Alla scoperta dei prodotti della filiera corta

Si è tenuto Sabato 16 a Pontedera, nell’inusuale quanto inconsueto e attraente contesto del Museo Piaggio, tra “vespe ed api” di ogni epoca, l’attesa Cena Gran Galà di Sapori d’Autunno. Inizio e presentazione della celebrazione delle eccellenze enogastronomiche della filiera corta svoltasi il giorno dopo, Domenica 17, al Centrum Sete Sòis Sete Luas.

“Sapori d’Autunno è una delle più importanti manifestazioni agroalimentari del territorio. Si avvale della direzione artistica del giornalista enogastronomo Enrico Bimbi”.

Così è iniziata la Cena del Gran Galà con la presentazione del “Direttore Artistico”; Il personaggio voluto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Pontedera retto dal Vice-Sindaco, Dott.ssa Angela Pirri, organizzatore dell’intera rassegna. Selezionati oltre 70 produttori divisi in food e wine a rappresentare la “filiera corta” delle grandi eccellenze del territorio.

Il giorno successivo, al Centrum Sete Sòis Sete Luas, la parte settoriale maggiormente presente è stata quella del comparto vitivinicolo della Valdera rappresentativo dei territori comunali di Pontedera, Cenaia, Terricciola, Fauglia, Peccioli, Lajatico dei confinanti Montopoli Valdarno, San Miniato fino ai più lontani, graditi ospiti, di Montescudaio, Castelfalfi, Volterra e Montepulciano. Un parterre ricco, con l’esposizione del meglio delle loro produzioni.

Sul versante gastronomico l’offerta non è stata da meno, tutta eccellente.

Birra, norcineria, formaggi, dolci, pasta e farine, verdure e altri prodotti dell’orto, miele e l’immancabile Olio extravergine d’oliva, vanto e “dote” di questo territorio.

Il tutto in una Mostra-Mercato dove il degustare ha rappresentato la motivazione all’acquisto.

Sicuramente il Gran Gala di Sabato è stato il momento più significativo e preparatorio all’evento.

Non una semplice e scontata Cena di Gala, passerella di personaggi e politici del luogo,” ma coinvolgimento di aziende dell’agroalimentare che hanno voluto essere presenti con il meglio delle loro produzioni”.

Ed allora sulle tavole imbandite, in mezzo a “vespe ed api”, la presenza degli oli vergini d’oliva che hanno dato il via alla Cena con la tradizionale “bruschetta”, da sempre componente irrinunciabile per apprezzarne le qualità. A seguire una serie di piatti stagionali a Km 0 e degustazioni di prodotti dell’agroalimentare recentemente insigniti di prestigiosi premi nazionali e internazionali come il Pecorino Dop Busti e il Panettone Gori. E i vini presentati?

“Sul versante enologico il percorso prenderà le mosse da un solare pinot grigio, per poi passare attraverso tre rossi a base Sangiovese di personalità accattivante, per approdare infine ad una vendemmia tardiva che addolcirà tutto il percorso”. Così nelle premesse. Lo è stato?

Una cosa è certa: il lavoro di Enrico Bimbi alla fine è stato premiato da un applauso non formale, partecipato e sincero.

Degustare la musica e ascoltare il vino. Non mi sono sbagliato a scrivere. Un’altra mossa vincente da parte degli organizzatori. “Tratteggiare la personalità del vino con note musicali romantiche”.

“Il pubblico ha ascoltato, degustato, provato a catturare con la propria sensibilità, gli accostamenti tra melodie di suoni e di sapori” Chapeau!

Per la cronaca a suonare ed accompagnare le degustazioni è stata Cantina Jazz: la band nata negli anni 2000 a seguito di ricerche semiserie sugli apparentamenti tra le melodie jazz, i sapori e profumi del vino”.

È di loro la frase Degustare la musica e ascoltare il vino.

Urano Cupisti