“Girovinavo” tra i banchi di Naturae et Purae la rassegna bio&dynamica che il Merano Wine Festival dedica a questi tipi di produzioni nelle sale del Kurhaus il giorno prima dell’apertura della kermesse.

Il Kurhaus diventa, per un pomeriggio, la location perfetta per assaggiare, degustare e confrontare vini da agricoltura biologica, biodinamica naturale e integrata. Cento produttori con più di duecento etichette.

E nel mio girovinare ho scoperto, nell’edizione 2019, diverse realtà degne di menzione come l’azienda romagnola Condé.

L’Azienda Condé

“Predappio è un piccolo comune della Romagna, incastonato tra gli Appennini e il mare Adriatico, ai confini delle Foreste Casentinesi e della Pianura. Vallata autentica, con poche case e tante vigne, dove antichi mestieri si conservano e i ritmi sono ancora quelli dettati dalle stagioni”. Così è iniziato il colloquio con Alessandra Fiorini del commerciale.

“Qui le vette degli Appennini lasciano spazio a colline dolci, particolarmente elette per la viticoltura. Il clima, influenzato dalle montagne e dal mare regala sempre un leggero vento e grandi escursioni termiche notte giorno, che tanto giovano alla maturazione delle uve e ai profumi del vino”. Racconto che continua per trasmettere una visione di quel territorio.

Condé. Vigna Massera

“Il suolo a matrice calcareo-argillosa è caratterizzato dalla presenza dello Spungone, una roccia pliocenica di origine marina, ricordo di quando 3 milioni di anni fa il mare Adriatico arrivava alle nostre colline, e quelli che oggi sono i crinali erano scogliere”. Tutto questo mentre Alessandra “inondava” i calici degli avventori al Banco n. 46 del Pavillon des Fleurs.

Conosciamo la Romagna per il suo Sangiovese del quale i romagnoli vanno orgogliosi. A Predappio vanno oltre; fieri di coltivare la varietà locale di Sangiovese Piccolo, il Sangiovese di Predappio, chiamato anche Sangioveto dal cannello Piccolo dove i grappoli sono più spargoli e la buccia spessa regala colore ai vini.

“Essere viticoltori a Predappio significa confrontarsi con piú di 700 anni di storia della viticoltura e avere l’ obbligo di proteggere le tradizioni”.

Leggo dalle note del sito: «Sono nato in campagna, sono partito, e ci sono ritornato, anni dopo, con una maggiore consapevolezza e un grande obiettivo: dedicare la mia vita al Sangiovese di Predappio.»

Condé. La cantina

Questa frase attribuita a Francesco Condello, il proprietario di Condé, ci svela anche l’orientamento “bio” che è stato intrapreso e rafforzato per dare un’immagine diversa, legata alla diversità dei tempi, dettati dalla natura. “Qui al posto dell’orologio si guarda ancora il calendario”.

Ed ecco affiorare dal colloquio un altro elemento che molti trascurano o raccontano come finale dell’affinamento senza dare quel giusto riconoscimento a quei contenitori che fanno dei vini “dei veri campioni fuoriclasse”: la bottiglia di vetro.

Il vetro per noi è come il buon legno. I nostri vini vengono messi in commercio solo quando vengono ritenuti pronti e l’eleganza del tannino è essenziale per ritenerli tali. Ogni anno più di mille bottiglie non vengono messe in commercio ma pazientemente protette e messe da parte, per diventare la nostra riserva storica. Le bottiglie storiche sono per noi una memoria dell’annata e la testimonianza della vocazione del territorio e del legame con la nostra terra”.

Gli assaggi

Raggio Brusa 2015, Sangiovese di Predappio 100%.

Note aziendali: Prodotto dalle migliori uve dell’omonima vigna, una costa piantata a Sangiovese, perfettamente esposta ad est. Dall’esposizione ottimale alla luce mattutina deriva il nome della vigna, Raggio Brusa, ovvero il ”Raggio che Brucia“. Acciaio inox e botti di Slavonia per 30 mesi

Le mie considerazioni: Al naso sprigiona una incantevole complessità aromatica. Al palato si snoda tra acidità, tannini, sapidità nel segno di una lunga persistenza. Una vera e propria delizia. Eccellente, voto 90/100

Vini Condé

– Raggio Brusa 2016, Sangiovese di Predappio 100%

Le mie considerazioni: Olfatto con affascinante amalgama di frutta e speziature. Al palato una naturalezza di espressione con trama tannica nobile. Eccellente, voto 90/100

– Massera 2016. Merlot 100%

Note aziendali: Valorizzazione del terreno, basse rese per ettaro e l’estrema cura della vigna sono le peculiarità che permettono una piccola ma significante produzione di grappoli per ceppo. L’uva viene diraspata e pressata in modo soffice. Dopo un periodo di macerazione a freddo, inizia la fermentazione alcolica in vasche di acciaio a temperatura controllata di 28-30° C.

Rimontaggi e délestage sono svolti in tutta la fermentazione per garantire la perfetta estrazione dei pigmenti e preservarne l’equilibrio tannico. Il Massera invecchia in barriques di rovere francese di media tostatura per 24 mesi. Successivamente segue un affinamento in bottiglia di almeno ulteriori 12 mesi.

Le mie considerazioni: La risposta a coloro che pensano alla Romagna per il solo sangiovese. Merlot di gran classe. Profumi avvolgenti e sviluppo al palato di complessità con tatto carezzevole e persistenza lunghissima. Eccellente, 91/100

– Massera 2011. Merlot 100%

Le mie considerazioni: Otto anni e non sentirli. Sei anni di vetro a sviluppare sentori pregevoli. Sfumature che accarezzano sensualità e vigore. E non finisce qui. Eccellente, voto 91/100

La vititicoltura al centro della vita di Predappio, La viticoltura al centro del progetto Condé. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 8 novembre 2019

Azienda Condé
Via Lucchina  27
Fiumana di Predappio  (Fc)
Tel:  0543  940860

info@conde.it

www.conde.it