Se fino a qualche anno fa queste bottiglie potevano lasciare qualche dubbio sulla loro qualità, oggi gli esempi di ottima (se non d’eccellente) “finitura” del prodotto non mancano

Se la stragrande maggioranza delle case di Champagne rientra nell’ambito dei RM o dei NM, le RC, CM, MA e ND non sono però poi così rare. Le Rècoltant-Coopèratuer, ad esempio, sono in buon numero; qui gli associati, in forma cooperativa, affidano l’elaborazione dello Champagne ad una struttura centrale che riconsegna loro le bottiglie pronte alla commercializzazione. In parole povere, una spumantizzazione conto terzi fatta da una struttura che è controllata dagli stessi conferitori. Se fino a qualche anno fa queste bottiglie potevano lasciare qualche dubbio sulla loro qualità, oggi gli esempi di ottima (se non d’eccellente) “finitura” del prodotto non mancano.

Valore delle bottiglie che si fa sempre più apprezzare anche nei casi delle Coopèrative-Manipulant, strutture in cui i soci elaborano assieme  le loro uve commercializzando lo Champagne sotto il marchio unico della cooperativa. Non sono rare le CM di grande dimensione (ne è esempio il marchio Nicolas Feuillitta con 5000 associati ed uve da oltre 2000 ettari) e buona qualità, specie in quei comuni ad alta vocazione. MA, Marque d’Acheteur, e ND, Nègotian-Distributeur, sono invece legati al solo lavoro di commercializzazione del prodotto; entrambi contemplano l’acquisto di Champagne finiti per apporvi un proprio marchio.

 

TAPPA N. 8 – LO CHAMPAGNE “IN FAMIGLIA”, GEORGETON-RAFFLIN SALETTA DEGUSTAZIONE CON USO DI CUCINA.

Siamo tornati nel borgo di Ludes, in Montagne de Reims. Ci stimola l’idea di visitare un Rècoltant-Coopèratuer, ovvero di coloro che non dispongono di una propria cantina attrezzata per produrre Champagne ma che si affidano alla struttura cooperativa, per capirne l’essenza. Si potrebbe pensare ad un caso isolato, invece sono tanti i piccoli che non potendosi permettere una propria struttura (Georgeton-Rafflin conta meno di 3 ettari, calcolate voi i costi fissi) si affidano ad una cooperativa di vinificazione.

L’accoglienza è delle più calde ed informali. Madame Georgeton ci accoglie nella cucina di casa, con pentole e stoviglie segno del passaggio degli uomini a mezzogiorno; sono da poco passate le 13 ed in Champagne già si è nei campi a lavorare. Una vecchia credenza ospita l’esposizione della bottiglie commercializzate, stringata ma esaustiva, con tanto di prezzi appesi alle stesse. Si parte col Brut Reserve, blend di pinot nero, chardonnay e pinot meunier, fresco e scorrevole; uno Champagne che punta non tanto sulla struttura, quanto sulla sua eccellente beva “agrumata”. Approccio disinvolto che si ritrova anche nel Brut Rosèe de Saignè, da uve pinot della Montagne de Reims, da provare su un bel carpaccio di carne. Si sale in muscolarità con il Brut Premier Cru Millèsime 2007, (40% di chardonnay, saldo dei due pinot); il naso ha note di nocciole e pesche sciroppate, la bocca è piena e di buona profondità. Da “giocarsi in tavola” assieme ad  una carne bianca, tacchino o pollo a vostra scelta.

Prezzi: si parte dai 14 Euro del Brut Reserve, assolutamente ben spesi, ai 18  Euro per il millesimato. Degustazione e vendita nei feriali, magari non all’ora di pranzo quando la tavola ove si degusta è impegnata per altre “faccende”.

Daniele Bartolozzi


GEORGETON-RAFFLIN

25, Rue Victor Hugo

LUDES (Montagne dei Reims)

champagne.georgeton.rafflin@wanadoo.fr