I vini dell'Azienda Mannucci Droandi

L’incontro con i produttori dell’azienda Mannucci Droandi è stata l’occasione di Primanteprima, Firenze,  Fortezza da Basso, 9 febbraio 2019, dove diversi Consorzi di promozione hanno presentato i vini dei loro territori in “anteprima” e non solo.

Consorzio Vini Doc Valdarno di Sopra. Orgogliosamente Eccellenza dal 1716.

Quindici aziende, con i loro vini, a rivendicare con fierezza, la loro scelta verso una agricoltura sostenibile tanto da rivendicare il “diritto” di modificare il disciplinare consentendo alle nuove aziende di entrarne a far parte solo se certificate Bio. Insomma dar vita in Italia alla prima Doc certificata BIO. Ci riusciranno?

Le bottiglie dell’azienda Mannucci Droandi mi hanno colpito da subito, oltre che dalla veste grafica, per il contenuto dichiarato in etichetta: Foglia Tonda, Barsaglina, Pugnitello, vecchi vitigni autoctoni toscani recuperati in un vigneto sperimentale.

Ovvio che il dialogo con i produttori sia stato particolarmente incentrato su questo esperimento.

“Il vigneto sperimentale. Coerentemente con la scelta di salvaguardare la biodiversità, da tempo l’azienda collabora con l’Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo, grazie alla realizzazione di un vigneto sperimentale nel quale sono stati piantati vecchi vitigni un tempo diffusi nella zona ed ora a rischio di estinzione”.

Per uno che, come il sottoscritto, si dedica alla comunicazione, scovare aziende come la Mannucci Droandi, non può che essere come “la manna che scende dal cielo”. E non esagero affatto.

Un po’ di storia

Mannucci Droandi trae origine dalle tradizioni agricole e vinicole di due famiglie, i Mannucci e i Droandi. Condotta dal 2000 con il metodo dell’Agricoltura Biologica certificata, tale scelta, insieme alla valorizzazione dei vitigni autoctoni, costituisce la base fondamentale del nostro lavoro”.

Due gli elementi qualificativi che contraddistinguono questa azienda: la scelta biologica e la valorizzazione dei vitigni autoctoni.

Le vigne

“Nei vigneti domina il Sangiovese, sia nei vecchi, che nei nuovi impianti e, in cantina, il rispetto della tradizione si affianca alle necessarie attenzioni che oggi si danno per acquisite allo scopo di ottenere la migliore qualità”. Ma è il vigneto sperimentale che coinvolge maggiormente.

L’Azienda Mannucci

“Con le uve di quelle vecchie varietà sono state effettuate delle microvinificazioni che hanno offerto indicazioni promettenti. Vinificare  in purezza queste rarità significa restituire la possibilità di provare sensazioni ormai dimenticate”.

La filosofia

Certamente le decisioni in riferimento alla scelta “bio”, l’abbandono della vendita “in partita”, l’accettare le tecniche agronomiche ed enologiche per giungere all’imbottigliamento, sono state tappe fondamentali per la crescita, particolarità e peculiarità del lavoro. Ma il concetto di fondo, la vera filosofia rimane quella che è uscita dalle parole dei produttori:

“ogni vendemmia costituisce un momento di riflessione, il punto di arrivo delle fatiche di un anno, ma anche il punto di partenza verso obbiettivi più elevati”.

La degustazione

Barsaglina. Igt toscana Rosso BIO 2015. Barsaglina 100%

Note aziendali: la Barsaglina è un vitigno Toscano, originario della Provincia di Massa Carrara, descritto per la prima volta nel Bollettino del Comizio Agrario di Massa del 1874.

Vitigno Barsaglina

Le uve scelte sono state prima diraspate e pigiate delicatamente e poi vinificate in tini di piccola capacità (10 ettolitri), con macerazione prolungata (20 giorni) e gestita tramite rimontaggi intervallati a dèlestages; dopo la svinatura e la pressatura soffice delle vinacce, la tempestiva effettuazione della fermentazione malolattica ha costituito la necessaria premessa per la successiva maturazione (14 mesi) in carati di rovere francese (di 2° e 3° passaggio); infine, 3 mesi di vetro hanno completato l’affinamento.

Le mie valutazioni: Ha affascinato per l’impatto fruttato. In bocca vinoso, schietto, il vino d’altri tempi, Ricerca dell’equilibrio tra morbidezza, freschezza e sapidità. Interessante ed intrigante. Ottimo, voto 87/100

Pugnitello, Igt Toscana Rosso BIO 2015. Pugnitello 100%

Note aziendali: Il vitigno Pugnitello  dà un vino di colore rosso rubino molto intenso con tonalità violacee. Al naso si presenta leggermente erbaceo mentre al palato rivela un gusto pieno, elevata gradazione alcolica, buona acidità ed tannini di elevata finezza. Esibisce un complesso insieme di aromi fruttati e sapidi come ciliegia e mora insieme a cuoio e terra.

Vitigno Pugnitello

Le uve scelte sono state prima diraspate e pigiate delicatamente e poi vinificate in tini di piccola capacità (5 ettolitri), con macerazione prolungata (20 giorni) e gestita tramite rimontaggi intervallati a dèlestages; dopo la svinatura e la pressatura soffice delle vinacce, la tempestiva effettuazione della fermentazione malolattica ha costituito la necessaria premessa per la successiva maturazione (24 mesi) in carati di rovere francese (di 2° e 3° passaggio); infine, 6 mesi di vetro hanno completato l’affinamento.

Le mie valutazioni: Naso variopinto, ricercato. Al palato grande estratto e buona freschezza e sapidità. Tannino pronunciato. Ottimo, voto 88/100

Foglia Tonda Igt Toscana Rosso BIO 2015. Foglia Tonda 100%

Note aziendali: Foglia Tonda è un vitigno Toscano, originario della Provincia di Siena, descritto per la prima volta dal Di Rovasenda nel 1877.

Vitigno Foglia Tonda

Le uve scelte sono state prima diraspate e pigiate delicatamente e poi vinificate in tini di piccola capacità (10 ettolitri), con macerazione prolungata (20 giorni) e gestita tramite rimontaggi intervallati a dèlestages; dopo la svinatura e la pressatura soffice delle vinacce, la tempestiva effettuazione della fermentazione malolattica ha costituito la necessaria premessa per la successiva maturazione (14 mesi) in carati di rovere francese (di 2o e 3o passaggio); infine, 3 mesi di vetro hanno completato l’affinamento.

Le mie valutazioni: Intenso ed espressivo. Atmosfera aromatica raffinata. Al palato è poderoso, tannino ben estratto, persistente. Ottimo, voto 88/100

Gran bella esperienza quella provata assaggiando i vini dell’azienda Mannucci Droandi presso il banco del Consorzio Valdarno di Sopra. Interessante colloquio con i produttori: la scoperta di una realtà che trae origine dalle tradizioni vinicole di una Toscana che non smette mai di stupire. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 9 febbraio 2019

 

Mannucci Droandi 

Via Rossinello e Campolucci 79,

Loc. Caposelvi, 52025 Montevarchi (AR) Italia,

Tel./Fax :+39 055 9707276

e-mail: info@mannuccidroandi.com

web: www.mannuccidroandi.it