Vini dolci

“Ricercare l’essenza più profonda del vino, facendosi trasportare nell’universo dei suoi bellissimi profumi” (Luigi Moio, Il Respiro del Vino).

Non solo dall’olfatto ma anche dai colori, dal suo canto nel calice, nel contatto tattile e nel gusto. Opere d’Arte dove mettiamo in gioco tutti e cinque i sensi contemporaneamente “impegnando così il nostro corpo e la nostra mente in modo complesso e totalizzante in una ricerca edonistica” (Luigi Moio).

A molti potrà sembrare una perdita di tempo e uno spreco di energie dedicare attenzione ad un tema apparentemente frivolo e leggero qual è il Bere Dolce.

È vero. Non è facile fare vini dolci eccellenti ed i numeri non appartengono a questa realtà.

Vini dolci. Il banco d’assaggio

La Community Vino una Passione ci crede. Anzi non li chiama Vini Dolci ma bensì “Capolavori da Meditazione e/o da Dessert” e tutti gli anni organizza un Banco d’Assaggio confacente.

Giovedì 29 dicembre 2022, tra Natale e Capodanno, presso il Ristorante Europa di Lido di Camaiore, storica sede della Community, si è svolto l’ormai tradizionale, abituale rituale della degustazione di OTTO Vini da dessert, in Blind Tasting.

Una serata particolare, ricercata, elegante e allo steso tempo molto istruttiva dove le bottiglie, vere star, a raccontare territori diversi ed evoluzioni nel tempo.

Vini dolci, i primi sei

Gli assaggi

Campione n. 1. Cristina Azienda Roeno. Vitigni Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer Aromatico, Sauvignon Blanc. Vendemmia 2018 Titolo 12,00%. Note aziendali: Vendemmia tardiva da uve stramature. Pressatura con i raspi, utilizzo di lieviti adatti ad alto tenore zuccherino. Solo inox;

Campione n. 2. MA Mas Amiel Azienda Mas Amiel – Maury. Vitigno Grenache Noir 100% Vendemmia 2012 Titolo 16,50%. Note aziendali: Selezione di 3 ha di vigne piantate nel 1914 su calcoscisti decomposto (settore Cabirou) a pH acido e pierosità importante esposizione a sud. Viti oltre 100 anni. VINIFICAZIONE in tini di legno a temperatura controllata. Fermentazione alcolica a 25°C. Aggiunta di alcol durante la vinificazione al fine di causare l’arresto della fermentazione.

Rivesaltes 1970 the best

Asfittici, i lieviti cessano la loro attività e il vino che ne deriva ne conserva una quota zucchero naturale non trasformato. Il momento mutazione esatta e dosaggio dell’alcool: condizionano il carattere e l’equilibrio dei Vins Doux Naturels. Svinatura in tini e botti nuove (20%) Invecchiamento 18 mesi;

Campione n° 3. Numero 11 Azienda Kracher Burgenland Illimitz Lago Neusiedler. TBA 314 g/l con titolo a 5,5%. Vitigno Riesling gallese 100%. Vendemmia 2007. Affinamento in inox x 18 mesi;

Campione n° 4. Grecale Azienda Florio Marsala. Vitigno Moscato d’Alessandria Vendemmia 2002 Titolo 15,50%. Note aziendali: Pressatura soffice delle uve. Dopo un breve contatto con le bucce inizio della fermentazione a temperatura controllata, 17°- 18°C, per raggiungere il tenore alcolico di 5° – 6°.

Aggiunta di distillato di vino sino a circa 15° per bloccare il processo fermentativo e preservare così buona parte degli zuccheri del mosto e i loro aromi. A primavera il procedimento di illimpidimento naturale. Almeno 2 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. RESIDUO ZUCCHERINO 125 g/l;

Campione n° 5. Caratello Azienda Pietro Beconcini San Miniato (Pi). Vitigni Trebbiano toscano e Malvasia Bianca. Vendemmia 2008 Titolo 17,00%. Note aziendali: appassimento per 5 mesi, a seguire caratelli di rovere e castagno per 6 anni, affinamento in bottiglia per un anno. Questo campione ha affinato per 6 anni in bottiglia;

Campione n° 6. Chateau Las Collas, Roussillon zona Rivesaltes. Vitigni Grenache gris, Grenache blanc, Grenache rosé. Vendemmia 1970. Titolo 16,00%. Percorso in cemento. La star della serata. Chapeau!!!

Vini dolci, i due spumanti

Campione n° 7. Spumante Ferrari Demi-Sec, Trento DOC. Vitigno Chardonnay 100% Titolo 12,50%. Note aziendali: 24 mesi sui lieviti selezionati in proprie colture. dosatura degli zuccheri. 35g/l. Esserci e non sentirli;

Campione n° 8. La Grand Cave Bugey Cerdon. Vitigni Gamay e Poulsard. Vendemmia 2020 Titolo 8,50%. Note aziendali: il Metodo Ancestrale è un metodo di vinificazione che potremmo definirlo come il padre fondatore dello spumante, visto che è un processo risalente ai tempi antichi e che mantiene una naturalità persa con i nuovi metodi.

Leggera pressatura delle uve necessaria per l’estrazione dei lieviti indigeni presenti nella buccia dei grappoli, per precisione nella pruina, seguita da una fermentazione (oggi generalmente in acciaio inox) a temperatura controllata. Di seguito la fermentazione viene bloccata ad un tenore di zuccheri preciso, necessario a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamento, senza l’aggiunta ulteriore di zuccheri e di lieviti. I lieviti e gli enzimi presenti inibiscono la formazione di troppa CO2 creando, come dicono i francesi, un “petillant” leggermente frizzante: le vin plaisir.

La Community Vino una Passione plaude a quei ristoratori che hanno capito l’importanza di questa tipologia proponendo questi capolavori al calice in modo da essere abbinati con un dessert fine-pasto o semplicemente per chiudere “in dolcezza” un convito. Chapeau!

Urano Cupisti

Degustazione del 29 dicembre 2022