Viareggio è in Toscana, nel tratto costiero rientrante nella Provincia di Lucca, è un’accogliente e storica Località turistico/balneare. Le sue lunghe e sabbiose spiagge sono bagnate, per la gioia dei vacanzieri, dalle acque del Mar Ligure. Viareggio, oltre alle innumerevoli attrattive estive, ha un’intensa vita mondana tutto l’anno, per esempio, dal lontano 1873, qui, si svolge anche uno dei Carnevali più belli, coreografici, ricchi, divertenti e famosi del Mondo.
Viareggio davanti ha il mare, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane, ai lati è racchiusa dalle grandi, verdeggianti e rilassanti pinete.
Proprio a Viareggio c’è il Ristorante “Romano”.
“Romano” non è solo un famoso, decantato e osannato Ristorante, ma è soprattutto un Locale dove l’eccellenza e il buongusto alberga da moltissimi anni: nel 2016 il Locale ha superato i 50 anni di attività. La Storia di questo esercizio ristorativo rappresenta una delle pagine più belle e coinvolgenti della ristorazione Viareggina e nello stesso tempo è anche vanto per tutta la Cucina Italiana.
La Storia
La vita del Ristorante “Romano” è legata unicamente e indissolubilmente alla Famiglia Franceschini.
Romano Franceschini nasce nel 1943, a Montecarlo di Lucca, piccolo e storico Comune adagiato, con la sua bellissima cinta muraria, sul crinale della dorsale che separa la Valdinievole dalla piana di Lucca. L’antico Borgo di Montecarlo fu fondato nel 1333 da Carlo IV di Lussemburgo (Imperatore del Sacro Romano Impero dal 1355 al 1378) e da ciò ne deriva anche il toponimo.
Montecarlo da sempre ha avuto e ha un’importate vocazione agricola e vitivinicola. Oggi il suo ricco Territorio è ben coltivato a ulivi e viti, vi si produce Olio Extra Vergine di Oliva, Vini Bianchi e Rossi D.O.C. di qualità. Queste terre sono attraversate dalla “Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia”.
Romano nasce proprio in una famiglia di agricoltori, babbo Rolando e mamma Dina, che dedicano la loro vita con passione e totale impegno alla cura del loro podere. Romano cresce su una terra dove non mancano le “cose buone” e naturali, frutto di un’esperta e attenta produzione Familiare: latte, carne, verdure, frutta, pane, insaccati, olio, vino, funghi, castagne, e grazie all’instancabile babbo anche cacciagione e pesce da un torrente vicino al podere.
Siamo nel primo dopoguerra, la vita non è facile, ma i suoi premurosi e amorevoli genitori non fanno mancare mai nulla a lui e a sua sorella maggiore Lidia (classe 1940).
Questa infanzia, vissuta così a stretto contatto con la natura, sarà per Romano, un ricordo indelebile, che lo seguirà e aiuterà sempre nelle scelte della sua vita.
Romano al compimento dei 17 anni, non mancandogli la voglia di lavorare, arriva a Viareggio e inizia la sua esperienza nella ristorazione impegnandosi in una lunga gavetta, durata 6 anni, che lo porterà a lavorare in pizzerie e ristoranti molto noti in quel periodo: Lido in Piazza Grande, un bar/ristorante in Via Regia e all’Hotel/Ristorante Bonelli. In quest’ultimo Locale Romano segue il servizio di Sala, mentre, prima in Sala poi in Cucina, lavora Gusmano Del Carlo (futuro titolare dell’omonimo e conosciutissimo Ristorante Viareggino, purtroppo scomparso nell’Aprile 2015).
Ovunque, Romano Franceschini, prestava la sua opera, s’impegnava totalmente, voleva imparare, appendere i segreti per gestire nel migliore dei modi un Ristorante. Il suo desiderio più vivo, infatti, era quello di aprire un Locale tutto suo.
Nel 1965, Romano non ha ancora compiuto i 22 anni, conosce, dove lavora, la giovanissima Franca Checchi (classe 1950), sorella di Anna, da poco moglie di Gusmano, è amore a prima vista e, dopo poco, si fidanzano ufficialmente.
