Ornellaia 1998 nei giorni del Covid-19

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Nel cuore di Bolgheri nel 1981 Lodovico Antinori diede vita a quella che diventerà una cantina straordinaria che scriverà la storia di Bolgheri: Tenuta Ornellaia! Nel 1985 la prima vendemmia dell’Ornellaia, icona indiscussa dei supertuscan, che sarà poi messo in vendita nel 1988.

Oggi la tenuta vanta quasi 100 ettari vitati, dove vengono selezionati e raccolti solamente i grappoli più pregiati che successivamente in cantina vengono lavorati in modo separato in base al cru di provenienza.

Il vino ottenuto riposa un anno in botte e solo successivamente si prosegue con la composizione del blend mirato a esaltare e valorizzare sia il terroir che l’annata mantenendo quello che viene considerato lo “stile Ornellaia” che dà vita a vini di grande qualità caratterizzati da complessità ed eleganza.

Ornellaia 1998

La degustazione

In questo periodo così complesso riscopriamo il calore di casa e l’amore per la nostra Italia… insomma si sta a casa! In tutto questo, il vino, che per definizione è “condivisione” ci aiuta a trascorrere del tempo in modo piacevole.

La scelta, dettata dal puro campanilismo, ricade su un grande nome dell’enologia italiana: Ornellaia 1998!

La bottiglia è in perfette condizioni e anche in questo caso decido di non decantare, apro con il cavatappi a lamelle, verso e aspetto qualche minuto…

Il colore è rosso granato attraversato da leggere sfumature rubino, al naso è intenso e si susseguono profumi che ricordano la frutta matura e sotto spirito come le ciliege, seguono note di pepe nero, liquirizia, cuoio, tabacco, non manca una meravigliosa nota balsamica.

Il sorso è pieno, molto persistente con un tono regale, è nel pieno della sua maturità, si evidenziano tannini perfettamente integrati ed eleganti.

All’epoca definito da Wine Spectator il migliore vino al Mondo, io non posso affermarlo ma di certo è nella mia top ten di assaggi degli ultimi anni! Voto: 99/100

Emiliano Penco