Ogni volta è una grande emozione
Ogni volta è una grande emozione, ogni volta un “tuffo” nella ricerca selezionata, nei territori maggiormente vocati. Sembra di sfogliare un Libro. Quello che racconta le novità; le descrive, ti conduce nel particolare. Pagina dopo pagina, tavolo dopo tavolo, alla ricerca dei personaggi, delle loro storie e condividere con loro le unicità presentate.
Terrazza degli Aranci, Hotel Rome Cavalieri Hilton, Anteprime Ceretto. Un viaggio sensoriale in quella splendida terrazza al 9° piano da dove “domini” Roma. Il resto lo ha fatto una luminosa giornata solare.
L’inizio è d’obbligo: Perlage. Champagne Delamotte con un Blanc de blancs Collection 1999 su tutti (voto ) e un Cremant de Bougogne grande cuvée s.a. (voto
) a deliziare i palati.
AUSTRIA
Weingut Nigl, Kremstal-Austria con il suo delizioso, romantico Grüner Veltliner Freiheit 2014 (voto ) e il Riesling privat 2011, una vera “chicca” (voto
)
FRANCIA
La raffinatezza dei Sauvignon Blanc della Loira, riscontrata nel Poully-Fumé La Leontine del DomaineDaguenau 2011 (voto ) e l’eleganza del Sancerre Domaine Vacheron Guigne-Chevres 2013 (voto
) a testimoniare la valenza del territorio
L’ancora spiccata “giovinezza” emersa dall’assaggio dello Chablis Picq 1.ER Cru Vaucoupin 2011 “aggraziato” dal contenuto in una Magnum (voto )
La grazia unita a classe espressa dal Grand Cru Echezeaux del Domaine Jacques Prieur 2009. Un Pinot Noir proveniente da un Clos che permette una produzione di solo 800 bott/anno. Ricordi di un gioiello, espressione della delicatezza boisé. (voto e chapeau!)
La Vallée du Rhône si presenta con un Bianco 2012 di solo Viognier Chateau Grillet posizionato nella parte settentrionale della Valle. Meritevole di
Sempre nella parte settentrionale emerge un fantastico Crozes-Hermitage 2013 di Alain Graillot (voto )
Ė la parte meridionale con la valle di Cornas che mi seduce maggiormente: Clape Cornas 2007 (voto )
Altra Storia, altri vini, altre “delicatezze”. Percorriamo il terroir del Bandol. Chateau de Pibaron e il suo Rosé 2014. Molto giovane ma con uno charme accattivante. Voto
La poco conosciuta Cotes du Jura. Tanto se ne parla durante i Corsi di formazione ma i suoi vini, quasi introvabili fuori dal territorio di appartenenza, difficilmente sono presentati nei vari Banchi di Assaggio. E certi “miti” come il Vin de Paille, quando l’occasione si presenta, si eleva a Star delle Novità. Savagnin 2010 Berthet-Bondet voto ; Vin de Paille Berthet-Bondet 2009 Voto
PORTOGALLO
Cristiano Van Zeller Porto. Quinta do Valle Douro Maria, LBV 2010 Peccaminoso! Voto
Cristiano Van Zeller Porto. Colheita Tawny Port 1982. Da leccarsi i baffi! Voto e chapeau!
SPAGNA
Le cose che non ti aspetti. La difficoltà “a farsi largo” di fronte al tavolo. L’attenzione alle annate in degustazione, il non aver colto “al balzo” la loro presenza. Fascino misto ad ascendente e carisma. Lo Sherry. Anzi la verticale di Sherry. Solo Pedro Ximenes di Toro Albala’ Montilla Moriles. Ed allora “immergiamoci” in questa verticale partendo da un Gines Liebana 1910 arrivando ad un semplice Don PX del 2012 passando da Riserve datate 1929, 1945, 1955,1965,1986. Ne parlerò in separata sede perché meritevole di “approfondimento sensoriale”. E per finire la carrellata aziendale come non assaggiare un “cucchiaino di Mosto Cotto”. Chapeau!
ITALIA
Ma Ceretto significa anche VINI CERETTO. Dal Bianco Blangè-Langhe Arneis al Dolcetto d’Alba Rossana, dal Barbera d’Alba Piana al Langhe Rosso Monsordo, dal Nebbiolo d’Alba Bernardina ai Barbaresco con i Cru Asili e Bernardot, per finire ai Grandi Baroli Brunate, Prapò, Bricco Rocche. Tutte eccellenze di superlativa eleganza unita alla straordinaria tipicità piemontese.
Urano Cupisti