Una famiglia, il suo dolcetto e non solo

Occasione dell’incontro, avvenuto a Milano mercoledì 6 dicembre, la presentazione delle annate nuove e della new entry in produzione dal 2013 con uscita sul mercato in questa occasione: Barolo dal vigneto di Novello.

Un Barolo, nelle intenzioni di Giorgio Abrigo e dei suoi figli, destinato ad invecchiare nel tempo.

Da una vigna di due ettari, terreni marnosi con strati di calcare attraversati da “lingue di sabbia”. Esposizione ottimale verso sud-est. Macerazioni post-fermentative e affinamento classico in botti di Slavonia da 10 hl. Tutti elementi “confortanti”, garanzia di eleganza e quadro gustativo di una certa austerità, l’austerità del barolo.

L’assaggio ha mostrato una sintesi tra olfattivo e gustativo basato sulla espressività: buona avvolgenza alcolica, un convincente assetto verticale, una purezza estrema, una lenta apertura olfattiva che garantisce solidità e futuro. Uno di quei vini che possiedono il dono della grazia.

Le nuove annate dei classici Abrigo sono state presentate da Paola, moglie di Giorgio e tecnicamente dal figlio Giulio.

“Alla base di tutto c’è il nostro legame con il territorio, dove la tipicità viene valorizzata nei suoi diversi modi in cui si presenta”. A parlare è la Signora Paola che ricorda la storia della famiglia Abrigo, una delle tante storie legate a queste terre identificate dai Sorì, aree di territorio particolarmente vocate alla viticoltura ed esposte al sole (soleggiato, sorì), oggi catalogate e mappate in un numero di 76.

“In particolare l’amore per il Dolcetto di Diano d’Alba di cui continuiamo a raccontare la sua evoluzione. Dal paziente lavoro in vigna rispettoso del suo naturale sviluppo alle tecniche usate in cantina per trasformare il succo delle uve in vino. La magia del perfetto equilibrio spontaneo tra clima, umidità, temperatura e caratteristiche dei Sorì, con la loro biodiversità”.

Sono gli assaggi a decretarne la “bellezza espressiva”.

Dolcetto di Diano 2015 Sorì Crava. Viti di circa 30 anni, terreno in prevalenza argilloso posto a circa 400 metri. Grintoso con belle effusioni fruttate, vegetali e balsamiche. Finale da facile beva. Buono tendente all’ottimo.

Dolcetto di Diano annata 2016 proveniente dallo stesso Sorì. Rubino trasparente, Bello sui toni fruttati rossi piccoli. Eleganza semplice ma appagante. Ottimo.

Dolcetto di Diano Superiore 2015, Sorì Garabei, quello prezioso e antico, formato da ceppi di 50 anni. Sorso potente, gradevole e saporito. Equilibrio e lunghezza. Ottimo tendente all’eccellente.

“Coltiviamo anche vitigni Barbera e Favorita, quest’ultimo per produrre il nostro bianco. Il vigneto del Barbera si trova sotto alla Rocca, sulle arenarie di Diano. Sabbie più o meno compatte alternate ad arenarie grigie. Lavoro durissimo nel preparare la vigna ma ne è valsa la pena. Il vitigno Favorita occupa poco più di un ettaro di terreno aziendale per la produzione di un bianco destinato ad un uso prettamente stagionale”.

Barbera d’Alba 2015. More, lamponi, ciliegie con chiusura minerale. Bella corrispondenza naso e palato e buona persistenza. Ottima Barbera da bere con piacere.

Favorita 2016. Preparata e voluta per soddisfare la semplice beva degli aperitivi. Carbonica presente a solleticare il palato senza disturbare la beva. Vino giovane da bere nella sua gioventù.

Nebbiolo d’Alba 2015. È stato presentato come austero, scontroso per la sua giovane età. Lo definirei caldo, concentrato con tannini un po’ irruenti così come deve averli un nebbiolo giovane di queste parti. Un buon supporto speziato da legni utilizzati “alla francese”, non invadenti. Ottimo tendente all’eccellenza.

“La storia, le emozioni si uniscono sulle nostre colline dipinte dai vigneti e noccioleti, contornate da castelli che dominano i paesi. Un quadro perfetto da vivere intensamente”.

Rompi il guscio e assaggia le Langhe.

L’Azienda Abrigo coltiva da oltre quarant’anni noccioleti sulle colline di Diano d’Alba su una estensione di circa 10 ettari. Ma questa è un’altra storia.

Urano Cupisti


Abrigo Giovanni

Via Santa Croce 9

12055 Diano d’Alba (Cn)

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