Il Consorzio Vino Chianti sarà presente alla seconda edizione di “Tuscany Wine” che si svolgerà ad Arezzo dal 20 al 22 ottobre. “Tuscany Wine” – che vede l’organizzazione di Vinitaly – tra le più importanti realtà internazionali dedicate al settore del vino, vuole rappresentare la vetrina della produzione toscana e quindi anche un’ottima opportunità per incontrare buyers con appuntamenti B to B, giornalisti, enoteche e ristoranti.

 

Il Consorzio parteciperà con un proprio stand: durante tutta la durata della manifestazione, il pubblico potrà quindi degustare, oltre ad una selezione di Chianti, Chianti Superiore e Riserva, anche i vini dei Consorzi delle menzioni aggiuntive: Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina, Chianti Colli Senesi, Montespertoli, Montalbano, Colli Aretini, Colline Pisane.

 

Inoltre, sabato 20 ottobre dalle ore 17.00 presso la Sala Malvasia del TU – WI: I Vini di Tuscany Wine, si terrà una degustazione gratuita di Vin Santo del Chianti guidata da Leonardo Romanelli riservata ai buyer, ristoratori, bar, enoteche e addetti ai lavori a cura del Consorzio Vino Chianti. in collaborazione con Fisar Firenze.

 

Tre giorni in cui a Tuscany Wine, vetrina della produzione vinicola toscana, i più importanti produttori toscani incontreranno il pubblico degli appassionati e gli addetti ai lavori del settore attraverso eventi, degustazioni tecniche, convegni.

 

Il Presidente del Consorzio Chianti, Giovanni Busi, afferma: “Auspichiamo che questa manifestazione possa, crescendo, diventare un buon punto di riferimento per l’approccio e l’incontro con quei mercati che a noi interessano in modo particolare dove il Chianti rappresenta il made in Tuscany per eccellenza: sto parlando di Usa, Europa, i principali , ma anche Russia e tutti i paesi dell’est ed Hong Kong, piazza che a breve diventerà imprescindibile per tutto il settore vitivinicolo (è prevista infatti da quest’anno una nostra partecipazione all’Hong Kong International Wine & Spirits Fair); inoltre, questa può diventare un’ottima chance per prendere contatti con il canale italiano Horeca e Gdo facendo sì che il Chianti torni ad essere presente sulle tavole degli italiani come prodotto principe”.