Primo bilancio della manifestazione organizzata da Slow Food dal 27 giugno al 6 luglio a Viterbo, nell’ambito del Festival letterario di Caffeina

Agricoltura familiare, biodiversità, educazione all’alimentazione, integrazione sociale, vini naturali. Sono solo alcuni dei temi che hanno caratterizzato lo Slow Food Village, la manifestazione organizzata a Viterbo da Slow Food in concomitanza con il Festival letterario Caffeina dal 27 giugno al 6 luglio.

Per l’occasione piazza del Plebiscito si è trasformata in un vero e proprio salotto enogastronomico in cui il cibo è stato il principale protagonista, in tutte le sue declinazioni: educative nei 30 laboratori dello SlowKids curati da fattorie didattiche, associazioni, esperti ambientali, artigiani e produttori; culinarie nei 10 show cooking guidati da chef; gustative nei 40 laboratori del gusto che hanno visto sfilare oltre 100 produttori provenienti da tutta Italia e valorizzato le loro eccellenze tra cui olio e vino e prodotti tipici di qualità; divulgative con 20 conversazioni con docenti universitari, esperti di Slow Food, rappresentanti istituzionali, organismi non profit per presentare progetti, guide e approfondimenti sui temi agricoli, 10 incontri coordinati dal Movimento Agricoltura dalla Tuscia sulle tematiche più strettamente legate alla condizione dei contadini e 10 talk show organizzati nell’Arena con alcuni degli amici di Slow Food tra cui Oscar Farinetti, Jacopo Fo, Enrico Vaime, Domenico De Masi, Jonathan Nossiter, Riccardo Valentini oltre alla presenza dei vertici nazionali dell’organizzazione di Carlo Petrini, come il presidente Gaetano Pascale, Roberto Burdese, Piero Sardo, Cinzia Scaffidi, John Kariuki. Inoltre non sono mancate le proposte dello Street food, con prelibatezze provenienti direttamente dalla Sicilia, dall’Emilia, dalla Puglia, dalla Capitale e ovviamente dalla Tuscia. Oltre alle Botteghe del Gusto con i gustosissimi prodotti tipici locali.

 

“Per mesi – racconta Angelo Proietti Palombi, presidente di Slow Food Viterbo – abbiamo lavorato sodo per realizzare a Viterbo un sogno: rappresentare in unico luogo, accessibile a tutti, il mondo di Slow Food. L’idea che ci è parsa più convincente è stata quella del villaggio, dove bambini adulti, produttori e appassionati di enogastronomia, curiosi e passanti, potessero vivere a tutto tondo i valori della nostra filosofia: buono, pulito e giusto. Al tempo stesso abbiamo voluto legare la manifestazione al tema dell’Agricoltura familiare, a cui le Nazioni Unite hanno dedicato il 2014. Il risultato è stato un mix entusiasmante testimoniato dalle tantissime presenze e dalle immagini pubblicate nei social network, che si è sposato a perfezione con Caffeina perché per noi il cibo è cultura. Un messaggio che a nostro avviso è stato ben percepito, visto che solo alle degustazioni guidate e all’Arena Slow Food si sono registrate 3mila presenze”.

 

A suggellare l’evento la presenza a Viterbo per gli ultimi tre giorni del Consiglio nazionale di Slow Food Italia, che ha visto la partecipazione di 85 tra consiglieri e dirigenti provenienti da tutte le regioni d’Italia, i quali oltre a visitare lo Slow Food Village hanno potuto apprezzare l’ospitalità e i prodotti tipici della Tuscia.

 

La manifestazione è stata organizzata da Slow Food Viterbo grazie al supporto di Slow Food Italia e il patrocinio della Fao, di Arsial-Regione Lazio, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia. Hanno dato il loro contributo Confartigianato, Coldiretti, Copagri, Enoteca provinciale della Tuscia, Consorzio Teverina, Biodistretto della Via Amerina e delle Forre.

 

Info: www.slowfoodvillage.it