Franca e la sorella Anna (chiamata per amore e rispetto, essendo più grande, da Franca, “Zia Anna”) hanno nel sangue la struggente passione per la Cucina, sono cresciute alla “scuola” della loro bravissima mamma Giustina. Franca è la più piccola di nove figli, la sua Famiglia, originaria di Viareggio, è cresciuta in una cultura tradizionalmente contadina che però si è spinta anche fino ad amare il mare e la pesca.
Eccoci arrivati a un momento fondamentale della vita di Romano che ha 23 anni. Siamo nel 1966, per l’esattezza al 15 di Aprile, quando nella centralissima Via Mazzini di Viareggio (strada che unisce la splendida Passeggiata a Mare a Piazza della Stazione) al numero civico 120, apre il Ristorante/Rosticceria “da Romano”.
Il primo anno di lavoro è entusiasmante, impegnativo e di assestamento, Romano si occupa della Sala, dei Vini e degli acquisti, in Cucina ha assunto un giovane Cuoco, Giuseppe Mannini, con lui, fondamentali, la mamma e la sorella, di Romano, accorse ad aiutarlo.
Visto che il Ristorante è “partito” Romano e Franca si sposano e, dopo un bel viaggio di nozze sulla Costiera Amalfitana, al rientro, anche Franca, non ancora diciassettenne, entra in Cucina come aiuto. Pochi mesi dopo Giuseppe Mannini lascia, e, dopo alcuni tentativi con altri professionisti, Franca Checchi Franceschini diventa la “regina” della Cucina del Ristorante.
Grazie al loro straordinario impegno e bravura, il lavoro inizia a ingranare nel verso giusto. Cresce anche la Famiglia Franceschini: nel 1969 nasce Roberto e nel 1971 Maria Cristina. I ragazzi fin da piccoli si appassioneranno all’attività di Famiglia.
Arrivano le prime soddisfazioni e i primi importanti successi. Illustri personaggi e famosi giornalisti gastronomi scoprono questo ottimo Ristorante di Viareggio, dove il mangiar bene e la qualità della materia prima servita in tavola ha pochi concorrenti in Italia. Luigi Veronelli e Luigi Carnacina (era destino fossero due Luigi) prendono ad amare e a cuore il Locale. Si moltiplicano le recensioni favorevoli e gli ottimi punteggi sulle Guide specializzate, con così tanti apprezzamenti positivi la fama del Ristorante sale sempre più in alto.
Sono anni di frenetica attività, Romano è molto preso anche dal suo grande amore per l’enologia (tutt’oggi cura personalmente la sua vigna a Montecarlo da cui produce il suo Vino) che lo porta ad aprire, nei primi anni ottanta, anche un altro Locale, di nuova concezione (tra i primi in Italia), sempre in Via Mazzini (poco più avanti del Ristorante, a destra verso la Stazione), L’Enoteca con Cucina “Punto di Vino”.
Nel 1982 il Ristorante “Romano” (era stato semplificato il nome togliendo il “da”) affronta la sua prima ristrutturazione per adeguarsi alle nuove e accresciute necessità.
Sempre grazie alla sua passione per “il Vino e dintorni”, nel 1983, Romano si diploma Sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.).
Il Ristorante “Romano” intanto è diventato meta di personaggi illustri della cultura, come Mario Tobino, e del bel mondo economico, dello spettacolo e del miglior turismo. A conferma di tutto ciò arrivano innumerevoli premi, tra i quali spiccano, nel 1986, la “Stella” della Guida Rossa Michelin (da allora sempre confermata) e in anni più recenti anche l’Oscar della Cucina.
Gli anni passano e crescono anche i figli. Roberto nel 1990 si diploma Ragioniere e, nello stesso periodo inizia a frequentare i corsi dell’Associazione Italiana Sommelier (si diplomerà professionista nel 1996).
Nel 1994 Roberto, appena tornato da uno stage straordinario, fatto negli Stati Uniti, a New York, presso il famosissimo Ristorante “Le Cirque” della Famiglia Maccioni (Sirio, la moglie Egidiana e i figli Mario, Marco e Mauro amici dei Franceschini lo hanno accolto come un figlio), insieme alla sorella Maria Cristina, prende le redini dell’altro Locale di Famiglia, il “Punto di Vino”. Un’esperienza lunga e proficua che durerà fino al 31 Maggio 2001, data in cui, a malincuore, l’Enoteca fu venduta per motivi organizzativi.
