Partecipare ad un evento (il Sabato del Vignaiolo Ligure Fivi) e rendersi conto di essere stato partecipe di un avvenimento ricco di nuove conoscenze ed emozioni, è ciò che auguro a tutti coloro che amano il nettare di Bacco.
Sabato 6 maggio, location unica come la Locanda dell’Angelo, situata nell’anfiteatro naturale della piana di Ameglia (La Spezia) che si affaccia sul Mar Ligure a sud e tende lo sguardo sulle Alpi Apuane a nord, a due passi dall’antico porto romano di Luni. “Quella terra leggiadra, dove il mare in certi giorni è un giardino fiorito” (Vincenzo Cardarelli).
Locanda dell’Angelo, tempio dei gourmet e gourmant, creato e diretto per molti anni dall’ineguagliabile chef Angelo Paracucchi.
Tutti ingredienti per una manifestazione denominata Liguria ai “cinque sensi”. Titolo quanto mai azzeccato.
E ci sono voluti tutti e cinque i sensi per vinovagare tra i banchi degli espositori.
Azienda Mammoliti, vini della Riviera Ligure di Ponente. Subito il ricordo “scolastico” dei Vermentini, Pigati, Rossesi, Granaccie, Omeaschi e Lumassine. A volte simili a, ma nella realtà molto diversi tra loro e gli altri.
Mi sono avvicinato al banco e subito la Signora Patrizia:
“L’azienda agricola Mammoliti è ubicata interamente nel territorio del Comune di Ceriana (provincia di Imperia). Su versanti in forte pendenza, resi coltivabili dai tipici terrazzamenti rivolti verso il mare, a un’altitudine di 350 – 450 metri e al limite delle zone coltivate, confina con il bosco e l’ambiente naturale tipico della macchia mediterranea.
Nasce nel 1999 dalla passione di Eros Mammoliti: incuriosito dall’importanza storica dei vitigni locali impegnandosi, da subito, nel censimento e recupero delle vecchie varietà autoctone che rischiavano di andare perdute. Queste varietà sono oggi identificate e coltivate in un vigneto “museo”, dove si possono apprezzare viti centenarie a piede franco tra le quali il Moscatello di Taggia”.
L’assaggio
Ero lì proprio per lui, l’introvabile Moscatello di Taggia passito, perla dell’enologia italiana.
Anche per gli altri vini prodotti che sono pur sempre il biglietto da visita della produzione rivierasca di Ponente. Ma il Moscatello mi ha attratto e carpito l’attenzione.
“Al Lucraetio Passito Riviera Ligure di Ponente DOC – Moscatello di Taggia, quest’anno il Concorso Enologico delle Città del Vino ha attribuito una Medaglia d’Oro. È un antico vitigno ligure, clone del Moscato bianco, che assume in Liguria ancora più aromaticità e morbidezza. Già famoso dal 1400 era esportato nel Nord Europa e apprezzato alla corte del Papa e dalla nobiltà.
Negli anni è andato perso quasi completamente, soprattutto dopo la fillossera. Ma oggi è tornato alla luce grazie ad un intenso lavoro di alcuni produttori, la Regione Liguria e l’Università di Torino. Poche bottiglie prodotte secondo la tradizione, con tanta passione e ricerca enologica per far tornare questo vino alla sua antica gloria”.
VINIFICAZIONE. Le uve sono vendemmiate al mattino presto in cassette da 15kg, vengono immediatamente portate in cantina e pigiate. Dopo la pressatura soffice segue la fermentazione classica in bianco a temperatura controllata con un affinamento sui lieviti di almeno 6 mesi.
DEGUSTAZIONE. Colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Al naso gli aromi sono quelli varietali del Moscato maturo, frutta gialla e agrume, con una leggera nota di aromi terziari. In bocca ha un impatto aromatico, con successiva comparsa della leggera struttura tipica della varietà e della buona acidità. Eccellente, voto 93/100.
Non mi sono dimenticato le altre etichette aziendali degustate e recensite:
Lucraetio Moscatello di Taggia versione SECCO. Giallo paglierino intenso. Al naso sentori agrumati insieme agli erbacei. Al palato se pur morbido manifesta freschezza e sapidità. Ben abbinabile con i formaggi. Eccellente, voto 91/100;
Epicuro 2022. Vermentino Terrazze dell’Imperiese IGT – Bianco. Prodotto con uve “vermentino” in parte provenienti da vigne di oltre 75 anni. Splendido esempio del Vermentino della Riviera Ligure di Ponente. Giovane e di acidità molto gradevole. Perfetto come aperitivo o in accompagnamento a crudo di pesce. Ottimo, voto 88/100;
Democrito. Rossese 60% e Ciliegiolo 40%. Rosso che unisce la bevibilità dell’uva Ciliegiolo alla trama fitta del Rossese. Al naso frutta rossa, note di lampone e ciliegia. Al palato equilibrato con tannini rotondi e delicati, ha una predisposizione ad un breve/medio invecchiamento. Ottimo, voto 88/100;
Arcade Rosé. Rossese 50% e altre uve autoctone rosse 50%. Colore rosa tenue, ha una produzione limitata di 4.500 bottiglie annue. Al naso note floreali e piccoli frutti rossi come fragola e ciliegia. In bocca è fresco, moribido e persistente. Ottimo, voto 87/100.
I vini sono prodotti nella piccola cantina familiare, dove l’attenzione ad ogni aspetto della vinificazione si unisce alla conoscenza e all’approfondimento delle tecniche enologiche. Tutti i vini e la filiera produttiva sono inoltre certificati come prodotti di agricoltura sostenibile ed a basso impatto ambientale secondo il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata. Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi del 6 maggio 2023
Azienda Agricola Mammoliti
Via Provinciale Sud, 160
Ceriana (Imperia)
Telefono: 338 1681609