Cantina Pisoni da anni si batte per la valorizzazione del vitigno Rebo e del suo Reboro, rosso da appassimento, con una serie di iniziative a partire dalla vendita En Primeur, fino al Reboro Day.

Nuova vita e splendore per il vitigno Rebo, valorizzato e promosso in questi anni grazie al progetto Reboro realizzato grazie all’intuizione di Marco Pisoni, della Cantina Fratelli Pisoni, a Pergolese in provincia di Trento, assieme a un gruppo di viticoltori del territorio.

Dalla sua nascita sono passati 70 anni, da quando negli anni Cinquanta l’agronomo e genetista Rebo Rigotti ha creato il vitigno Rebo (incrocio 107-3), da Merlot (vitigno francese, la mamma) e Teroldego (vitigno trentino, il papà).

Un lavoro costante per i cugini Pisoni, Marco e Stefano, sin dalla loro prima iniziativa “Your Vine, your Wine”, che prevede la valorizzazione di questo straordinario vitigno attraverso l’adozione di una vite di Rebo, con l’entrata di diritto nella community del Wine Club Pisoni.

Da sinistra Marco e Stefano Pisoni – Cantina Pisoni

La naturale evoluzione di questa prima fase è stato il Reboro Day, evento che ogni anno a giugno richiama centinaia di persone da tutto il nord Italia, quest’anno arrivato alla sesta edizione.

Non ultimo l’azienda viti-vinicola Fratelli Pisoni lancia per il secondo anno consecutivo il progetto Reboro en Primeur, un’opportunità che garantisce agli appassionati della sua community di accaparrarsi una parte del lotto di questo grande rosso prima ancora che sia imbottigliato.

A partire dalla primavera 2024 sarà disponibile il Reboro 2019, con lotti da 6 bottiglie, ma è già possibile prenotare le altre annate, tra cui la 2022, considerata l’annata perfetta, per la combinazione delle condizioni climatiche durante le varie stagioni, che vanta grande struttura, equilibrio e una straordinaria potenzialità di affinamento in cantina.

Reboro – Cantina Pisoni

Rebo e Teroldego

L’azienda Fratelli Pisoni produce anche il Pradi, un Teroldego in purezza, che evolve 12 mesi in barrique, vitigno padre del Rebo, assieme al Merlot. Il Teroldego viene coltivato in tutto il Trentino, e potrebbe essere imparentato con il Lagrein. Un vino rosso brillante, ricco di polifenoli, con il tipico profumo di viola e dal tannino vellutato.

Il Rebo senza appassimento prodotto dalla cantina Fratelli Pisoni, vero e proprio “autoctono culturale” vanta l’eleganza del Teroldego e la potenza del Merlot, ed evolve 24 mesi in barrique. Rubino intenso, si apre su profumi di piccoli frutti rossi come amarena e ribes, ricordi speziati con un tannino fitto ed elegante.

Non solo Reboro

L’Azienda Fratelli Pisoni produce 80mila bottiglie su 17 etichette, comprese il Vino Santo Trentino Doc, il Reboro e il Mesum. Producono il Petiz, un Rosato da Sirah, e i bianchi Annada (Nosiola, 12 mesi in tonneau di acacia e 6 mesi in bottiglia), Folada (Nosiola, acciaio), San Siro Bianco (Chardonnay, acciaio), Le Part (Pinot Grigio, acciaio) e il Moscato Dolce.

Tra gli altri grandi rossi si conta un Pinot Nero in purezza, il Sarica Rosso (80% Syrah, 20% Pinot Nero) e il San Siro Rosso (50% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot) con un passaggio di 12 mesi in barrique e 6 mesi in bottiglia.

Territorio – Cantina Pisoni

Dopo anni di ricerche enologiche, inoltre, la famiglia Pisoni è riuscita a realizzare un metodo di vinificazione che non rende necessario l’utilizzo di solfiti aggiunti, tanto da produrre due etichette, il Codecce (70% Sauvignon bianco, 20% Goldtraminer, 10% Nosiola, 12 mesi in acciaio e 6 mesi in bottiglia) e il Gobbo Rosso (Teroldego, 8 mesi in acciaio e 4 mesi in bottiglia).

Foto: PhotoCru

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