Da cinque secoli tutta la grande magia dei vini di un magnifico territorio: Domaine Château La Nerthe.  

La Francia può vantare un’antichissima “Tradizione enologica di alta qualità” che ha le sue radici nel 600 a.C. quando gli antichi Greci (i Focesi abitanti di “Focea” una Città Greca ubicata sulle Coste della Turchia) fondarono, sul Litorale Meridionale Francese, la Città di “Massalia”, l’attuale “Marsiglia”, e introdussero l’uso della coltivazione delle Viti fino ad allora conosciute solo allo stato selvatico.

Un po’ di storia

Furono però gli Antichi Romani, che arrivarono in territorio Francese alla fine del II Secolo a. C., a dare grande sviluppo ai Vigneti anche per la produzione del Vino.

Oggi Marsiglia è la più grande Città della Francia Meridionale ed è il Capoluogo della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

A 80 Km. a Nord di Marsiglia, nella suggestiva Campagna del Comune di Châteauneuf-du-Pape vi è un’Azienda straordinaria che da quasi Cinque Secoli crea Vini eccezionali: Domaine Château La Nerthe.

Il piccolo Comune di Châteauneuf-du-Pape (circa 2500 abitanti), situato nel Dipartimento della Vaucluse nella Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, è famoso sia per il suo stretto legame con la produzione di ottimi Vini Rossi e Bianchi che portano proprio la Denominazione “Châteauneuf-du-Pape A.O.C.”, sia per la decisione di Papa Giovanni XXII (1249 – 1334, 196° Papa della Chiesa Cattolica dal 7 Agosto 1316 fino alla morte) che volle costruire proprio in questo Paese una Fortezza che serviva come Residenza Estiva dei Papi durante la Cattività Avignonese (dal 1309 al 1377 il Papato restò in esilio trasferendosi da Roma ad Avignone).

L’antichissima e bella Città di Avignone dista da Châteauneuf-du-Pape poco più di 17 chilometri.

Châteauneuf-du-Pape

La Denominazione “Châteauneuf-du-Pape A.O.C.” (A.O.C. è l’acronimo di “Appellation d’Origine Contrôlée” l’equivalente della nostra “Denominazione di Origine Controllata” D.O.C.) ha una Storia fondamentale in Francia, infatti ha dato inizio al concetto di A.O.C. grazie alla costituzione nel 1923 di un “Sindacato dei Proprietari Viticoltori” in difesa dei Vini di questo Territorio. Il Sindacato fu fortemente voluto e fondato dal Barone Pierre Le Roy de Boiseaumarié, viticoltore a Châteauneuf-du-Pape, insieme al suo amico il Senatore Joseph Capus allora Ministro dell’Agricoltura. Tale atto ha fatto nascere tutte le “Denominazioni dei Vini” cambiando la geografia vitivinicola non solo in Francia ma nel Mondo Intero.

La Denominazione “Châteauneuf-du-Pape A.O.C.” venne ufficialmente istituita il 15 Maggio del 1936. Nel Territorio della Denominazione ricade il Comune di Châteauneuf-du-Pape e una parte dei Comuni di Orange, Bédarrides, Sorgues e Courthézon. Tredici sono i Vitigni ammessi nella A.O.C.: Grenache Noir e Blanc, Mourvèdre, Syrah, Cinsault, Miscardin, Counoise, Clairette, Bourboulenc, Roussanne, Picpoul, Picardan, Vaccarèse, Terret Noir. Soltanto i primi otto sono quelli che maggiormente vengono utilizzati. La Vendemmia si deve svolgere obbligatoriamente senza il supporto della meccanizzazione quindi è ammessa soltanto la “Vendemmia Manuale”.

Per una maggiore differenziazione dalle altre Denominazioni i Vini “Châteauneuf-du-Pape A.O.C.” possono essere messi in Bottiglie di varie dimensioni Personalizzate, come fanno alcune Aziende, o in quelle Collettive: “Bottiglie Tiare” (con una classica stampigliatura sul vetro stesso e che non possano essere riutilizzate) e le “Bottiglie Mitrale” (create nel 2002 e che hanno una stampigliatura su vetro diversa, tali bottiglie possono essere usate solo seguendo un capitolato specifico e particolare).

Ecco proprio in questo magnifico contesto di ricca natura e lunga e affascinante Storia del Vino che già nel 1560 veniva citato in un documento nel quale si attestava l’acquisizione, per 700 Scudi d’Oro, di una Proprietà allora denominata “Grange de Beauvenir” da parte della Famiglia Tulle de Villefranche appartenete all’Aristocrazia Piemontese.

