Tutto pronto sulle colline del Candia: vendemmia al via nei prossimi giorni. Tocca prima al merlot e al syrah.

L’investimento dell’acquedotto agricolo ha già prodotto i primi frutti: evitare il dramma della siccità nelle colline del Candia. La vendemmia è salva grazie all’irrigazione di soccorso. Se in molte aree della Toscana la siccità e le alte temperature hanno prodotto grande sofferenza tra le viti e regalato più di una incognita ai produttori, per il Candia dei Colli Apuani Doc la prossima vendemmia si preannuncia “strepitosa”. A dirlo è Aurelio Cima, Presidente del Consorzio di Tutela pronto a dare il via alla vendemmia già a partire dai primi giorni del mese di settembre. Nelle colline dove nasce la piccola Doc è tutto pronto, si aspetta solo un po’ di pioggia – gradito evento – e qualche giorno di maturazione per consentire il raggiungimento della fase ottimale. “Iniziamo con il merlot ed il syrah – spiega Cima – poi passeremo al vermentino, al sangiovese e al massaretta. Saranno 15-20 giorni intensissimi. L’uva è spettacolare, la vegetazione è molto bella: sta procedendo tutto come da programma. Un po’ di pioggia farebbe comunque molto comodo in particolare in quelle zone dove non è ancora stata possibile l’irrigazione”. Cima ha provato direttamente l’esperienza dell’irrigazione di soccorso: “due volte a luglio, ed una a metà di agosto – racconta – questa infrastruttura risolve un grandissimo problema che era quello dell’approvvigionamento dell’acqua. L’acqua è una forma di ricchezza, e lo sarà sempre di più nel futuro visto anche il mutamento del clima”.

 

Le aziende vitivinicole del Candia – ma anche gli hobbisti – hanno trovato, alla vigilia dell’estate, un importante alleato destinato ad essere strategico nel futuro dello sviluppo e della crescita dell’economia legata al vino. L’acquedotto agricolo realizzato dal Comune di Massa – 6,224 metri di lunghezza – ha permesso a circa 180 utenti che si sono già allacciati alla rete tra Via dell’Uva, Via Ponte del Vescovo e Via Renza di effettuare l’irrigazione nella fase di maggiore criticità evitando destino diverso alle vigne. “L’opera dell’acquedotto – analizza Roberto Verzanini, Direttore Consorzio di Tutela – si è già rivelato uno strumento efficace e di estrema importanza per le imprese. E’ un investimento che guarda al futuro considerando la grande frequenza degli eccessi climatici. L’irrigazione di soccorso è stata fondamentale già in molte aree in attesa del completamento di tutti gli allacciamenti”.

 

Tornando alla vendemmia che sarà anticipata anche di 15 giorni rispetto alla tradizione sarà generale un calo produttivo che lo studio tecnico Almagricola, per conto di Coldiretti (info su www.massacarrara.coldiretti.it), stima attorno al 15%. La principale organizzazione agricola prevede una produzione superiore di 3 mila quintali di uva tra uva bianca (circa 2 mila quintali) ed uva nera (circa 1 quintali). Oltre 300 gli ettari della Doc apuana tra Massa, Carrara e Montignoso. La crisi idrica ha imposto, infatti, interventi di diradamento dei grappoli piuttosto consistenti riducendo il carico produttivo delle piante. Molte aziende che non hanno la possibilità di effettuare irrigazioni di soccorso – vedi nel versante di Carrara e in quello di Montignoso – hanno sopperito all’emergenza con interventi agronomici (lavorazioni superficiali) riducendo, in tal modo, le perdite di evaporazione di acqua del suolo.  “La qualità si preannuncia mediamente buona. – spiega Giovanni Lagomarsini di Almagricola – Una primavera climaticamente favorevole ha assicurato alle uve una crescita lineare e priva di attacchi fungini, anche se adesso, per gli effetti delle estreme condizioni climatiche dei mese di luglio e agosto, si ravvisano  in qualche caso disfunzioni nella fase di piena maturazione delle uve ed un arresto delle normali  funzioni fisiologiche della pianta. Inoltre la scarsità di precipitazioni ha limitato in molti casi l’accrescimento dei grappoli, pregiudicando parzialmente la resa da uva in vino”. Un quadro che trova riscontro nell’analisi di Alberto Della Tommasina, dell’omonima azienda agricola, 2 ettari e mezzo di purissimo Doc, tra i più conosciuti ed apprezzati. La vendemmia per Della Tommasina inizierà dal 10 settembre. “Aspetto la pioggia in gloria, l’allaccio all’acquedotto è arrivato tardi – spiega – l’uva al momento è molto tirata. Fortunatamente ho potato tardi e la vigna ha legato bene. Sicuramente ci sarà un calo di produzione tra il 15%-20%. La qualità, e questo è importante, è molto buona”.