Infatti è di quel periodo prende vita la seconda, impegnativa e più importante ristrutturazione del Ristorante “Romano”, che riaprirà il 25 Giugno 2001 con tutta la Famiglia riunita al lavoro.
Roberto Franceschini è molto bravo, sia come padrone di “casa”, sia come autorevole Sommelier Professionista. Per tali e altri meriti, nel 2007, ha ricevuto, dalla Guida dell’Espresso, il “ Premio Duca di Salaparuta” come “Miglior Sommelier dell’Anno distintosi per competenza e professionalità”, e nel 2009 ha vinto il “Premio Internazionale del Vino” come “Miglior Sommelier nel suo Ristorante”.
La grande predilezione di Roberto per i grandi e affascinanti Vini Francesi (in particolare Champagne e Borgogna), nonché per gli Italiani come quelli della Toscana, si nota nella sua eccezionale Carta dei Vini. Una Carta che Romano ha iniziato a curare molti anni fa e, in anni più vicini, diventata il “regno” di Roberto.
Una “Carta dei Vini” che molte e importanti Riviste specializzate, sia nazionali che internazionali, hanno premiato, non solo per le 1.300 diverse ed eccellenti Etichette da tutto il mondo (molte delle quali è possibile trovarle nelle migliori annate e nei diversi formati) ma anche per l’accuratissima e vasta selezione, per la qualità e l’originalità delle proposte, per l’equilibrio dei ricarichi, per il costante aggiornamento e per la praticità di lettura. Oltre a tutto ciò anche una Carta apposita con un’ampia e accurata scelta di “Vini al Calice” e una per le “Birre”. Specifica Carta anche per “Distillati” e “Caffè”.
Cresciuta in una Famiglia di cosi grandi appassionati del mondo del Vino, anche Maria Cristina ha finito per diplomarsi Sommelier Professionista.
Il locale
Ma veniamo alla descrizione del Ristorante “Romano”. Dopo la ristrutturazione, del 2001, il Locale si presenta elegantemente accogliente. Si entra, passato l’ingresso esterno, attraverso una porta automatica scorrevole che si apre sulla sinistra. Da qui si accede in un accogliente spazio dove a sinistra troviamo il salottino e a destra un ampio disimpegno che ci porta alla grande Sala rettangolare con 15 tavoli super comodi per un massimo di 45 ospiti.
I colori sono tenui e caldi, insieme ai piccoli separé di vetro, ricordano molto le sfumature del mare e della natura. Il pavimento è in Tek chiaro, in fondo alla sala (lato interno), l’attrezzatissima Cucina a vista attraverso una doppia finestra. Bellissima ed elegante l’apparecchiatura, è un “lussurioso” piacere sedersi a tavola: le tovaglie sono di lino, le stoviglie firmate, prodotte dalle più importanti aziende del Mondo, i bicchieri della “Riedel” (rinomata Azienda Austriaca fondata nel 1756), la preziosa argenteria è della Ditta Milanese “Broggi” (produttori dal 1818).
Il Menu offre alla carta una serie di magnifici piatti, in prevalenza di Mare. Ma si possono personalizzare anche, verbalmente, di volta il volta, “Menu Classici”, preparati secondo le disponibilità del mercato giornaliero e serviti per tutti gli ospiti del tavolo. A parte la ricca e golosa “Carta dei Dolci”.
Al Ristorante “Romano” le materie prime usate sono eccellenti sia per la freschezza che per la qualità.
Romano Franceschini è famoso per il modo in cui la mattina presto si reca a fare la spesa. Un’arte frutto del suo amore e passione per i migliori prodotti del Mare e della Terra. Le amorevoli e sapienti mani, di sua moglie, la Chef Franca Checchi Franceschini (assistita da una giovane bravissima Brigata di Cucina), trasformano questa spesa nelle magnifiche preparazioni che vengono servite.
Giorgio Dracopulos