Fatturato 2022 in forte crescita (820 i punti vendita, +140% rispetto al 2021 e un giro di affari che si attesta sui €328M, +117%, rispetto ai €151M registrati nel 2021) per il Pokè, il tipico piatto della cucina hawaiana, anche in Italia.

Un trend che continua a registrare stime positive, con il mercato globale che prevede un CAGR del 8,4% nel quadriennio 2022-2026. Un trend che si è leggermente ridimensionato rispetto alla stima iniziale (14%) per via di una maggior stabilizzazione del mercato del Nord America, regione con forte peso nel settore.

In controtendenza rispetto al resto del mondo, l’Italia registra invece tassi di crescita superiori alla tripla cifra, che indicano una nazione con ancora grandi opportunità nel settore.

A fare il punto è Growth Capital, advisor leader in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, che in occasione della Giornata Mondiale del Pokè (28 settembre) presenta la seconda edizione del report “Il mercato del Pokè in Italia”.

Pokè bowls

Le pokerie in Italia

In Italia anche gli store hanno registrato una crescita vertiginosa, raggiungendo quota 820 censiti da Growth Capital nel 2022 (aggiornamento al 30 giugno 2022).

Il 43% del mercato (calcolato in base al numero di store) è appannaggio di catene tra cui I Love Poke (15% di market share e 120 store) e Poke House (7% di market share e 56 store), testimoniando una effettiva chainification del settore nel nostro Paese.

Growth Capital ha poi individuato altre 5 catene con un numero di store compreso tra le 15 e le 35 unità con un market share compresa tra il 2,2% e il 4,2%: Pokescuse, Macha Poke, Pokeria by Nima, Waikiki Poke e Poke Sun-Rice. In termini di fatturato, la classifica delle top catene italiane vede invece al primo posto Poke House, con ricavi per oltre €40M. Il restante 57% del mercato appartiene invece a store singoli e indipendenti.

A livello geografico, Milano, Roma e Torino si confermano come le città italiane in cui il mercato del Pokè è più sviluppato. A Milano la prima catena è Poke House con 21 store e il 16% di market share: è anche l’unica catena italiana con una strategia internazionale e che a giugno 2022 contava 57 store fuori dall’Italia (Europa e Stati Uniti) per un totale di 113.

Nella Capitale, la leadership è detenuta da Ami Pokè, con il 10% di market share, mentre a Torino al primo posto spicca Pacifik Poke (16% di market share). Nel Nord-Est, Poke Sun-Rice è invece la catena leader (con 10 store e il 19% di market share).

Il report completo “Il mercato del Pokè in Italia – Market Update H1-22” di Growth Capital, con indicate tutte le fonti e le analisi nel dettaglio, è disponibile a questo link.