Nel 1389 Jacques de Tulle, gentiluomo al servizio di Amedeo VII di Savoia detto il “Conte Rosso” che fu Conte di Savoia, d’Aosta, Nizza e Moriana la Valle Francese nel Dipartimento della Savoia dal 1360 al 1391, arrivò ad Avignone al seguito del suo Signore che doveva incontrare Carlo VII Re di Francia.

Château La Nerthe

Successivamente Jacques de Tulle non tornò indietro ma rimase nel “Comptat Venaissin” (Contado situato attorno alla Città di Avignone) prendendo anche moglie. Duecento anni dopo un suo discendente, Pierre de Tulle Priore della Nerthe a Marsiglia, cedette a un suo Nipote e Figlioccio una parte dei Terreni acquisiti dalla Famiglia nel 1560, l’Atto datato 1593 fu redatto proprio da Pierre de la Nerthe che dette il suo nome alla nuova Proprietà: Domaine Château La Nerthe.

Château La Nerthe il Castello. Foto CLN

Nel 1694 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo Castello, nacquero così due Torri e la Cappella; tra il 1736 e il 1784, seguendo il Progetto dell’Architetto Jean-Baptiste Franque, l’Edificio che anche oggi conosciamo venne completato.

Nel XVIII Secolo sotto la guida illuminata del Marchese Jean-Dominique de Tulle de Villefranche (1711 – 1760) furono sviluppate fortemente le Vigne, venne iniziata una vera commercializzazione con spedizioni che partivano dal Porto di Marsiglia in direzione di Amburgo e Genova. Dagli Archivi del Castello risulta che nel 1770 vennero realizzati 25 Barili di Vino (275 litri ognuno), nel 1778 erano diventati 37 e nel 1779 ben 71.

Nel 1785 i Vini dello “Château La Nerthe” furono per la prima volta imbottigliati (piuttosto che conservati in barilotti): le Bottiglie venero inviate a vari Commercianti di altri Paesi mentre i Barilotti vennero spediti soltanto a Londra. L’Anno successivo nel 1786 ci fu la prima spedizione negli Stati Uniti a Boston e un Commerciante di Filadelfia ne iniziò la distribuzione in America.

Nel 1822 il Vino prodotto allo “Château La Nerthe” fu premiato come il “Miglior Vino del Sud della Valle del Rodano” acquisendo la classificazione di “Prima Classe” (Premier Classé).

Château La Nerthe lo Stemma. Foto CLN

Tutto questo grande successo dello “Château La Nerthe”, la più antica Azienda Vinicola, dette una incredibile spinta pubblicitaria e d’immagine a tutto il Territorio dello “Châteauneuf-du-Pape”.

Nel 1866 la “filossera” (insetto estremamente dannoso per le vigne) colpì tutto il Territorio dello Châteauneuf-du-Pape insieme a tutta l’Europa. Ci vollero più di 30 anni per superare questo incredibile disastro, la soluzione fu innestare la “Vite Europea” sulla “Vite Americana”.

Nel 1870, dopo più di 300 anni, il Conte Maleissye, nipote di Guy-louis de Tulle Marchese di Villefranche vendette lo “Château La Nerthe” al Comandante Joseph Ducos Sindaco di Châteauneuf-du-Pape (fino al 1893 in realtà il Comune si chiamava Châteauneuf-Calcernier, fu proprio Ducos a volergli cambiare nome).

Joseph Ducos si prodigò molto per salvare le Vigne della Tenuta con un reimpianto totale su portainnesti, è in questo periodo infatti che venne introdotto il “multi-encépagement” (la coltura di diversi tipi di vitigni). Grazie a questa varietà ampelografica ripartì il grande successo dell’Azienda.

Nel momento della nascita della Denominazione “Châteauneuf-du-Pape A.O.C.” nel 1936 i 13 Vitigni impiantati dal Sindaco Ducos vennero ripresi come quelli permessi nella nuova Denominazione.

Chateauneuf-du-Pape A.O.C. Chateau La Nerthe-Clos de Beauvenir 2015. Foto CLN

Pochi anni dopo la Domaine “Château La Nerthe” cambio di proprietà.

