XII edizione di “Il vino bianco e i suoi territori”. Palazzo Comunale di San Gimignano, Sala Dante. Tema: “Il Cordone Ombelicale”.

Ormai dovrei esserci abituato. Ma non è così. Ogni volta che entro in Sala Dante, meglio conosciuta come Sala di Dante, nel Palazzo Comunale di San Gimignano, ogni momento, sguardo mi avvicina all’incanto, alla bellezza, allo stupore. Sala che deve il suo nome al soggiorno (breve) del Sommo Poeta in versione Ambasciatore della Repubblica di Firenze.

Azzo di Masetto è l’autore degli affreschi a tema cavalleresco; Lippo Memmi di quello splendore che è La Maestà, ispirato ad un altro dipinto di Simone Martini esposto nel Palazzo Pubblico di Siena.

Dante Alighieri

Un po’ di ricordi trecenteschi ci vogliono per descrivere lo stato d’animo di chi varca la soglia ed entra nella Storia.

Il 14 febbraio di quest’anno la Sala era gremita di colleghi affaccendati per altro evento, non storico ma enoico. Nonostante il brusio generale sono riuscito ad assentarmi dal contesto per alcuni minuti ed ascoltare gli zoccoli dei cavalli, il rumore delle gualdrappe, il galoppo dei cavalieri raffigurati negli affreschi. Da sempre, dalla mia prima volta in gita scolastica a San Gimignano, la Sala di Dante mi provoca queste sensazioni.

L’evento

Ma veniamo all’evento enoico e al perché della mia presenza in Sala Dante nello scorso 14 febbraio.

Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2018. XII edizione del ciclo di degustazioni “Il Vino bianco e i suoi territori”. Tema specifico: Il Cordone Ombelicale. Degustazione alla ricerca di quel filo conduttore tra sei Vernacce ed altri sei vini bianchi provenienti da sei diversi territori italiani. Conduttore della degustazione Daniele Cernilli aiutato da Riccardo Viscardi.

Ricerca dei cordoni ombelicali tra Vernacce di sei zone diverse del territorio comunale, interpretazioni e vinificazioni diverse e vini bianchi provenienti da Collio friulano, Custoza superiore, Greco di Tufo, Grillo siciliano, Soave classico e Verdicchio di Matelica. Dodici bottiglie a confronto.

Ecco come è andata: i confronti

Sicilia Grillo Laluci Baglio del Cristo di Campobello 2016, bouquet di fiori gialli, agrumi e pesche bianche. Tonalità marine, fresco ed equilibrato. Da terreni misto calcare e gesso. Ottimo voto 89/100

Vernaccia Riserva La Lastra 2015, anche questo con toni floreali, agrumati. Buona struttura. Da terreni pliocenici mediamente argillo-sabbiosi. Ottimo voto 88/100

I vini del Cordone Ombelicale

Vernaccia Riserva Teruzzi&Puthod 2015. Profilo olfattivo ben marcato, al palato morbido a sostenere freschezza e sapidità.  Da terreni pliocenici mediamente argillo-sabbiosi. Ottimo, voto 88/100

Soave Classico Calvarino Pieropan 2015. Colore paglierino dorato che introduce le note minerali e cenni balsamici. Terreno argilloso e tufo basaltico. Ottimo, voto 89/100

Verdicchio Matelica Riserva Mirum La Monacesca 2015.  Leggera surmaturazione, grande complessità olfattiva: ampi sentori di mandorle tostate unite a cedro. In bocca è risultato potente lunghissimo e profondo. Terreni prevalentemente argillosi. Ottimo, voto 89/100

Vernaccia Riserva Sanice Cesani 2014  Decisamente fine, elegante e floreale con un gusto rotondo, con tipico retrogusto ammandorlato. Terreno medio impasto tendente al limoso-sabbioso con depositi marini pliocenici. Ottimo, voto 89/100

Custoza Superiore Ca’ del Magro Monte del Fra 2015. Colore giallo, con riflessi verdi paglierino. Olfatto su fiori di campo e mele con sfumature di vaniglia. Al palato asciutto, sapido e di corpo con ritorni olfattivi. Terreni di origine morenica quindi calcarei, argillosi, ghiaiosi e sabbiosi. Ottimo voto 88/100

Vernaccia Riserva Albereta Il Colombaio di Santa Chiara 2014. Colore giallo dorato, olfatto complesso con note vanigliate, al palato sapido, ben strutturato, persistente. Terreni di medio impasto. Eccellente voto 90/100

La degustazione dei vini del Cordone Ombelicale

Collio Friulano Schioppetto 2016. Paglierino con riflessi oro verde, con intensi aromi fruttati su pera ed albicocca. Al palato è risultato sapido e equilibrato. Terreni formati da  marne collinari di origine eocenica. Ottimo voto 89/100

Vernaccia Riserva Vigna a Solatio Casale Falchini 2010. Colore giallo paglierino , olfatto su sentori di  mela verde e fiori di gelsomino, palato con vena fresco-sapida ben in equilibrio con morbidezze. Finale gradevole. Terreni di medio impasto  Eccellente voto 90/100

 Vernaccia Riserva Panizzi 2008.  Colore giallo luminoso con sfumatura tendente all’oro antico, olfatto variegato su note floreali bianche, frutti che hanno spaziato dal pompelmo al melone sfumando nelle note vanigliate. Evidenti sentori minerali della pietra focaia. Al palato è risultato essere un vino di carattere  perfettamente equilibrato. Terreni di medio impasto Eccellente voto 91/100

Greco di Tufo Vittorio 2007 Di Meo.   Colore dorato brillante, olfatto con fine bouquet di cedro. Sono seguiti richiami minerali di pietra focaia e ardesia, oltre ad una lieve nota idrocarburica. Al palato è risultato caldo e avvolgente. Terreni argilloso-calcarei di origine vulcanica. Eccellente 90/100

 E il Sommo Poeta, nella sua sala, posizionato alle nostre spalle, ad osservare il volteggiare dei vini nei calici ed ascoltare tintinnii e commenti bisbigliati tra i degustatori.

Come è sempre splendida, affascinante, seducente la Sala di Dante a San Gimignano.

Urano Cupisti