), fin da piccolo ha sempre avuto la passione per i “fornelli” tantoché, nel 1984, si diploma come “addetto ai sevizi di cucina” all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera (I.P.S.E.O.A.) “Ippolito Cavalcanti” di Napoli.
La sua prima esperienza lavorativa è importantissima, per appendere i fondamenti dell’alta cucina internazionale e scalere i primi gradini da “Commis”, tre anni al super lussuoso “Grand Hotel Quisisana” di Capri (NA). Successivamente, nel 1987, con molto entusiasmo entra in uno dei più importanti e famosi Ristoranti di Napoli “La Cantinella”, della Famiglia Rosolino, dalle cui finestre sul lungomare si gode una delle più belle viste del golfo della Città partenopea.
Dal 1994 al 1996 Daniele Pescatore attraversa l’Oceano e lavora, nella Città di Boston, negli Stati Uniti d’America (Stato del Massachusetts), alla famosa Trattoria “Il Panino”. Rientrato in Italia nel 1997 fa un’altra fantastica esperienza a Erbusco, in Provincia di Brescia, con il grande Cuoco (non vuole essere chiamato chef) e maestro Gualtiero Marchesi.
Dal 1998 al 2000 Daniele ha gestito a Firenze il suo primo Ristorante “L’Amorosa Visione”. Successivamente un’altra serie di straordinarie esperienze in Ristoranti “Stellati” in Italia e anche con il grande Chef spagnolo Ferran Adrià Acosta al mitico Ristorante “El Bulli” di Cala Montjoi sulla Costa Brava (oggi chiuso e trasformato in Fondazione). Poi, per alcuni anni fino al 2012, sempre a Firenze (in Borgo Ognissanti) ha tenuto un altro Ristorante elegante ed esclusivo di alta cucina il “Cenacolo del Pescatore”.
Ma non solo, Daniele è stato anche Personal Chef della Principessa Stéphanie di Monaco, al tempo in cui era sposata con Daniel Ducruet, nella sua residenza di Montecarlo.
Dopo altre esperienze Daniele Pescatore, a metà del 2014, è arrivato alla Casa di Cucina “Da’ Pescatore”.
Il Locale è molto accogliente e particolare con le sue alte e belle volte a crociera e il suo stile di Chiesa dismessa. L’ingresso con il salottino, il bancone per gli stuzzichini e molto altro, la sala al piano terra, la comoda e grande scala che porta al soppalco, dove sono alloggiati altri comodi tavoli.
Con la buona stagione si può mangiare anche, nello spazio molto suggestivo, davanti al locale e di lato alla “Basilica di Santa Maria del Carmine”.
Il Menu offre diverse possibilità di scelta anche con percorsi guidati a prezzi diversi.
La Carta dei Vini è molto selezionata, ampia la scelta tra Vini Bianchi e Rossi, Rosé, Bollicine Italiane, Champagne Vini da Dessert, poi ci sono i Distillati.
Ma veniamo alla degustazione fatta che è stata accompagnata da una buona bottiglia:
– “St. Michael – Eppan Blauburgunder Riserva 2011”, Pinot Nero Südtirol – Alto Adige D.O.C., 100% Pinot Nero, 13,5% Vol., prodotto e imbottigliato dalla Cantina Produttori di San Michele Appiano di Appiano (BZ).
Sono state servite le seguenti portate:
– Scampo Filato;
– Inzimino di seppie;
– Polpo e patate;
– Spaghetto del “Premiato Pastificio Vicidomini” con polpa di riccio e carciofi;
– Dentice al Gris (vino) su purè di finocchi;
– Millefoglie al pistacchio di Bronte.
Lo Chef Daniele Pescatore e tutta la sua giovane e internazionale brigata di cucina sono impegnati a trasmettervi la loro “filosofia” di Cucina. Tra le altre cose si propugna l’uso di accompagnare i cibi non con il pane ma con una “speciale” schiacciatina fiorentina di loro produzione.
Un particolare ringraziamento, oltre che a Daniele, ad Alessandro Frassinelli Direttore del Locale per la disponibilità dimostratami. Alla Casa di Cucina “Da’ Pescatore” a Firenze ho mangiato tra antichissime mura i piatti preparati dallo Chef Daniele Pescatore.
Giorgio Dracopulos