Storie napoleoniche alle spalle, l’azienda agricola Boccadigabbia, così come la conosciamo oggi, ha origini abbastanza recenti: 1956 quando la famiglia Alessandri, attuale proprietaria, la rilevò dal Principe Luigi Girolamo Napoleone Bonaparte, ultimo pretendente alla Corona Imperiale.

Per conoscere meglio questa realtà marchigiana ho avuto l’onore di essere invitato alla presentazione dei suoi vini venerdì 25 ottobre presso il Savini Restaurant posto all’interno del NH Hotel Collection Porta Rossa nel cuore di Firenze.

Ad accogliermi Elvidio Alessandri, attuale proprietario di Boccadigabbia.

Insieme a Elvidio Alessandri

Personaggio simpaticissimo, attento, profondamente appassionato del suo lavoro. Dalla chiacchierata a tavola è emerso il suo lato di sperimentatore infaticabile, continuamente alla ricerca “di un più saldo radicamento territoriale per i suoi vini”.

Insieme all’enologo Emiliano Falsini hanno raccontato il territorio, specifici terreni, idroclimi, il posizionamento dei vitigni, la scelta dei vitigni stessi, la filosofia della produzione; insomma tutto quanto rientra in quella parolina magica “terroir”.

Bianchi e Rossi, ambedue punti di forza delle proposte anche se, in questo venerdì fiorentino, molto interessante l’attenzione particolare rivolta al Ribona.

Diciamo che il vino Le Grane prodotto con uve Ribona è stata l’occasione per conoscere meglio questa splendida realtà marchigiana.

Emiliano Falsini e Elvidio Alessandri

Vitigno autoctono? La risposta secca è: certamente sì anche se, personalmente, ho un’idea diversa sull’uso del termine “autoctono”.

Lo confesso: ho perso il vero significato della parola perché troppo abusata. Preferisco “locale” e ne sono particolarmente convinto.

Quindi “Ribona vitigno locale del maceratese”.

Parente del Verdicchio, del Greco, del Grechetto, del Trebbiano?. Lo ritroviamo iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970 come Maceratino. Ma la genesi del nome, Maceratino, lo riconduce all’alveo della sua massima diffusione che è rappresentato dalle campagne del Maceratese dove è conosciuto come Ribona.

Fresco, appagante, immediata gradevolezza, accenni minerali. E del Roseo da Pinot Nero ne vogliamo parlare?

A completare la lista dei vini gli assaggi di Tenuta La Floriana. 30 ettari nei pressi di Macerata di cui 24 coltivati a vigneto. Montepulciano, Sangiovese, Verdicchio, Ribona e Malvasia.

Al Savini

Anche il Marche Bianco e il Marche Rosso, ambedue IGT, fedeli alla semplicità come caratteristica migliore del lavoro in vigna e in cantina.

Il territorio del maceratese negli ultimi anni sta portando alla luce un serio lavoro talentuoso nella consapevolezza dei valori che scaturiscono dai vigneti e vitigni locali.

Marche: non solo Verdicchio mi verrebbe da aggiungere ma vini da vitigni locali che scrivono una storia diversa, autentica, sensibile alla varietà dei territori. Chapeau!

Urano Cupisti

Boccadigabbia

Contrada Castelletta 56

Civitanova Marche

Tel       0733 70728

info@boccadigabbia.com

www.boccadigabbia.com