Nel Giugno del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, nel Castello di La Nerthe si insediò il Comando Generale della “Luftwaffe” (Aviazione Tedesca) e il suo interno fu completamente ristrutturato per soddisfare le esigenze militari. Il 14 Giugno 1943 il Castello fu bombardato dalla Royal Air Force Britannica, caddero 22 Bombe ma fortunatamente nessuna colpì il Castello.

Passarono gli anni e nell’Aprile del 1985 le Famiglie Motte e Leclercq, proprietarie dell’Azienda, vendettero la Tenuta ai Fratelli Richard, dei noti viticoltori e commercianti Parigini specializzati nella distribuzione di Vini e Caffè, e alla Società “David et Foillard” di Sorgues, un Comune vicino.

Nel 1985 allo “Château La Nerthe” c’erano 57 Ettari di Vigne di cui 24 avevo piante molto antiche. Nel 1987 vennero piantati altri 11 Ettari di varietà diverse tra quelle autorizzate e tra il 1988 e il 1991 circa 25 Ettari vennero reimpiantati. Nel 1991 furono acquisiti altri 25 Ettari da una Tenuta vicina, “Terre Ferme”. Tutti questi passaggi portarono le Vigne agli attuali 92 Ettari suddivisi in 57 Parcelle: 60 Ettari ubicati attorno al Castello e 32 a poche centinaia di metri più a Est sul particolare Altopiano del Crau.

I Terreni molto particolari dove sono impiantate le Vigne seguono la storia geologica della zona e sono frutto del passaggio, nei millenni, del Fiume Rodano. Il sottosuolo infatti e costituito da strati successivi trasportati dal Fiume e in superfice si trovano i famosi “galets roulés” delle rocce diventate, grazie all’effetto levigatura dell’acqua, dei grossi ciottoli che hanno una funzione drenante oltre a rilasciare gradualmente durante la notte il calore immagazzinato di giorno.

Tutto ciò unito al particolare microclima Mediterraneo rendono questi Terreni preziosi per ottenere delle Uve straordinarie.

Dal 1998 l’Azienda è coltivata in Agricoltura Biologica (Certificata Ecocert).

Château La Nerthe una Vista della Cantina. Foto CLN

L’affascinante e storica Cantina dello “Château La Nerthe” risale per la parte più antica al 1560 ed è direttamente scavata nella roccia calcarea, un’altra parte risale al 1760 ed è costruita con le volte a crociera. Nel 1986 la Cantina Storica è stata affiancata da un’altra Cantina per la vinificazione completamente restaurata e dotata di tutti i sistemi più moderni.

Oggi allo “Château La Nerthe” si producono:

– Tre Vini Rossi Châteauneuf-du-Pape A.O.C. (Château La Nerthe, Château La Nerthe-Cuvée des Cadettes, Château La Nerthe-Les Clavelles) e il “Les Cassagnes de La Nerthe Rouge” con la Denominazione “Côtes du Rhône Villages”;

– Due Vini Bianchi Châteauneuf-du-Pape A.O.C. (Château La Nerthe e Château La Nerthe-Clos de Beauvenir) e il “Les Cassagnes de La Nerthe Blanc” con la Denominazione “Côtes du Rhône Villages”;

– Il Distillato “La Fine du Château La Nerthe” con un affinamento minimo di 10 anni.

Giorgio Dracopulos e Chateauneuf-du-Pape A.O.C. Château La Nerthe-Cuvee des Cadettes 2006. Foto di Giorgio Dracopulos

Tutti i loro Vini sono grandi Vini ma il Vino Rosso “Château La Nerthe-Cuvée des Cadettes” e il Vino Bianco “Château La Nerthe-Clos de Beauvenir” sono due magnifiche “Cuvée” che vengono realizzate solo negli anni in cui i Vini raggiungono le massime espressioni.

Posso solo aggiungere che recentemente ho stappato proprio una Bottiglia di “Château La Nerthe-Cuvée des Cadettes 2006” e ho potuto degustare un Vino armonioso dal colore rosso rubino e dai riflessi porpora, al naso gli aromi erano fruttati e molto intensi, al palato era una vera e propria esplosione di delicata eleganza con tannini estremamente setosi, il finale assolutamente gustoso e persistente.

Un grandissimo ed eccellente Vino frutto dell’assemblaggio di Grenache Noir, Mourvèdre, Syrah e Cinsault.

Da Cinque Secoli un’Azienda straordinaria come la Domaine Château La Nerthe esprime tutta la grande magia dei Vini di un magnifico Territorio: lo Châteauneuf-du-Pape.

Giorgio Dracopulos

http://www.chateaulanerthe.fr/