Tenuta Buon Tempo. Vini assaggiati

Come mi piacciono i pranzi-stampa. Un modo diverso per conoscere un’azienda, i suoi uomini e raccogliere i giudizi dei miei colleghi. Elementi di un puzzle che solleticano una futura visita aziendale.

È successo nel mese di dicembre a Firenze. Ad ospitarci l’Osteria dell’Enoteca ubicata nei pressi di Palazzo Pitti. Filippo Bellini e Alberto Marchetti, in rappresentanza della proprietà, ad attenderci. Lo chef Nicola Chiappi chiamato a curare l’abbinamento cibo-vino.

Tenuta Buon Tempo. Osteria dell’Enoteca. Interno

“La Tenuta Buon Tempo si trova nell’estremo Sud del territorio di Montalcino, collocata all’interno di un paesaggio mozzafiato. L’azienda è infatti ‘abbracciata’ dalla catena montuosa dell’Anti Appennino toscano, dove tra tutti svetta il Monte Amiata, il fiume Orcia, confine Sud dell’appellazione del Brunello ed ha alle spalle la collina di Montalcino”. L’inizio, da parte di Alberto Marchetti, per capire di cosa stiamo parlando e dell’importanza strategica della posizione aziendale.

Breve e sintetica disquisizione di carattere informativo, dalla particella 56 del Podere Oliveto, all’acquisizione degli attuali proprietari (2012), l’inevitabile innamoramento di quest’ultimi e il via alla nuova produzione. Era nata la Tenuta Buon Tempo.

Nel 2015 viene imbottigliato e messo in commercio il Brunello di Montalcino annata 2010, primo vino con l’etichetta di Tenuta Buon Tempo.

Oggi, dopo un lungo percorso di conversione, arrivata la certificazione ufficiale di azienda biologica.

Tenuta Buon Tempo. Vigneto

Qualche significativo “numero”

La Tenuta si estende per 28 ettari di cui 14 vitati. 12 nei pressi di Castelnuovo Abate, 2 più a nord in località Montosoli. 5 ettari a Brunello, 8 a Rosso e 1 extra per la produzione di un IGT. I legni in cantina costituiti da Botti grandi (Brunello tradizionale) e da Tonneaux. È iniziata una produzione anche in anfora e cocciopesto, un IGT. Totali bottiglie su base annua dalle 50.000 alle 60.000 a seconda dell’annata.

“Clima e suolo sono gli ingredienti principali per la creazione di un ambiente favorevole, tale da crescere piante sane e grappoli capaci di esprimere al meglio le proprie qualità organolettiche”. Filippo Bernini si alterna nel dare notizie.

Tenuta Buon Tempo. Brunello 2016

“In soli 800 metri, dalla vigna più alta a quella più bassa, è presente un dislivello di circa 170 metri permettendo una forte escursione termica fra il giorno e la notte; favorendo così una maturazione lenta dei grappoli e conseguentemente una buona acidità nel vino finale, nonostante la completa esposizione a Sud Est dei vigneti.  La brezza costante proveniente dalla costa e la presenza del Monte Amiata a Sud garantiscono protezione dalle intemperie e dalle malattie in vigna, agevolando così la conduzione in biologico dell’azienda”.

L’inizio delle portate dalla cucina ci ha richiamato al rito dell’assaggio.

I vini presentati

– La Furba IGT 2022. Prodotto in cocciopesto e terracotta Tava. Work in progress.

– Rosso di Montalcino 2022. Vinificazione in cemento. Ottimo, 88/100;

– Brunello di Montalcino 2019. Botti grandi (20/25 ettolitri), lieviti indigeni. Eccellente, voto 91/100;

– Brunello di Montalcino dal vigneto Oliveto P56, 2016. Eccellente, voto 92/100.

Tenuta Buon Tempo. La Furba

Gli abbinamenti proposti dallo chef Nicola Chiappi:

– Flan di verdure di stagione e fonduta di pecorino

– Tarese del Valdarno

– Terrina di fegatini di pollo e riduzione di Vinsanto

– Ravioletto ripieno di Peposo di manzo al burro e timo (chapeau!)

– Sorra di vacca brasata e purè di patate

– Assaggio di formaggi stagionati

Montalcino mi attende per farmi calpestare le vigne della Tenuta Buon Tempo. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 4 dicembre presso l’Osteria dell’Enoteca. Firenze

Tenuta Buon Tempo
Loc. Oliveto 53024
Montalcino – Siena (Italia)
Tel: +39 340 1445985

info@tenutabuontempo.it

www.tenutabuontempo.it