Le eccellenze italiane incontrano il mondo distributivo, nazionale ed estero – Ad un anno da Expo 2015, la food business community internazionale si dà appuntamento a Parma dal 5 all’8 maggio – Domani missione Cibus a Tokio con un gruppo di aziende italiane
La 17° edizione di Cibus avrà caratteristiche nuove trasformando il tradizionale Salone Internazionale in una fiera multicanale, aperta a tutta la filiera alimentare, sia produttiva che distributiva. Un’evoluzione dettata dal mercato, ma anche dall’imminente evento internazionale Expo 2015.
Lo sviluppo di Cibus 2014, a Parma dal 5 all’8 maggio, porta ad una offerta flessibile che vedrà le grandi aziende alimentari a fianco delle piccole e medie, le catene distributive estere ed italiane assieme al commercio al dettaglio e ai duty free, le grandi brand del made in Italy vicino alle eccellenze e alle nicchie come il biologico ed il gluten free, la ristorazione tradizionale accanto alla ristorazione travel e organizzata.
L’imperativo di Cibus 2014 è ancora una volta “aumentare l’export del food made in italy”, ma cercare anche di rivitalizzare il mercato interno. I dati statistici sull’andamento del mercato nel 2013 rilasciati a fine febbraio da Federalimentare (l’associazione confindustriale dell’industria alimentare, partner di Fiere di Parma per Cibus) sul periodo Gennaio/Novembre 2013 sono eloquenti: la flessione delle vendite nel mercato italiano è del – 2,1%, mentre l’export continua a crescere senza soluzione di continuità e realizza un +7,1%.
Ma quali sono i mercati e quali i Paesi davvero appetibili per l’export alimentare italiano?
I dati di Federalimentare riferiscono che l’export è cresciuto negli 11 mesi del 2013 sia nei paesi storici di sbocco come Europa +4,9% e Stati Uniti +5,4%) sia nei nuovi mercati come Russia +21,3%, Cina +9,7%, Hong Kong + 13,7%, India +10,5%, Brasile + 7,2%, Sud Africa +20,5%. Continua lo sviluppo a doppia cifra sui mercati arabi: Emirati Arabi Uniti + 27,7%, Arabia Saudita +16,9%. Interessanti i dati di alcuni Paesi mediterranei: la Turchia +20,7%, l’Algeria +67%, la Libia +42,6%. Cresce anche l’export dei Paesi dell’Est europeo: Polonia +13,3%, Romania + 10,1%, Ucraina +15%.
Negli ultimi due anni, Cibus ha sviluppato il progetto “Cibus Market Check” che ha portato decine di aziende italiane ad incontrare le realtà distributive dei Paesi di interesse prospettico per il nostro export. E proprio in questi giorni, una delegazione di Cibus con un numeroso gruppo di aziende italiane farà tappa a Tokio per dialogare con i buyer delle più importanti catene distributive: Aeon, Isetan – Mitsukoshi, Family Mart, Kinokuniya.
Molti dei buyer incontrati nelle tappe 2013 e 2014 del “Cibus Market Check” (Stati Uniti, Brasile, Russia, Tailandia, Giappone) saranno presenti a Cibus 2014. Grazie ad un forte investimento nell’incoming sono attesi oltre mille buyer esteri nel solo programma VIP organizzato appositamente da Cibus, provenienti dai principali mercati americani, sudamericani, europei, mediorientali, arabi, e soprattutto asiatici.
I Paesi Focus di Cibus 2014 saranno per l’Europa: Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux; per gli extra-europei: Stati Uniti d’America, Canada, Brasile, Giappone e Russia. Un’attenzione particolare sarà riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico “ASEAN”, grazie anche al grande successo dell’iniziativa congiunta Cibus/Anuga-Fiera di Colonia che ha portato nel 2013 cento aziende italiane alla fiera “Thaifex” di Bangkok, una esperienza che conterà su un raddoppio degli espositori Italiani nel 2014. La collaborazione tra Fiere di Parma e Fiera di Colonia si è mostrata così efficace che si progetta di intervenire in Cina, a Pechino, con lo stesso format di collettiva co-gestita dai due enti fieristici.
L’export non dovrà essere esclusiva delle grandi aziende alimentari, ma dovrà coinvolgere anche le medie e le piccole imprese. In questo contesto si inquadra la nuova area “Italian Region B2B” organizzata a Cibus 2014 dove le PMI delle regioni, che producono i sapori tipici italiani, potranno valorizzare le loro produzioni agli occhi degli importatori esteri alla ricerca di specialità di fine food.
