Champagne

Chi, nel mondo del vino, non conosce Mario Federzoni?

Chambellan de l’Ordre des Coteaux de Champagne, Chevalier du Tastevin de Bourgogne, autore di 4 libri tra cui “Uomini & Champagne” e di altre varie pubblicazioni. Da molti definito: “la Bibbia del vino”.

E quando capita dalle mie parti, l’istinto mi porta ad andare ad ascoltarlo. Così è stato il 26 febbraio ultimo scorso presso il Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio.

Principe di Piemonte

Occasione: la presentazione del catalogo della distribuzione Première Italia della quale Mario ne è l’amministratore delegato.

“Aiutiamo i ristoratori a scoprire prodotti capaci di stupire i clienti a tal punto da far decollare le vendite di vino trasformando i costi in guadagni anche senza personale qualificato e con il locale pieno”

Lista prodotti Première Italia

A seguire: “Il mercato enologico nel nostro paese ha registrato, negli ultimi 10 anni, un trend più che positivo nel consumo di vini spumanti, con una crescita annua consolidatasi negli ultimi anni al 27%.

Première nasce nel 2012, grazie all’esperienza maturata nel settore vinicolo dai soci fondatori, ove operano da tre generazioni, ed è la prima distribuzione italiana specializzata in bollicine” (no Mario, non chiamarle così: è riduttivo. Solo perlage!).

E la sala stracolma di ristoratori ad applaudire.

Infine l’attesa degustazione di 20 campioni selezionati dal team Première. Insieme a champagne (undici campioni), quattro italiani (Prosecco, Franciacorta, Alto Adige, Alta Langa), uno sloveno, un Cremant della Borgogna, un Cremant d’Alsace e un Riesling del Baden-Wüttemberg (Germania). Tutti meritevoli di attenzione.

Campioni assaggiati

La degustazione

Da questi ho estrapolato quattro champagne che maggiormente mi hanno colpito e dei quali ne riporto le caratteristiche:

– La CroixSaint-Ladre Premier Cru. Extra-brut Blanc de Blancs, Millèsime Chardonnay 100%. Maison Colin a Vertus, Côte des Blancs. 72 mesi sui lieviti. Speziato, estroverso con note fruttate. Al palato con un finale definito e allungato. Fine, slanciato, struttura equilibrata, direi di razza. Eccellente, voto 91/100;

– Carnet de Leone extra-brut Chardonnay 100%. Maison Bolieu a Bassuet, nel Vitryat. 4 gr/l, 96 mesi sui lieviti. Il Vitryat è un settore isolato della Côte des Blancs posto a sud-est attorno alla città di Vitry. Suolo molto gessoso. Fino a poco tempo fa i viticoltori di questa zona erano conferitori d’uve alle grandi Maison di Reims e Épernay. Il naso liberato dalla carbonica finissima si è presentato con il suo ventaglio fruttato con note delicate di pâtisserie. Al palato pieno, sferico, gradevole, goloso. Chapeau! Eccellente, voto 93/100;

Louis XV De Venoge 1996

– Rosé de Saignéè Brut Pinot Noir 100%, Maison Morel, Les Riceys, Barséquanais, Côte des Bar, Aube. 8 g/l, 60 mesi sui lieviti. Parlare della Maison Morel è parlare di un mito, colui che ha sdoganato i rosé di Les Riceys, perle uniche e ricercate della Champagne. Un grande ed unico Rosé metodo saignée. Sottosuolo ricco di Kimmerdge.  Puro champagne rosato. Naso delizioso, floreale, lampone, ribes nero, granatina, gourmand al palato, molto fruttato con volume. Lungo, pieno, finale di ciliegia, speziato. Chapeau!! Eccellente voto 92/100;

– Louis XV Millèsime 1996. Maison De Venoge. Épernay. Chardonnay 50%, Pinot Noir 50%. Uve provenienti da Ambonnay, Verzenay, Les Ricys, Montagne de Reims. Sboccatura febbraio 2022. 25 anni sui lieviti. Una bomba. Descriverlo non basterebbe un A4. Mi esprimo con affascinante, seducente, provocante, stregante, sensuale. Chapeau!!! Eccellente, voto 95/100.

Urano Cupisti