Bruno Paillard (foto aziendale)

La Maison Bruno Paillard, fondata nel 1981, è tra le più recenti, ma nasce da una antica famiglia di intermediari e vignaioli che da ben tre secoli vive in Champagne.

La tenuta si trova a Reims dove si estende su ben 32 ettari di vigneti, suddivisi in 15 Cru, di cui 12 classificati Gran Cru, includendo zone simbolo della qualità come Oger, Le Mesnil sur Oger, Verzay, Cumières.

Ciascun terroir è oggetto di costanti riflessioni al fine di selezionare le uve migliori per creare champagne unici, eleganti, complessi e puri, il tutto perfettamente in linea con la filosofia aziendale di Bruno Paillard, basata sulla costante ricerca dell’eccellenza.

Fiore all’occhiello dell’azienda sono i vini di riserva datati sino al 1985: sono proprio questi a donare un sapore unico agli champagne che ricordiamo avere affinamenti fino a quattro volte più lunghi rispetto a quanto indicato nel disciplinare.

Bruno Paillard è stato il primo in Champagne a indicare sulla bottiglia la data della sboccatura che ci permette di comprendere e conoscere l’evoluzione del vino.

La degustazione

Ieri sera sono uscito per la prima volta con una donna che corteggiavo da tempo e che  mi piace da sempre… inizia così la mia avventura!

Mi piacerebbe raccontarvi che tra noi c’era imbarazzo, che ci scrutavamo timidamente… ma non è vero, siamo entrati fin da subito in competizione, per creare la giusta complicità ho proposto un gioco: degustare una bottiglia alla cieca.

La signora avvicina il calice al naso e con fare sicuro, afferma: “Abbiamo  un vino bianco, che brilla, dal color oro, con un perlage finissimo, elegante e raffinato. Impossibile sbagliare, è champagne, oserei dire un blend!”.

Sorrido e capisco che davanti a me non ho un’astemia! 😉

Prendo la parola ed inizio a raccontare questo nettare…

“Al naso spicca la freschezza di una nota agrumata che ricorda i limoni di Sorrento, le arance siciliane, che si fondono perfettamente con aromi di frutti rossi. Segue un netto sentore di crosta di pane affiancato da note salmastre, in chiusura arriva la frutta secca dove si distingue una delicatissima mandorla!”.

Per la seconda volta la mia ospite mi interrompe rubandomi la parola…

“Al palato è cremoso, avvolgente, intrigante, vivace e persistente, si ritrovano le note agrumate a sostegno della importante freschezza che farà di lui un bellissimo vino in  maturità”.

Non posso che annuire e ascoltare affascinato le parole della gentil donna.

Concludo io, svelando il segreto: “Bruno Paillard Assemblage 2008, 42% chardonnay, 42% pinot noir, 16% pinot meunier, 8 anni sulle fecce, una sboccatura fatta nel giugno 2015, pertanto ulteriori 4 anni in bottiglia  e nonostante ciò è veramente giovanissimo”.

La donna in questione non è altro che la mia compagna, con cui ogni volta mi sembra di rivivere il primo appuntamento e vi posso assicurare che fu proprio così il nostro primo incontro/scontro.

Tutto questo per dire che è un vino che incontra i miei gusti personali ma che si scontra per la sua “gioventù” con il mio palato, abituato a vini maturi. Sicuramente scegliendo uno champagne della Maison Bruno Paillard non si sbaglia e indubbiamente lasciare riposare queste bottiglie in cantina ancora qualche anno non può che regalarci delle grandi e belle sorprese. Voto 92/100

Emiliano Penco