“Siamo riusciti a proporre a produttori e distributori una edizione di Cibus rinnovata e sempre più confacente alle esigenze dei mercati – spiega Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – ottenendo un’ottima risposta tanto che abbiamo già occupato tutti i 130 mila metri lordi di superfice disponibile e abbiamo numerosi espositori in lista d’attesa” .
Tra le novità di questa edizione, la particolare attenzione dedicata ai prodotti Kosher e Halal, due segmenti di mercato che presentano interessanti trend di crescita, soprattutto nelle prospettive di export. L’occasione per questo particolare focus è stata fornita dallo sviluppo di un programma delle certificazioni agroalimentari biologica e religiose promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Federalimentare e Federbio, con il contributo della Comunità Ebraica Italiana e del Centro Islamico Culturale d’Italia, e che si avvale delle competenze tecniche di Fiere di Parma. Per meglio individuare le aziende presenti in fiera con prodotti certificati Bio, Kosher o Halal saranno realizzati cataloghi dedicati ad ognuna delle certificazioni.
IL PROGRAMMA DI CIBUS 2014
I padiglioni di Fiere di Parma saranno divisi in 4 macroaree: Freschi (Salumi, Carne, Formaggi, Gastronomia, Surgelati ecc.), Grocery (Pasta, Conserve, Oli e condimenti, Confectionery ecc.), Specialità Regionali e Internazionali, Bevande.
Al di là del profilo commerciale, si conferma il ruolo di Cibus come laboratorio di analisi, idee e strategie orientato a dare risposta agli interrogativi posti dalla contrazione dei consumi e proporre soluzioni per la ripresa.
Tanti gli eventi e le iniziative speciali, illustrati in dettaglio sul sito di Cibus, http://www.cibus.it/iniziative/ .
Tra questi: il convegno della Nielsen e dell’Università di Parma su come utilizzare la leva della promozione nella distribuzione (con Giampiero Lugli, professore di marketing distributivo); l’area “Cibus nel Dettaglio” con 100 espositori, scelti tra i fornitori di Lekkerland, società internazionale leader di distribuzione di prodotti dolciari, bevande ed articoli d’impulso in Italia, che darà spazio al mondo del dettaglio; l’area “Food Service”, un’educational per individuare focus e tendenze della ristorazione Fuori Casa; “Cibus Bollicine” che propone una vasta gamma di spumanti e vini mossi da abbinare al food made in Italy; i progetti dedicati all’area del biologico, del gluten free e degli alimenti surgelati. .
E poi ancora: il concorso Alma Caseus dedicato alle aziende e a professionisti del settore caseario organizzato da Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana; l’ormai collaudato concorso EcoTrophelia organizzato da Federalimentare per gli studenti universitari interessati alla eco-innovazione nei prodotti agro-alimentari; i microbirrifici di MicroMalto.
Complementare a Cibus, si terrà la quinta edizione di Pianeta Nutrizione & Integrazione forum interdisciplinare sulla sana nutrizione con seminari di medici e società scientifiche ed una sezione espositiva di prodotti alimentari salutistici.
Totalmente cambiato ed ampliato il fuori salone di Cibus, “CibusLand”, con degustazioni ed eventi nelle strade di Parma, un’area dedicata ai food blogger che interagiranno con gli espositori di Cibus, una grande Lounge “After Cibus” riservata a visitatori ed espositori all’interno del palazzo del Governatore sviluppato in collaborazione con le realtà più dinamiche che nel mondo promuovono la passione del cibo italiano.
Numerosi anche i convegni ( http://www.cibus.it/convegni/ ) a partire dal quello inaugurale che farà il punto sullo stato dell’arte del comparto, l’Assemblea annuale di Federalimentare che si tiene tradizionalmente a Cibus, i tre Focus country su Cina, India e Sud Est Asiatico, le opportunità fornite dal Programma europeo Horizon 2020 (in collaborazione con ENEA) e il focus sulle più interessanti tecnologie di efficienza energetica nell’industria agro-alimentare promosse dal progetto europeo SINERGIA. Ed inoltre: “Promuovere il made in Italy, lezioni dall’estero”, evento che prevede un riconoscimento alle catene distributive estere che meglio hanno valorizzato il prodotto alimentare made in Italy ed un dibattito con produttori e retailer italiani su cosa si stia facendo in Italia per promuovere i prodotti nazionali; “Alimentiamo le vendite”, convegno sul mondo della ristorazione organizzata ed il travel retail, con testimonianze delle imprese attive nel duty free e negli spazi travel.