Forme. Chef Arianna Gatti (crediti Nicolò Brunelli)

Ad Arianna Gatti è stato assegnato questa mattina, a Roma durante la presentazione dell’edizione 2024 della Guida Ristoranti d’Italia, il premio Cuoco Emergente dal Gambero Rosso. Il riconoscimento, consegnato dal direttore editoriale Laura Mantovano nelle mani della chef di Forme, il fine dining di Brescia che ha aperto i battenti nel gennaio di quest’anno, viene conferito ai giovani talenti della ristorazione italiana in collaborazione con Acqua Panna – S. Pellegrino e, dal 2018, è intitolato ad Alessandro Narducci, giovane chef romano scomparso in quell’anno.

«Dall’inaugurazione di Forme – ha dichiarato Arianna Gatti – sono passati pochi mesi ed essere nominati Cuoco Emergente, dopo così poco tempo, è per me un grande onore. Ringrazio il Gambero Rosso, la mia brigata, il team di sala e la proprietà del ristorante, nella persona di Paolo Naoni, che ha saputo supportarmi».

Forme. Aperitivo, arrosticini (crediti Nicolò Brunelli)

Classe 1991, Arianna Gatti è originaria di Forme, un piccolo borgo dell’Abruzzo in provincia de L’Aquila. Nel 2013 si è diplomata al 18° Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA. Dopo diverse esperienze professionali nel dicembre 2013 è entrata a far parte della brigata del Miramonti l’Altro di Concesio, dove, grazie al suo talento, ha ricoperto il ruolo di sous-chef. Nel 2018 ha inoltre partecipato, in Spagna, a un programma di aggiornamento nelle cucine del ristorante Casa Marcial e del Ricard Camarena Restaurant.

Tradizionale e dal design ricercato, è così che si presenta oggi la cucina di Arianna Gatti. Abruzzese di nascita e bresciana d’adozione, la chef nei suoi piatti coniuga con maestria il meglio che le due diverse culture culinarie sanno offrire: nascono così piatti concreti e di sostanza, dove ingredienti e tecniche si fondono in un perfetto equilibrio.

Forme. Foto aerea della corte

Il ristorante Forme è situato appena fuori dal centro urbano di Brescia, nella prima fascia rurale a sud della città, in una corte ristrutturata risalente all’Ottocento.

Qui, in un contesto storico che rimanda alle cascine che un tempo trapuntavano le campagne dell’Italia settentrionale, gli oggetti di design che con le loro forme eccentriche e inusuali decorano le sale del ristorante danno luogo, grazie all’incontro con i dettagli architettonici della corte, a un matrimonio stilistico ineguagliabile. Lo stesso che, grazie al sapiente lavoro compiuto nella cucina, dà vita a una vera e propria esperienza culinaria e sensoriale.